Farouk El Gohary, Al Ibrahimi Tower (Saeed Al Kalili Building), 1989
Su Electra Street, Al Ibrahimi Tower è un edificio di 16 piani che spicca per il suo volume cilindrico. In facciata, i moduli cubici in cemento armato, incastrati e ripetuti, determinano una potente dialettica chiaroscurale e suggeriscono l’idea di moltiplicazione evolutiva di matrice metabolista.
Obeid Al-Mazru’i Building, fine anni ’80
Un po’ più avanti, sempre su Electra Street, Obeid Al-Mazru’i Buildin, incastonato tra anonimi edifici in vetro e pannelli di alluminio, è un volume cubico dalla dichiarata maglia strutturale di stampo brutalista. Gli schermi in cemento con ampi fori circolari incorniciano i balconi in una logica seriale ma giocosa, creando una zona di filtro tra l’intimità dell’abitazione e l’esterno con affaccio su strada, e reinterpretando in chiave moderna la tradizionale mashrabiyya.
Hamdam Centre, anni ’80
Deviando da Electra Street e percorrendo Hamdam Street, si trova Hamdan Centre: un monoblocco mastodontico degli anni ’80 di più torri con un tipico colore grigio-beige che evoca la sabbia del deserto, connesse da una piattaforma commerciale (tra le prime a downtown). Qui risiede l’iconico Burger King dove Sultan Al Ramahi ricorda di avere festeggiato i primi compleanni e che ancora oggi è un luogo fortemente vissuto dalla comunità.
Georgi Kolarov, Abu Dhabi Central bus station, 1989
Situato su Sultan Bin Zayed The First Street, il complesso dal colore verde menta e dalla forma scultorea di ispirazione brutalista, con i suoi volumi massivi e l’imponente copertura è uno dei landmarks più riconosciuti della città, ancora oggi in piena attività.
Foto Pawel Pajor da Adobe Stock
Georgi Kolarov, Abu Dhabi Central bus station, 1989
Foto Pawel Pajor da Adobe Stock
Georgi Kolarov, Abu Dhabi Central bus station, 1989