Lo studio giapponese taglia a 45° la parete d’ingresso, per invitare i passanti all’ingresso e mostrare in modo attraente i prodotti di pasticceria del cliente. Il concept del negozio si ispira alla tradizionale pausa caffè svedese, che nella lingua originale è indicata con il termine Fika. Gli interni sono caratterizzati quindi da uno stile nordico ed elementare. Dentro Fikafabriken troviamo un nuovo lungo bancone che si piega seguendo l’inclinazione della parete d’ingresso e permette il contatto diretto dei commercianti con l’esterno, oltre che quattro posti a sedere in più rispetto alla precedente configurazione, che rimane intatto nella parte interna del lotto. Il lavoro dello studio rimanda alle Pet Architectures catalogate da Atelier Bow Wow in alcune pubblicazioni: interventi di dimensioni ridotte, in contesti urbani ultra-densi, e che ottimizzano l’uso di ogni centimetro quadrato disponibile. Invece di stravolgere il layout e l’arredo della caffetteria, Small Scale Projects ha semplicemente ripensato il suo rapporto con l’esterno e la sua immagine pubblica. “La proprietaria di Fikafabriken (Ai Sekeguchi) ha iniziato a studiare lo 'Swedish Konditorei Style' da sola dopo aver studiato in Svezia, e ha cercato di trasmettere la 'cultura Fika' facendo torte nel luogo in cui è cresciuta”, ha detto lo studio Domus. “Persone di diverse nazionalità possono incontrarsi in questo negozio e percepire una nuova cultura della vita, che è il movimento delle giovani generazioni di Tokyo di oggi”.
“Tokyo sta accelerando verso le Olimpiadi del 2020 e sono in corso importanti progetti di ristrutturazione del centro”, aggiungono. “Tuttavia, le giovani generazioni cercano di sviluppare la loro attrattiva con piccole attività nell'area locale”.