La casa che guarda il mare segna sul declivio del terreno una passeggiata parallela al mare attraverso la sequenza ritmica di vuoti e elementi costruiti. La casa, posta in alto sul mare, si offre con leggerezza al movimento delle correnti per calarsi nel paesaggio e costruire nuove prospettive aperte sull'orizzonte lontano. La casa emerge dalla terra, e nello stesso tempo pare immergersi in essa cercando un territorio di provvisoria determinazione. Il progetto è così nel luogo, nel paesaggio, come già disegnato nell'incrocio delle fughe prospettiche.
La residenza padronale occupa la parte bassa del monolite ma la vita è sul tetto, ponte di nave, dove nella pietra bianca si immerge la lunga vasca e dalla quale emerge la loggia in acciaio bianco, ombracolo degli avvistamenti; alla sua leggerezza si contrappone, a sud, il cubo bianco della foresteria.
Se del terreno si conserva la configurazione naturale e la vegetazione commista di spontanea mediterraneità segnata da vecchi filari di ulivi – casuale armonia – il progetto prova ad essere il segno di un naturale artificio.
La casa che guarda il mare, casa unifamiliare
Design:
Lúcio Rosato
Desig team:
Lúcio Rosato,
Ermano Flacco architetto,
Sandro Antonucci ingegnere.
Luogo del progetto:
Riparo Bardella di Ortona (Chieti).
Fase costruttiva:
2000/2006.
Lúcio Rosato: La casa che guarda il mare
A Riparo Bardella di Ortona (Chieti), una costruzione parallela al mare si cala nel paesaggio per aprire nuove prospettive sull'orizzonte lontano. Da un testo di Lucio Rosato. Fotografia di Tommy Della Frana, Pasquale Carfagna, Lúcio Rosato
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- 17 dicembre 2009
- Riparo Bardella di Ortona