Un mini appartamento a Lisbona ci interroga sul perché abitiamo

Il progetto “indipendente” di Lenka Holcnerová e Pavla Šimková alla Triennale di Lisbona traduce a scala umana le speculazioni a livello planetario della kermesse, riportando l’accento sul progetto architettonico come atto concreto.

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025

Foto José Manuel Ferrão 

Quanto pesa una città? È la domanda che si pone la settima edizione della Triennale di Architettura di Lisbona. Non è un caso che l’”epicentro” della discussione sia Lisbona, città per più di metà distrutta da un terremoto nel 1755 e ricostruita sul tracciato di una maglia ordinatrice di stampo illuminista.
Le città, secondo i curatori, sono il risultato tangibile di quella voracità che in epoca moderna e contemporanea ha fatto dell'umanità la forza dominante nel plasmare il pianeta a proprio profitto, tanto da prefigurare la genesi di una nuova era “geologica”: l’Antropocene.

Al di fuori del circuito denso e talvolta un po' criptico dell’esposizione, nell’Alcântara – ruvido quartiere di trasformazione post-industriale – l’architetto Lenka Holcnerová (fondatrice dello studio di architettura Atelier Holcnerova, con base a Lisbona) e la storica ambientale Pavla Šimková trasferiscono le speculazioni della manifestazione dalla scala planetaria a quella del singolo appartamento.

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025. Foto Duo Borgatto

 “The Anthropocene Apartment” è uno dei progetti selezionati attraverso una open call tra le proposte “indipendenti”: chiedendosi quale sia il ruolo dell’architettura nei confronti dell’imperativo “less mass, more light” sollevato dalla manifestazione, l’intervento propone di partire dalla piccola scala per capirlo, trasformando uno spazio abitativo in un “atlante” della pressione antropica (ambientale, emotiva e simbolica). Come afferma Pavla Šimková: “L'Antropocene è un concetto utile ma mi sembra troppo astratto. È l'"Era degli Umani": ma quali umani? Come si può immaginare l'impatto ambientale dell'intera umanità? Per questo abbiamo cercato di rendere il concetto più comprensibile, ridimensionandolo al livello di un singolo appartamento. Stiamo anche cercando di immaginare un modo di utilizzo meno dispendioso e meno distruttivo. Queste risorse da sole non risolveranno la nostra crisi attuale ma senza ripensare il nostro stile di vita a livello individuale, non si può nemmeno tentare una soluzione”.

L'Antropocene è un concetto utile ma mi sembra troppo astratto. Abbiamo cercato di rendere il concetto più comprensibile, ridimensionandolo al livello di un singolo appartamento.

Pavla Šimková

Tramite un processo lucido e implacabile di analisi e sintesi (di stampo “cartesiano”), il progetto esamina il problema (quanto pesa un appartamento?) scomponendone gli elementi (tangibili e intangibili) e ricomponendoli in un “ecosistema” architettonico. Due le direzioni operative: rendere intellegibile il percorso dei flussi invisibili che alimentano l’appartamento; proporre una grammatica della “circolarità” che trascende il limite – finito – del ciclo di vita utile dell’artefatto, per tracciare una “geologia” visibile dello spazio abitativo fatta di memoria, stratificazione e continuità, che “pesi meno” sul pianeta.

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025. Foto Duo Borgatto

Il minuscolo spazio (un “existenzminimum” a tutti gli effetti) dalle molte vite pregresse (magazzino, negozio di parrucchiere, ufficio…) si colloca in Rua Amadeu de Sousa Cardoso 61 ed è riconfigurato come spazio abitativo e “satellite” di ricerca e dibattito dello studio dell’architetto, poco lontano. All’ingresso, mappature e video integrati nella narrazione della mostra tracciano le reali traiettorie di flussi energetici e delle infrastrutture “nascoste” che supportano l’appartamento: dalle acque potabili che arrivano dalla diga di Castelo de Bode a 134 km di distanza, alle acque reflue che sfociano a 5,79 km di distanza nell'impianto di trattamento idrico di Alcântara all'estuario del Tago, al percorso dell’elettricità prevalentemente da fonte rinnovabile.

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025. Foto Duo Borgatto

Un senso di schiettezza compositiva connota lo spazio, rivelato nelle sue tracce materiche originali e punteggiato di oggetti di design e di arredo recuperati e reinventati, preservandone quell’energia grigia (necessaria per produrre, trasportare e smaltire qualsiasi artefatto) che sarebbe andata perduta con la loro distruzione, gravando sul pianeta sotto forma di scarto. Una struttura leggera ex novo in legno di riciclo sostituisce il precedente solaio, che inibiva l’utilizzo del piano superiore, e consente di raddoppiare la superficie abitabile su due piani: zona giorno al piano terra e zona notte al piano superiore. Al piano terra, un angolo soggiorno-pranzo è suggerito dal tavolo in marmo ottenuto da lastre un tempo adibite al pianale di una cucina e dagli sgabelli le cui gambe sono manici di scopa di eucalipto; “nuvole” di reti da pesca fluttuanti nell’aria compongono le lampade che accendono di calore l’ambiente frugale ma radioso. Al piano superiore, una scultura cinetica ispirata al “mobile” di Alexander Calder rappresenta le fasi principali del ciclo di vita di un edificio e i relativi “pesi”, dialogando con le superfici evanescenti in plexiglass riciclato delle porte dei servizi.

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025. Foto Lenka Holcnerová

Come afferma Lenka Holcnerová: credo che l'architetto abbia il dovere morale di interrogarsi non solo sul come, ma anche sul perché e su cosa stiamo creando. Piuttosto che costruire all'infinito qualcosa di nuovo, dovremmo concentrarci sulla ricostruzione e sulla reinterpretazione di ciò che già esiste. Il mio obiettivo è costruire spazi che possano sopravvivere a tendenze e interventi, capaci di adattarsi, essere riutilizzati e sopravvivere silenziosamente. The Anthropocene Apartment incarna questi principi. Come ha ammonito Toraldo di Francia di Superstudio, "è il designer che deve cercare di rivalutare il suo ruolo nell'incubo che ha contribuito a concepire". Una voce sottile ma ferma che, sullo sfondo concettuale e vagamente etereo dell'evento, riporta il focus sul valore della materia e sul progetto architettonico come atto concreto per rendere il "groviglio" meno indecifrabile.

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão 

Lenka Holcnerová e Pavla Šimková, The Anthropocene Apartment, Lisbona, Portogallo 2025 Foto José Manuel Ferrão