Il ritorno della primavera e l'esplosione dell'estate innescano il desiderio di decantare, tra parchi e giardini odorosi, l’atrofia dell’inverno e le costrizioni degli ecosistemi urbani.
Come Domus ha avuto già modo di raccontare, da sempre il giardino evoca un caleidoscopio di stati d’animo mutevoli a seconda delle caratteristiche del contesto: dalla razionale quiete dei giardini all’italiana, alla sottile tensione che scaturisce dal cimentarsi con il percorso in un labirinto.
In Europa, la tradizione della progettazione del paesaggio è ampiamente diffusa e diversificata: dai parchi scanditi da geometrie rigorose, ai parchi romantici dove l’artificio antropico lascia spazio ad una natura (apparentemente) selvaggia, ai parchi dove intrattenimento, arte e cultura regalano ore possibilmente spensierate all’aria aperta (Jupiter Artland; Tschumi, Parc de La Villette).
Non estranee alle diverse latitudini sono inoltre le suggestioni simboliche, come se il contatto con la natura fosse l’incipit di un percorso catartico che conduce ad una possibile diversa coscienza di sé e del mondo. Così, alla simbologia del labirinto minoico – ottocentesco (Glendurgan Gardens; Giardini di Marqueyssac) o più recente (Longleat Hedge Maze; Peace Maze Castlewellan) – si aggiungono quella celtica (Birgit’s gardens) e massonico-esoterica (Quinta da Regaleira), quella onirico-surreale (Gaudì, Parque Güell; Bosque de Oma; Lost Gardens Of Heligan; Parc d'en Garrell) e cosmologica (Jencks, Garden Of Cosmic Speculation).
In ogni caso, l’obiettivo è celebrare la natura, sia attraverso l'intelletto sia attraverso i sensi; compreso il senso dell’umorismo (The Gnome Reserve).
14 parchi “magici” e labirinti da visitare in tutta Europa
Tra labirinti, percorsi artistici e culturali, simbologie e cammini esoterici, esploriamo una selezione di giardini e parchi europei che celebrano la natura e i significati molteplici che le vengono attribuiti.
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- Chiara Testoni
- 31 maggio 2023
Situato tra morbide vallate lungo il fiume Helford in Cornovaglia e oggi tutelato dal National Trust, il parco fu ideato all’inizio del XIX secolo: i coniugi Fox qui introdussero una vegetazione rara ed esotica che trovò un habitat favorevole grazie al clima mite della vallata. La piccola costruzione in paglia ripropone l’edificio scolastico demolito e un tempo utilizzato dai proprietari per istruire i bambini del villaggio. Il labirinto, piantumato nel 1833 sulla falsariga dei Giardini di Sydney a Bath, conserva ancora la maggior parte delle siepi di ciliegio e alloro originali.
La tenuta in Aquitania, che comprende il castello privato di Marqueyssac del XVII secolo e il parco romantico, si estende su 22 ettari e include percorsi sinuosi tra la vegetazione, giardini con rocce, belvederi, cascate e teatri nel verde. Particolarità del sito sono i 150.000 bossi centenari potati a mano dalle forme tondeggianti e ondulate che creano un fantasioso spettacolo naturale. Il parco è aperto in diverse occasioni dell’anno e nelle serate estive si illumina con migliaia di candele, a rendere ancora più magica l’atmosfera.
Quinta da Regaleira è una tenuta di 4 ettari con palazzo storico e parco, situata nel centro storico di Sintra e configurata nella veste attuale nei primi anni del XX secolo. Il complesso dall’atmosfera gotica comprende giardini esotici, laghetti, grotte, labirinti e tempietti, in un ricco connubio di stili architettonici: dal gotico manuelino, alle rivisitazioni rinascimentali e romaniche. Numerosi sono i riferimenti all’esoterismo, alla massoneria, ai percorsi alchemici e alla mitologia classica: esemplare il Pozzo iniziatico, una scala a spirale di nove piani che penetra fino a 30 metri in profondità, sul cui fondo si trova scolpita la croce dei Templari. Dopo un tuffo nelle tenebre, si pensa a come ritornare alla luce.
Commissionato dal ricco imprenditore e intellettuale Eusebi Güell, impressionato dal fenomeno delle città-giardino di origine anglosassone, il parco è l’unica opera costruita di un piano urbanistico più vasto che prevedeva la realizzazione di un sobborgo verde sulle colline alle porte di Barcellona. Il parco, costellato di costruzioni dalle forme sinuose, primordiali e dai colori accesi, è un entusiastico inno alla vita e un esempio di equilibrio, tra l’onirico e il giocoso, di architettura e natura.
Con un percorso di 2,75 chilometri costeggiato da oltre 16mila siepi di tasso, Longleat Hedge Maze vicino al villaggio di Horningsham nel Wilshire, in Inghilterra, è uno dei labirinti più lunghi del mondo. Le siepi alte 2,50m rendono impossibile intravedere una via d’uscita, se non attivando il senso dell’orientamento o affidandosi al caso. Si situa in un parco di 400 ettari che ospita anche un parco safari, una residenza e altri tre labirinti più piccoli.
