Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta

Per volontà dei cittadini, un lotto destinato a essere un parcheggio si è trasformato invece in un tranquillo giardino con una scenografia di cemento.

Quando il governo locale ha annunciato che avrebbe speso 55 milioni di pesos (2,5 milioni di euro) per convertire un lotto desolato ai piedi del Palazzo del Congresso in un parcheggio, un gruppo di attivisti si è accampato in strada per sostenere l’uso pubblico dello spazio. Hanno manifestato per ottenere un luogo aperto alla cittadinanza, un rifugio verde in una parte di città non così idilliaca: alla base di una torre grigia e all’incrocio tra due strade trafficate.

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta Per volontà dei cittadini, un lotto destinato a essere un parcheggio si è trasformato invece in un tranquillo giardino con una scenografia di cemento.

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta Quando il governo locale ha annunciato che avrebbe speso 55 milioni di pesos (2,5 milioni di euro) per convertire un lotto desolato ai piedi del Palazzo del Congresso in un parcheggio, un gruppo di attivisti si è accampato in strada per sostenere l’uso pubblico dello spazio. 

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta Hanno manifestato per ottenere un luogo aperto alla cittadinanza, un rifugio verde in una parte di città non così idilliaca: alla base di una torre grigia e all’incrocio tra due strade trafficate.

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta Práctica Arquitectura è stato scelto per progettare il Jardín Ciudadano, o Giadino della Cittadinanza. Lo studio ha concepito il giardino come una serie di percorsi. Sentieri acciottolati si snodano ai margini di un grande prato centrale per collegare quattro piccoli prati o cespugli, offrendo spazi a scala diversa.

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta Affacciate su ogni percorso circolare, delle panchine di cemento riflettono l’aspetto urbano del progetto. Felci e diverse specie a foglia larga sono state aggiunte alle piantagioni esistenti per creare spazi ombreggiati e spazi intimi, al riparo dal traffico della città. 

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta Lampade ornamentali di metallo nero illuminano i meandri del parchetto, e assieme all’arredo suggerisce un cambio di ritmo rispetto al paesaggio urbano circostante.

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta “Il Jardín Ciudadano è il frutto della lotta per promuovere spazi che le persone possano ricordare, apprezzare e condividere con le nuove generazioni, intesi non solo come luoghi di svago o ricreazione, ma anche come luoghi di contemplazione, sosta e identità”, hanno commentato gli architetti.

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta

Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta

/Volumes/DAMARA/WD Sync/SERVIDOR AR/PRACTICA/D. TERMINADOS/JARDIN CIUDADANO/6. DOCUMENTACION/MONTEA/Montea copy.dwg Sezione 1    

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Monterrey. Un’oasi urbana nata da una protesta Piano

Práctica Arquitectura è stato scelto per progettare il Jardín Ciudadano, o Giadino della Cittadinanza. Lo studio ha concepito il giardino come una serie di percorsi. Sentieri acciottolati si snodano ai margini di un grande prato centrale per collegare quattro piccoli prati o cespugli, offrendo spazi a scala diversa.

Jardín Ciudadano, Práctica Arquitectura, Monterrey, Messico, 2017

Affacciate su ogni percorso circolare, delle panchine di cemento riflettono l’aspetto urbano del progetto. Felci e diverse specie a foglia larga sono state aggiunte alle piantagioni esistenti per creare spazi ombreggiati e spazi intimi, al riparo dal traffico della città. Lampade ornamentali di metallo nero illuminano i meandri del parchetto, e assieme all’arredo suggerisce un cambio di ritmo rispetto al paesaggio urbano circostante.

Jardín Ciudadano, Práctica Arquitectura, Monterrey, Messico, 2017

“Il Jardín Ciudadano è il frutto della lotta per promuovere spazi che le persone possano ricordare, apprezzare e condividere con le nuove generazioni, intesi non solo come luoghi di svago o ricreazione, ma anche come luoghi di contemplazione, sosta e identità”, hanno commentato gli architetti.

  • Jardín Ciudadano
  • Monterrey, Mexico
  • spazio pubblico
  • Práctica Arquitectura
  • David Martínez Ramos
  • José Roberto Flores Buzo, Eduardo Sosa Treviño, Katia Valenzuela Williams, Adrián García Martínez, Lorena Frías Ramos y Andrés Dillon Ortíz
  • 1.300 mq
  • 2017