Il MoMA dedica una mostra monografica alla Nakagin Capsule Tower di Kurokawa

Simbolo indiscusso del Metabolismo giapponese del dopoguerra, l’iconica torre di Kisho Kurokawa è stata demolita nel 2022. Oggi, il museo newyorkese rende visitabile una delle pochissime unità modulari rimaste integre.

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower Installation view of The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower, on view at The Museum of Modern Art, New York, from July 10, 2025, through July 12, 2026. 

Foto Jonathan Dorado

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower Noritaka Minami. B1004 I, from the series 1972 (2010–22). 2011. Archival pigment print, 20 × 25″ (101.6 × 127 cm)

 © Noritaka Minami

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower Noritaka Minami. A503 I, from the series 1972 (2010–22). 2017. Archival pigment print, 20 × 25″ (101.6 × 127 cm)

 © Noritaka Minami

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower Kisho Kurokawa, Architect & Associates (Tokyo, est. 1962). Capsule A1305 from the Nakagin Capsule Tower. 1970–72; restored 2022–23.
Steel, wood, paint, plastics, cloth, polyurethane, glass, ceramic, and electronics, 8′ 4 3/8″ × 8′ 10 5/16″ × 13′ 10 9/16″ (255 × 270 ×423 cm).
The Museum of Modern Art, New York. Gift of Jo Carole and Ronald S. Lauder, Alice and Tom Tisch, and the Nakagin Capsule Tower Preservation and Restoration Project, Tokyo

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower Kisho Kurokawa, Architect & Associates (Tokyo, est. 1962). Nakagin Capsule Tower, Tokyo. 1970–72. Exterior view. 1972. 

Foto Tomio Ohashi

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower Night time at the Nakagin Capsule Tower, with Mr. Takayuki Sekine seen through the window of capsule B1004, 2016. 

©  Jeremie Souteyrat

La Nakagin Capsule Tower, progettata nel 1972 dall’architetto Kisho Kurokawa nel distretto di Ginza, a Tokyo, è una delle più celebri e rare espressioni del Metabolismo giapponese, quell’onda architettonica radicale che, ispirata ai principi della mutazione organica e cellulare, ha spesso faticato nel tradurre in forma costruita la visionarietà delle proprie soluzioni progettuali.

Da luglio 2025, a oltre cinquant’anni dalla sua costruzione e a tre dalla sua controversa demolizione, il MoMA di New York ha deciso di dedicare a questo manifesto metabolico una mostra dal titolo “The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower”, per rianimarlo non in quanto semplice oggetto di archeologia architettonica, ma come organismo ancora vivo nel suo significato, nelle sue trasformazioni e possibilità di lettura. 

Kiyoshi Awazu. Poster included with Kurokawa Kishō no sakuhin (Kisho Kurokawa’s work) Tokyo: Bijutsu shuppan-sha, 1970. Screenprint, 40 3/16 × 28 9/16″ (102 × 72.5 cm). © Kiyoshi Awazu

L’esposizione, aperta fino al luglio 2026 nelle gallerie al pian terreno del museo, è strutturata attorno alla capsula A1305, una delle 140 unità modulari che componenvano la torre e acquistata dal MoMa nel 2023 dopo lo smantellamento dell’edificio. Ricostruita con una precisione filologica utilizzando gli arredi e gli accessori originali recuperati dalle capsule superstiti, questa cellula abitativa di poco più di 10 metri quadrati è stata restaurata per mostrarne la funzione e l’aspetto originali. Un’identità, però, che nel tempo ha subito trasformazioni sorprendenti, spingendo il progetto ben oltre le intezioni dell’architetto: da alloggi temporanei per pendolari le unità sono state convertite in studi d’artista, biblioteche improvvisata, sale da tè, gallerie o rifugi creativi.

Kishō Kurokawa in front of the completed Nakagin Capsule Tower, 1974. Photo Tomio Ohashi

“The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower” – curata da Evangelos Kotsioris e Paula Vilaplana de Miguel – vuole riflettere sul modo in cui le città affrontano l'invecchiamento degli edifici e la rapida urbanizzazione che spesso li coinvolge, tracciando questa evoluzione anche attraverso una vasta gamma di materiali d’archivio mai mostrati in precedenza: l’unico modello sopravvissuto del progetto risalente al 1970-72, disegni originali, fotografia ed ephimera, filmati d’archivio, registrazioni audio e testimonianze inedite degli ex inquilini, insieme ad un modello 3D interattivo dell’intero edificio esplorabile virtualmente.

Con questo omaggio il MoMA contribuisce a restituire al pubblico la Nakagin non solo come edificio, ma come ecosistema; un prototipo di vita urbana flessibile e icona di una visione utopica – forse fallimentare – capace di offrire, tuttavia, una lezione preziosa sull’adattabilità dell’architettura e sul potere delle sue molte vite. 

Mostra: “The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower” Curata da: Evangelos Kotsioris e Paula Vilaplana Dove: MoMA, New York, Stati Uniti Date: dal 10 luglio 2025 al 12 luglio 2026

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower Foto Jonathan Dorado

Installation view of The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower, on view at The Museum of Modern Art, New York, from July 10, 2025, through July 12, 2026. 

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower  © Noritaka Minami

Noritaka Minami. B1004 I, from the series 1972 (2010–22). 2011. Archival pigment print, 20 × 25″ (101.6 × 127 cm)

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower  © Noritaka Minami

Noritaka Minami. A503 I, from the series 1972 (2010–22). 2017. Archival pigment print, 20 × 25″ (101.6 × 127 cm)

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower

Kisho Kurokawa, Architect & Associates (Tokyo, est. 1962). Capsule A1305 from the Nakagin Capsule Tower. 1970–72; restored 2022–23.
Steel, wood, paint, plastics, cloth, polyurethane, glass, ceramic, and electronics, 8′ 4 3/8″ × 8′ 10 5/16″ × 13′ 10 9/16″ (255 × 270 ×423 cm).
The Museum of Modern Art, New York. Gift of Jo Carole and Ronald S. Lauder, Alice and Tom Tisch, and the Nakagin Capsule Tower Preservation and Restoration Project, Tokyo

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower Foto Tomio Ohashi

Kisho Kurokawa, Architect & Associates (Tokyo, est. 1962). Nakagin Capsule Tower, Tokyo. 1970–72. Exterior view. 1972. 

The Many Lives of the Nakagin Capsule Tower ©  Jeremie Souteyrat

Night time at the Nakagin Capsule Tower, with Mr. Takayuki Sekine seen through the window of capsule B1004, 2016.