Il pittore e scultore basco Agustín Ibarrola ha concepito il “bosco animato” o bosco di Oma, all’interno della Riserva della Biosfera di Urdaibai, come manifesto del rapporto tra natura e presenza umana. Le tracce policrome dipinte sui tronchi degli alberi formano figure geometriche, antropomorfe e zoomorfe, sono percepibili nella loro interezza solo da alcune precise visuali e restano segni misteriosi e incomprensibili ad una lettura disattenta o inconsapevole.
Il parco di 55 ettari, situato in una zona periferica di Parigi e tra i più grandi della città, rappresenta un’ importante attrazione dal punto di vista sia architettonico sia scientifico-culturale. Il suo disegno nasce dalla sovrapposizione di diversi tracciati geometrici complementari, punteggiati nelle loro intersezioni dalle costruzioni rosse dette folies. Nell’area si trovano la Cité des Sciences et de l'Industrie, il più grande museo della scienza in Europa, la Géode, una sala di proiezione semisferica con superficie specchiante, la Cité de la musique, un museo di strumenti musicali con una sala da concerto e sede del Conservatorio, lo Zénith, un’arena con 6.300 posti, la Grande Halle, spazio dedicato a fiere ed eventi, la Philharmonie de Paris (di Jean Nouvel), una sala da concerto sinfonico con 2.400 posti. I giardini tematici per l’intrattenimento, come il Jardin du Dragon con un grande drago d'acciaio e il Jardin de Bambou, attirano visitatori di ogni età.
Con una superficie totale di 11.215 mq, Peace Maze di Castlewellan è uno dei più grandi labirinti di siepi permanenti al mondo e un simbolo di pace per l'Irlanda del Nord. Piantata con il coinvolgimento della comunità, la siepe comprende 6.000 alberi di tasso. Obiettivo del percorso, lungo circa 3 km, è arrivare al centro del labirinto dove si colloca la campana della pace, il cui rintocco è di buon auspicio.
Un parco che traduce in land art la complessità d diverse teorie scientifiche: così, l’architetto e paesaggista Charles Jencks ha concepito il giardino nella sua tenuta di Portrack House, in Scozia, dove su una superficie di 12 ettari vengono raccontati formule matematiche e temi apparentemente ineffabili – come la distorsione del tempo e dello spazio causata dai buchi neri – tra giochi paesaggistici di simmetrie e curvature, terrazzamenti, ponti e sculture. Il giardino è privato e viene aperto al pubblico una volta all’anno nell’ambito del programma Scotland's Gardens.
Il parco di circa 40 ettari immerso nella campagna scozzese, a pochi chilometri da Edimburgo nella tenuta di Bonnington House, una casa di campagna del XIX secolo, ospita installazioni permanenti, opere d’arte contemporanea e di land art dei più celebri artisti e paesaggisti internazionali, da Anish Kapoor, a Christian Boltanski, a Charles Jencks. Nel 2015 lo studio Benjamin Tindall Architects ha progettato le due nuove costruzioni che ospitano spazi di servizio ed espositivi.
Adagiato fra le colline del Connemara, Brigit’s Garden è un museo all'aperto ispirato alla mitologia e al calendario celtico, ed è dedicato a Brigit, la dea della fertilità e della primavera particolarmente amata dai druidi. Il disegno del luogo omaggia i quattro grandi appuntamenti dell'anno celtico riproposti in quattro aree naturalistiche: Samhain (l’inverno), Imbolc (la primavera), Bealtaine (l’estate) e Lughnasa (l’autunno). Un percorso sacrale nella spirale delle stagioni, tra ninfee, bacche colorate e piante simboliche, conduce il visitatore ad esplorare con i sensi il ciclo della vita in tutte le sue fasi.
Situata in Catalogna, l'opera è stata creata da Josep Pujiula, un abitante della zona, che l’ha avviata negli anni Settanta, per poi ricostruirla più volte nel tempo (a causa di atti vandalici, incendi e della costruzione della ferrovia) fino ad approdare alla versione odierna (la quarta). Dal 2014 il parco è aperto al pubblico ed è considerato un'attrazione locale, tra bizzarrie e suggestioni esoteriche, come torri alte 30 m in rami di legno di acacia, gallerie, labirinti di rami incrociati, incisioni rupestri e totem antropomorfi in metallo arrugginito.
Il complesso di giardini di origine settecentesca si colloca nella tenuta di Heligan in Cornovaglia. I giardini, considerati nel XIX secolo tra i più belli della Gran Bretagna, dopo la prima guerra mondiale caddero in rovina (da qui il nome di “giardini perduti”) ma sono stati recuperati negli anni ’90 del secolo scorso nell’ambito del più vasto progetto di restauro del verde in Europa. Il parco con padiglioni, stagni, grotte e sculture si estende in un'area di circa 32 ettari e comprende giardini all’italiana, all’inglese ed esotici. Tra le più opere più curiose, Mud Maid e The Giant's Head, sculture che fanno capolino dal suolo, tra le frasche.
Se ogni tanto scompare un nano da giardino, si può ipotizzare che la sua fuga (o rapimento) lo abbia portato nel Devon dove Ann Atkin, una studiosa d’arte, ha realizzato un giardino fiabesco aperto al pubblico. La tenuta di 1,6 ettari comprende un bosco, un ruscello, uno stagno, un prato e un giardino con circa 250 specie di fiori selvatici e felci, dove oltre 1.000 gnomi ed elfi trovano una collocazione.