Cina. Paesaggi d’architettura in trasformazione: Aranya Beidaihe

Spazi di medio-piccole dimensioni come il Dune Museum, la Lonely Library e la Community Hall, appositamente progettati per attività comunitarie, sono l’alternativa alla frenetica edilizia cinese.

OPEN Architecture, Dune Museum, Aranya, Cina, 2018. Foto: Ni Nan

La frenetica attività edilizia cinese, monumentale per scala e ritmi costruttivi, spesso è bersaglio di critiche sulle motivazioni che la reggono. Le ambizioni di queste iniziative – sostenuta dalle amministrazioni municipali che devono trovare una destinazione ai finanziamenti statali in funzione di un nuovo sviluppo cittadino, oppure da ricchi proprietari che vogliono soddisfare personali programmi di natura protofilantropica – raramente si accompagnano alla professionalità richiesta per gestirne i programmi su base regolare. Il Dune Museum, progettato dallo studio OPEN Architecture di Pechino e inaugurato il 13 ottobre nella città costiera settentrionale di Qinhuangdao, vuol essere diverso. Si trova nella Comunità della Costa d’Oro di Aranya, un complesso di ville, condomini e alberghi distribuiti lungo il litorale a 300 chilometri dalla capitale.

L’attività edilizia ha accelerato il passo dal 2013, quando la proprietà dell’area, dove già si trovavano un circolo ippico con un campo da golf e alcune residenze, è passata di mano. Aranya si estende per 220 ettari lungo la costa del territorio di Beidaihe: nei decenni passati, per la sua fine sabbia gialla e i suoi specchi d’acqua poco profondi, era una meta popolare per i dirigenti del partito, e oggi lo è per le famiglie benestanti della regione metropolitana di Jing-Jin-Ji in cerca di scampo dalla congestione cittadina.

Dopo tre anni di progettazione il Dune Museum è stato aperto con la collaborazione dell’Ullens Centre for Contemporary Art (UCCA), importante istituzione artistica privata di Pechino, che ne gestirà la programmazione per i prossimi cinque anni. Di questa alleanza strategica è stato promotore Ma Yin, quarantaquattrenne fondatore di Aranya, la cui intelligente strategia gli ha guadagnato un entusiastico apprezzamento sulla scena dell’architettura locale. Il Dune Museum si trova a cento metri dalla riva, sotto la sabbia, e si fonde quindi con l’ambiente naturale. La struttura organica, simile a una caverna, si estende per 930 metri quadrati, accogliendo sette sale d’esposizione interne e tre spazi esterni. Questi ultimi formano delle sale aperte che danno sul mare. I contorni lievemente arrotondati delle pareti, delle porte e delle finestre bianche, per quanto si prestino poco ad appendervi delle opere d’arte, danno un confortevole senso di intimità e di domesticità all’esperienza spaziale.

Vector Architects, Lonely Library, Aranya, Cina, 2015. Foto: Xia Zhi
Vector Architects, Lonely Library, Aranya, Cina, 2015. Foto: Xia Zhi

Il carattere gradevole, sommesso di questo genere d’architettura si rispecchia lungo il litorale in un gruppo di altri progetti di cui Ma Yin è stato il committente in anni passati. Tutti sono, o saranno, spazi di dimensioni medio-piccole appositamente progettati per attività comunitarie, organizzate sia per i proprietari – il cui numero attualmente supera i duemila – sia per chi viene per le vacanze: centinaia di migliaia di persone ogni anno.

Due progetti di Vector Architects varati nel 2015 hanno fatto dell’area quasi un luogo cult, tanto che subito dopo la loro inaugurazione alcuni video hanno avuto una diffusione virale. La Lonely Library, la “biblioteca solitaria” – così battezzata dalla voce popolare per la sua ubicazione – è un’allungata costruzione neobrutalista in calcestruzzo di 450 metri quadrati, riscaldata da interni in legno e con una facciata trasparente a blocchi di vetro e sporti rientranti, situata in riva al mare e gestita da Sanlian Bookstore, uno dei più grandi distributori dell’editoria cinese. Ospita solo alcuni eventi delle centinaia che Aranya organizza ogni anno nella propria area: dai concerti di musica classica alle rappresentazioni teatrali e alle letture di artisti e opere celebri, ai grandi festival musicali, alle gare sportive. 

La Community Hall è un alto volume di 270 metri quadrati a spioventi ripidi, che sembra una chiesa dalle nitide geometrie alla Aldo Rossi e che, come la biblioteca, è regolarmente affollata da patiti dell’architettura, turisti e coppie di fidanzati. Insieme con un plesso didattico non ancora pienamente attivo progettato da Zhang Li, dello studio Team Minus, presto di apriranno i cantieri di altri progetti già approvati, tra cui un auditorium per concerti, un teatro e una torre per l’osservazione degli uccelli. rispettivamente del TAO Office di Ha Li, di DnA Design e Architecture di Xu Tiantian, e di Standardarchitecture di Zhang Ke. Per chi ha visitato il sito due anni fa è evidente che l’attività immobiliare che sta dietro l’iniziativa non mostra segni di rallentamento, con altre palazzi che si innalzano rapidamente alle spalle degli altrimenti dispersi gioielli che costellano la spiaggia.

Si tratta tuttavia indubbiamente di una nuova generazione di imprenditori che cercano di muoversi con ambizioni più raffinate in un settore sempre più soggetto a regolamenti restrittivi in un mercato finanziario instabile. I progetti di Ma Yin in definitiva sono gli stessi degli architetti che sceglie e sostiene, un’unica generazione di produttori di cultura che persegue un livello più alto di professionalità critica, un rapporto significativo con il ‘luogo’ e la riterritorializazione dei rapporti sociali, altrimenti in rapida erosione nei grandi centri urbani. Un gruppo di livello internazionale di architetti che contribuiscono collettivamente ad articolare un linguaggio costruttivo di individualità, di radicamento estetico e di espressione concettuale: a loro guardano le generazioni più giovani. La creazione di spazi reali e la domanda di cultura e di qualità del progetto a una scala di massa grande quanto la Cina può richiedere tempo, ma – in un’immagine imperfetta – Aranya rappresenta un tangibile e positivo precedente che può dare inizio a una misurabile, futura tendenza.

I cantieri di un secondo sito – Aranya Jinshanling – progettato con un’impostazione analoga nello scenario montano della Grande Muraglia, si apriranno nel 2019.

Vector Architects, Seashore Library, Qinhuangdao, Cina, 2015. Foto: Su Shengliang
Vector Architects, Seashore Library, Qinhuangdao, Cina, 2015. Foto: Su Shengliang
Progetto:
Dune Museum
Luogo:
Aranya, Beidaihe, Cina
Architetti:
OPEN Architecture
Superficie:
930 mq
Completamento:
2018

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