Biblioteca di Strasburgo

Per la riqualificazione della Biblioteca Nazionale Universitaria – un edificio del periodo dell’occupazione tedesca – ANMA rispetta l’architettura monumentale sottolineando le forme della facciata e celebrando la cupola, ora visibile da tutti i livelli interni.

ANMA, Rehabilitation of Strasbourg’s National University Library, Place de la République, Strasbourg

L’architettura guglielmina originale della Bibliothèque Nationale et Universitaire de Strasbourg (BNU) riflette lo storicismo del tardo XIX secolo con il suo design simmetrico e il suo sviluppo quadrato.

I restauri degli anni Cinquanta nascosero parte dei punti di forza del progetto iniziale. Questo intervento, effettuato tra il 2006 e il 2014, è stato un ritorno alle origini: il disegno centrale originale è stato restaurato, e il rapporto tra interno ed esterno riattivato. Soprattutto, la cupola è stata evidenziata da una scala centrale immersa nella luce. Elemento simbolico e strutturale, ritorna alla forma di monumentalità trionfale originale.

I nuovi spazi sono stati chiaramente differenziati dalla struttura esistente utilizzando un vocabolario architettonico specifico. I tre spazi principali (reception, corridoi e sale di lettura) sono stati trattati in modo da creare un dialogo con l’architettura monumentale.

L’operazione si basa da un lato sulla rimozione degli elementi “parassiti” che interferivano con una lettura della qualità originale dei volumi, e dall’altro, sulla costruzione di un sistema di distrubuzione verticale e sulla creazione di nuovi piani funzionali. L’obiettivo della rimozione delle caratteristiche parassitarie era quello di rendere i volumi sotto la cupola accessibili e visibili al pubblico, anche a coloro che non fruiscono della sala lettura. L’identità della biblioteca sta tutta in questo volume eccezionale.

La scalinata monumentale è il cuore reale e simbolico della riqualificazione. I suoi 27 metri danno accesso a ciascuno dei piani della biblioteca. Composta da 120 sostegni di 12/12 mm, la scala si alza in una spirale che unifica l’edificio e ne semplifica la lettura. Soprattutto, aiuta a rivelare la cupola originale, riportandola al suo antico splendore. Più che svolgere la funzione primaria di facilitare il movimento, i suoi 78 gradini diventano pianerottoli dove le persone possono incontrarsi. Per fornire una qualità ambientale che favorisce la lettura, il lavoro e la convivialità sono state create quattro piattaforme nel perimetro intorno al grande atrio.

Sostituendo le piattaforme precedenti, questa disposizione consente di liberare le altezze in modo da rendere gli spazi accessibili ai lettori. gli snodi della distribuzione verticale sono stati collocati negli angoli delle nuove piattaforme. Questi angoli, corrispondenti ai quattro ex cortili, sono così diventati i centri nevralgici per il funzionamento efficiente della nuova biblioteca, liberando i principali volumi destinati al pubblico dalle contingenze tecniche e di sicurezza. Questa disposizione consente condizioni di lavoro confortevoli per il personale e garantisce comfort visivo per il pubblico.