Un centro di sviluppo infantile a Buenos Aires è modulare ed economico

Rayito de Sol è un progetto della Direzione Generale di Architettura di Buenos Aires e mostra come la città sta lavorando per valorizzare le sue strutture pubbliche.

La complessità delle metropoli rende oggi difficile sostenere iniziative pubbliche, inibendo la realizzazione di strutture pur necessarie per la qualità della vita degli abitanti. L’amministrazione della città di Buenos Aires, attraverso la Direzione Generale Architettura, sta realizzando una serie di interventi che mirano a sopperire a questa mancanza.

Vista aerea del sito, localizzato nel quartiere di Villa Lugano a Buenos Aires.  Foto Javier Agustín Rojas, Tomás Pérez Amenta
Vista aerea del sito, localizzato nel quartiere di Villa Lugano a Buenos Aires. Foto Javier Agustín Rojas, Tomás Pérez Amenta

Il progetto Rayito de Sol – un centro per lo sviluppo infantile per bambini dai 45 giorni ai tre anni di età – si inserisce in questo quadro e nasce dalla necessità di ricollocamento della struttura. Quest’ultima era infatti sita nel perimetro del villaggio olimpico, realizzato per i III Giochi olimpici giovanili estivi che si sono tenuti nell’ottobre 2018.

Il nuovo progetto diventa quindi l’occasione per implementare i servizi offerti nella precedente sede. La struttura insiste su un’area della città in fase di sviluppo urbano, nel quartiere di Villa Lugano, non lontano dall’ospedale Cecilia Grierson, che interagisce con le funzioni di Rayito de Sol.

Veduta della facciata principale dell’edificio comprendente l’accesso
Veduta della facciata principale dell’edificio comprendente l’accesso

L’edificio si sviluppa su un unico piano, consiste in una piastra progettata partendo da una griglia strutturale basata su un sistema prefabbricato in acciaio e lastre di cemento dall’assemblaggio rapido. Le scelte costruttive concedono una certa flessibilità agli spazi interni e agevolano la manutenzione della struttura, soprattutto in termini economici.

Bambini che abitano uno dei cortili interni del centro di sviluppo per bambini Rayito de Sol
I bambini abitano uno dei cortili interni del centro di sviluppo infantile Rayito de Sol

Esternamente, il volume è rivestito con pannelli ondulati in acciaio, traforati laddove c’è la necessità di segnalare un ingresso, o una corrispondenza con le tre corti ritagliate all’interno del perimetro.
Queste ultime hanno proporzioni allungate che definiscono la spazialità interna di Rayito de Sol, fungendo da passaggio fra ambienti diversi: dall’ingresso alla mensa, dalla sala polifunzionale alle aule. Le superfici interne delle corti sono invece totalmente trasparenti proprio per agevolare la fluidità del movimento dei piccoli abitanti di questo edificio.

La vita quotidiana negli interni del centro
La vita quotidiana negli interni del centro

Il centro di sviluppo infantile Rayito de Sol è quindi un progetto semplice e pragmatico che, in sintonia con gli obiettivi di un ufficio pubblico, mirano ad una qualità dello spazio costruito, disinteressandosi al protagonismo di stilemi e stili. Proprio questo approccio conferisce in realtà un’identità precisa a queste iniziative.

Veduta degli interni del centro confinanti con uno dei cortili
Veduta degli interni del centro confinanti con uno dei cortili
Progetto:
Rayito de Sol – Centro di Sviluppo Infantile
Luogo:
Villa Olímpica, Commune 8, Villa Lugano, Ciudad Autónoma de Buenos Aires, Argentina
Architetto:
Dirección General de Arquitectura, Subsecretaria de Proyectos, Ministerio de Transporte y Desarrollo Urbano (MDUyT) del Gobierno de la Ciudad Autónoma de Buenos Aires (GCBA)
Sottosegretario:
Álvaro García Resta
Direttore generale:
Martin Torrado
Direttori di progetto:
Jerónimo S. Bedel, Mariano Clusellas, Pablo A. Ledo Koliesnik, Federico E. Marino, Francesc Planas Penadés, Ricardo C. Fernández Rojas
Team di progetto:
Gabriela Axelrud, Srta. M. Lucía Ayerbe Rant, Ayelén Bazán, Srta. Brenda Belascoain, Lorena C. Brahim, Martín Buero, Paola Branzini, Laura Capitanelli, M. Silvia Casañas, Marcela B. Castresana, Sebastián E. Cipolloni, Martín Cohen, Claudia I. Conte Grand, Pablo S. Compagnoni, Cecilia Fernández García, Mauro J. Gómez, Jonathan Lee, P Andés Liguori Run, Clara Magnanini, Mara Menéndez, P Verónica Nerome, Gustavo A. Ojeda Ton, Florencia Gabriela Oranges, Pamela Ortíz, Silvina M. Pietragalli, M. Laura Plans, P Gerardo Raffo, Hernán A. Rosenzveig, Claudia B. Santaló, Pablo A. Tambutti, Marcela C. Tosoni, Sandra M. Tuya, Sofia I. Ulivi
Gestione del cantiere:
Marcelo Palacio (sottosegretario), Florencia Piñero (direttrice), Mónica Baña (coordinatrice)
Costruttore:
Cunumi S.A.
Consulente:
Javier Gorodner (arti visive)
Area:
1.930 mq
Anno:
2018

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