Laps Architecture dematerializza una biblioteca a Parigi

Salvator-John A. Liotta e Fabienne Louyot hanno ristrutturato la mediateca del museo di Quai Branly, giocando con materiali, trasparenze e intimità.

Salvator-John A. Liotta e Fabienne Louyot, mediateca del museo Quai Branly, Parigi, 2018

La biblioteca multimediale del museo Quai Branly di Parigi è stata ristrutturata dallo studio parigino LAPS Architecture. Salvator-John A. Liotta e Fabienne Louyot hanno ripensato gli spazi museali tramite il concetto di “dematerializzazione selettiva”: materialità del legno, trasparenza e intimità sono gli elementi attorno a cui ruota la riorganizzazione di un’area di circa 1.000 mq. Il progetto non ripensa solo il layout dello spazio, ma anche la sua identità visiva, l’ergonomia e la funzionalità degli arredi.

La dematerializzazione selettiva consente di lasciar intravedere l’interno degli spazi preservandone l’intimità. Il concept è inoltre coerente con il museo esistente, con l’utilizzo del legno di amaranto, già presente nel progetto originale di Jean Nouvel. La  nuova mediateca comprende cinque aree: atrio d’ingresso, sala riviste, area per consultazione dei contenuti multimediali, archivi, spazi per lo studio individuali e collettivi. L’idea generale è che l’intera biblioteca non è dedicata solo alla lettura e alla consultazione, ma è un luogo di incontro e di scambio.

Salvator-John A. Liotta e Fabienne Louyot, mediateca del museo Quai Branly, Parigi, 2018
  • Mediateca del Museo di Quai Branly
  • Laps Architecture – Salvator-John A. Liotta e Fabienne Louyot
  • Parigi
  • 1.000 mq
  • 2018