Il metodo Montessori in un asilo multi-sensoriale in Cina

Dell’elettronica, della tecnologia, dell’imprenditoria, della sostenibilità ambientale. Shenzhen, in Cina, è stata definita la capitale di questo e altro ancora e con i suoi 12 milioni di abitanti, di cui oltre 500.000 sono expat ad alta specializzazione, è stata salutata dai più grandi urbanisti come la città del futuro. 

Di fronte ad un’espansione demografica così intensa soprattutto in termini di immigrazione estera, il centro internazionale di apprendimento IBOBI,  fondato da educatori americani, inglesi e di Singapore, ha affidato a VMDPE Design il progetto di un asilo d’ispirazione montessoriana per bambini dai 0 ai 6 anni.

Lo spazio segue l’approccio educativo Montessori: il rispetto della natura del bambino e l’esaltazione dell’ambiente a dispetto delle infrastrutture create dall’uomo. Ai confini architettonici – che limitano l’attività invece di assecondarla e promuoverla – è preferito un sistema di scambio attraverso vetri, pareti angolari e componenti in legno che danno calore e sicurezza. 

L’intero edificio è a misura di bambino: pavimenti in gomma e piccoli pendii per esercitare l’equilibrio e favorire lo sviluppo sensoriale, e sale video, musica, lettura e pittura a completare l’offerta esperienziale di un’architettura già improntata al gioco e alla sperimentazione. Ogni finestra, ad esempio, è stata studiata per far entrare la luce solo in alcuni angoli specifici, quelli su cui i bambini si soffermano più spesso, per osservare i cambiamenti climatici e lo splendido scenario offerto dall’alternarsi delle stagioni.