A Londra, nel cuore dei Kensington Gardens dove sorge la Serpentine South, sta per prendere vita un inedito progetto di arte pubblica: si chiama Play Pavilion, ed è l’installazione immersiva progettata dall’architetto e co-fondatore dello storico gruppo d’avanguardia Archigram Peter Cook. L’iniziativa, che mette l’architettura a servizio del gioco, è promossa da Serpentine Galleries in collaborazione con Lego Group e sarà inaugurata l’11 giugno in occasione del World Play Day.
Serpentine x Lego: Peter Cook disegna un padiglione fatto tutto di mattoncini
Il padiglione immersivo dell’architetto di Archigram è stato inaugurato dalla Serpentine Gallery ai Kensington Gardens, in concomitanza con il World Play Game.
Il Play Pavilion, progettato da Peter Cook (Peter Cook Studio Crablab), in collaborazione con Serpentine e il Gruppo LEGO. © Peter Cook (Peter Cook Studio Crablab). Courtesy Serpentine, foto di Andy Stagg
Il Play Pavilion, progettato da Peter Cook (Peter Cook Studio Crablab), in collaborazione con Serpentine e il Gruppo LEGO. © Peter Cook (Peter Cook Studio Crablab). Courtesy Serpentine, foto di Andy Stagg
Il Play Pavilion, progettato da Peter Cook (Peter Cook Studio Crablab), in collaborazione con Serpentine e il Gruppo LEGO. © Peter Cook (Peter Cook Studio Crablab). Courtesy Serpentine, foto di Andy Stagg
Il Play Pavilion, progettato da Peter Cook (Peter Cook Studio Crablab), in collaborazione con Serpentine e il Gruppo LEGO. © Peter Cook (Peter Cook Studio Crablab). Courtesy Serpentine, foto di Andy Stagg
Portrait of Sir Peter Cook, copyright Gary Summers
View Article details
- Ilaria Bonvicini
- 11 giugno 2025
L’intervento di Cook si presenta come un padiglione ludico e interattivo, ideato per stimolare l’immaginazione e la partecipazione attiva del pubblico, in particolare di famiglie, bambini e adolescenti. I celebri mattoncini Lego, oltre a creare forme biomorfe e colorate, saranno una parte integrante di questa struttura architettonica, contribuendo alla costruzione di un ambiente tridimensionale dove l’esperienza del gioco può diventare mezzo di connessione e creatività collettiva.
Il Play Pavilion si inserisce in una lunga e nota tradizione della Serpentine, che ogni estate commissiona un padiglione temporaneo a un architetto di fama internazionale – come Zaha Hadid, Bjarke Ingels, Francis Kéré, Lina Ghotmeh e molti altri – per trasformare il parco in un laboratorio di sperimentazione architettonica. Tuttavia, a differenza di questi progetti orientati principalmente alla ricerca formale e concettuale, il nuovo padiglione di Peter Cook mette al centro l’interazione diretta con il pubblico, proseguendo un percorso focalizzato sul coinvolgimento delle comunità locali avviato negli anni recenti con il campo da basket dell’artista Alvaro Barrington a Bethnal Green.
ll gioco trascende la sopravvivenza, il successo e il buon senso. Ci incoraggia, o quantomeno ci permette, di esplorare e di compiacerci oziosamente in un territorio a metà strada tra il capriccioso e lo speculativo, verso un divertimento senza vergogna.
Peter Cook
Il Play Pavilion rappresenta quindi un nuovo capitolo di questa visione, dove il deisgn radicale di Peter Cook entra in consonanza con l’arte e lo spazio pubblico, per restituire rilevanza al tempo libero e al gioco come forme di espressione culturale e sociale.