Berlino brutalista: 150 edifici raccontano una città di cemento e utopia

Inizia con Berlino la nuova serie di libri dedicati al Brutalismo nelle città del mondo, edita da Blue Crow Media, che riporta alla luce edifici dimenticati o sconosciuti attraverso fotografie in bianco e nero e una voce autorevole.

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Autobahnüberbauung Schlangenbader Straße

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Gemeindezentrum Apostel Johannes

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 GSW-Wohnanlage Schöneberger Terrassen

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Institut für Hygiene und Mikrobiologie

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Isotherme Kugellabore

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Isotherme Kugellabore

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Kirche Maria Frieden

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Neubau Glockenturm Ev. Kirchengemeinde St. Markus

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Parkhaus Sonnenallee 

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Parkhaus und Wohnanlage

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Schering

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 St. Agnes

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Stadthaus

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Turmrestaurant Steglitz Bierpinsel

Courtesy Blue Crow Media

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Zentrale Tierlaboratorien Mäusebunker

Courtesy Blue Crow Media

È uscito Brutalist Berlin, il nuovo libro pubblicato da Blue Crow Media – la casa editrice indipendente conosciuta per le sue mappe tematiche delle città di tutto il mondo, come quella di Vienna – e firmato dallo storico dell’architettura Felix Torkar. Il volume, 144 pagine di fotografie e approfondimenti, è una guida completa all’architettura brutalista di Berlino, quella delle costruzioni in cemento a vista, delle pareti in vetrocemento e della memoria urbana che attraversa il Novecento. In copertina compare la (ex) Chiesa di Sant’Agnese, progettata da Werner Düttmann negli anni Sessanta, quando l’area di Kreuzberg fu oggetto di grandi progetti di rinnovamento urbano: interi isolati di case popolari di inizio secolo vennero demoliti per far posto a nuovi alloggi sociali.

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025

Nel dopoguerra, la necessità di ricostruzione massiva richiese soluzioni rapide ed economiche, e il cemento armato, le strutture prefabbricate e l’estetica del “materiale a vista” divennero strumenti ideali per esprimere modernità, efficienza e una precisa ideologia.
“Sia a Berlino Est che a Berlino Ovest, l’architettura pubblica divenne rapidamente qualcosa di più di un semplice mezzo per un fine; fu piuttosto uno strumento con cui ciascun lato cercò di dimostrare la superiorità del proprio sistema politico ed economico”, scrive Torkar.

Allo stesso tempo, la scarsità di terreni e la necessità di densità urbana spinsero verso blocchi abitativi imponenti, che oggi sono divenuti icone di un’epoca passata. È il caso del Pallasseum, mastodontico complesso residenziale di Schöneberg, costruito negli anni Settanta: un colosso di cemento che si estende su un’area di circa 2,6 ettari, con 514 appartamenti distribuiti su dodici piani e tre ali laterali a sei piani. Sorto sul sito dell’ex Sportpalast e sopra un bunker della Seconda Guerra Mondiale, il Pallasseum rappresenta un “palazzo sociale” divenuto oggi il simbolo di un’utopia fallita.

Corbusierhaus, Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025. Courtesy Blue Crow Media

Ma il libro racconta anche storie particolari, di edifici che hanno resistito al tempo e attraversato diverse fasi di progettazione, come la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche: la torre neoromanica di Franz Schwechten, costruita tra il 1891 e il 1895. Distrutta dai bombardamenti, fu lasciata volutamente in rovina come un “dente cavo”, memoria della guerra. Attorno ad essa, l’architetto modernista Egon Eiermann realizzò negli anni Sessanta un complesso brutalista composto da ventimila vetrate blu, create dall’artista Gabriel Loire, che inondano l’interno di una luce mistica. Sulla scia di Brutalist Paris, il libro pubblicato nel 2023 dalla stessa casa editrice, Brutalist Berlin è un ritratto della città e dei materiali – cemento, vetro, luce – che hanno costruito il suo paesaggio urbano nel dopoguerra. Blue Crow Media ha annunciato che nel 2026 la serie proseguirà con Brutalist London e Concrete New York.

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Autobahnüberbauung Schlangenbader Straße

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Gemeindezentrum Apostel Johannes

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

GSW-Wohnanlage Schöneberger Terrassen

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Institut für Hygiene und Mikrobiologie

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Isotherme Kugellabore

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Isotherme Kugellabore

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Kirche Maria Frieden

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Neubau Glockenturm Ev. Kirchengemeinde St. Markus

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Parkhaus Sonnenallee 

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Parkhaus und Wohnanlage

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Schering

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

St. Agnes

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Stadthaus

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Turmrestaurant Steglitz Bierpinsel

Berlin Brutalist, Blue Crow Media, 2025 Courtesy Blue Crow Media

Zentrale Tierlaboratorien Mäusebunker