È il gennaio del 1945 quando da Arts and Architecture, una delle più influenti riviste di architettura e design americane di quegli anni, parte l’iniziativa delle Case Study Houses, che concorrerà a creare il California Modern. Quelle case erano residenze unifamiliari, disseminate nell’area di Los Angeles, un riferimento per modernità di linee e spazi, e soprattutto facilità d’impiego di materiali industriali. Il manuale d’abitazione per la L.A. del futuro.
Tra i diversi progettisti che partecipano ci sono nomi come Rafael Soriano e Craig Ellwood; alcune delle case diventano vere e proprie icone, come la Stahl House di Pierre Koenig sospesa sulle rocce che vegliano la città, o la casa-studio di Charles e Ray Eames.
Ma tra le Case Study Houses rientra anche un esemplare di un altro catalogo prestigiosissimo: quello delle case californiane di Richard Neutra, uno dei grandi protagonisti dell’architettura moderna. La CSH #20, la Bailey House del 1948, è sua – doveva seguire una #21, mai realizzata – e ora è ancora una volta sul mercato.
La Bailey House si trova alle Pacific Palisades, l’area messa a dura prova dal grande incendio del gennaio 2025, che oltre a vite umane ha messo a repentaglio anche edifici iconici come la stessa Eames House, riaperta dopo un periodo di sistemazioni.
È un’architettura che rientra nella linea poetica del Neutra di quegli anni, un’evoluzione del moderno della sua Lovell Health House e della Galka Scheyer House. Vetro, snelli profili d’acciaio, legno, qualche setto murario – pochi – potremmo dire un quintessenziale stile Case Study House. Una posizione unica, arroccata sulle scogliere delle Palisades che si aprono sull’oceano.
La casa con due camere da letto su un terreno più o meno pianeggiante è, naturalmente, un problema che ho risolto o cercato di risolvere molte volte (...) Non esisteva la paura di rimanere troppo a lungo con un’idea o un approccio, per quanto raffinati.
Richard Neutra su Arts and Architecture
Oggi va sul mercato come villa – specialmente in termini di prezzi – ma nasce come casa “economica” per gli Stati Uniti di quegli anni, l’abitazione di una giovane coppia che voleva un nucleo domestico moderno.. La Bailey House non ha mai voluto essere un trofeo di lusso, ma un modello che risponde a esigenze precise.
“La casa con due camere da letto su un terreno più o meno pianeggiante è, naturalmente, un problema che ho risolto o cercato di risolvere molte volte”, scrive Neutra su Arts and Architecture. “Gli artisti umbri hanno dipinto Madonne più e più volte, e Jawlenski, grande amico di Klee e Kandinsky, ha composto sulla stessa dimensione di tela lo stesso volto astratto decine di volte, con variazioni sempre più raffinate. (…) Non esisteva la paura di rimanere troppo a lungo con un’idea o un approccio, per quanto raffinati. È strano che la nostra epoca alimenti tale paura, spesso nei migliori talenti del design, proprio ora che, più che mai, abbiamo bisogno di molte abitazioni con due camere da letto e di molte sedie di uso universale come ad esempio quelle che ha progettato Charles Eames”.
La Bailey House ha avuto diversi proprietari negli anni. Ma questi, a differenza di tanti altri casi, non solo l’hanno preservata, ma anzi l’hanno valorizzata. I dentisti Bailey, committenti, affideranno allo stesso Neutra quei due ampliamenti successivi che già si immaginavano in partenza. Poi negli anni 2000 arriva Sam Simon, co-autore dei Simpson, che fa riportare la casa al pregio originario dallo studio Marmol Radziner, facendo realizzare a fianco, separatamente, una casa per sé (ricostruita nel 2010 dopo un incendio).
Poi ancora, Lorna Jane Clarkson, la titolare di un brand di abbigliamento, userà la Bailey come residenza ma anche location per eventi, sempre però ingaggiando Marmol Radziner per un restauro che preserva l’identità dell’architettura. Poi una famiglia di imprenditori, e poi il nuovo capitolo che si apre col 2025.
Coi Clarkson, questa staffetta di valorizzazione ha vinto anche un premio, il Santa Monica Conservancy Award, per un luogo che ha saputo ispirare negli anni: prima esplicitamente, nell’age d’or delle Case Study Houses quando i Bailey tennero eventi e visite, poi indirettamente, con gli eventi del brand di abbigliamento. Ora che la casa è in vendita, è un’occasione non solo di vivere dentro un capolavoro modernista, ma anche di trovare quell’ispirazione per un diverso futuro dell’abitare a L.A. dopo gli incendi, una domanda che in molti si sono posti all’indomani di quel cruciale spartiacque nella storia della città.
