Il primo Public Art Depot al mondo sarà inaugurato a Rotterdam nel 2021.
L’avveniristico Depot Boijmans Van Beuningen, progetto innovativo per forma e contenuto, consentirà l’accesso del pubblico allo sterminato patrimonio artistico dell’adiacente Museum Boijmans Van Beuningen, la cui visita vale senza dubbio il viaggio nella città olandese.
A soli 40 minuti di treno da Amsterdam, Rotterdam beneficia di una vivace scena culturale, alimentata dalla presenza della Kunsthal. Rotterdam, il Netherlands Photo Museum e singolari opere architettoniche, tra cui spiccano le stravaganti “case cubiche” di Piet Blom.
Il Museum Boijmans Van Beuningen, che gode a buon diritto di fama mondiale, rappresenta senza dubbio la più alta e riconosciuta istituzione museale della città, e vanta illustri esempi di arte medievale europea, arte moderna e design. Rinomata è anche la cospicua collezione di stampe e disegni. Di un patrimonio eclettico che complessivamente conta circa 151.000 opere, solo l’8% è però effettivamente esposto nelle sale del Museum. All’interno dell’archivio museale convivono, lontani dagli occhi del pubblico, lavori (totalmente) differenti per temi e caratteristiche, come Portrait of Armand Roulin (1888) di Vincent Van Gogh, The Kiss (Bela Lugosi) (1963) di Andy Warhol e Yayoi Kusama (2012), dipinto di Pam Emmerik; e ancora, il design di Ettore Sottsass e Perry A. King (Valentine, 1969, Ing. C. Olivetti & Co. S.p.A) affianca il Whiskey Glass (1928) dell’olandese Hendrik Petrus Berlage.
Dipinto dall’immaginario comune come luogo angusto e polveroso, l’archivio rappresenta al contrario il vero cuore pulsante dell’attività museale. Al suo interno è custodita la gran parte del patrimonio artistico a disposizione delle istituzioni, a scopo conservativo e di ricerca.
Eppure, alla stregua di una vera e propria “stanza del tesoro” l’archivio è – nella maggior parte dei casi – inappellabilmente chiuso al pubblico.
Il Depot di Rotterdam nasce, al contrario, per promuovere la libera fruizione dell’archivio da parte dei visitatori. Tramite appositi browser sarà possibile acquisire informazioni sulle opere stoccate. Parte del patrimonio archivistico sarà fruibile direttamente nell’atrio del Depot, mentre quattro spazi espositivi presenteranno selezioni di opere che varieranno periodicamente, con maggiore frequenza. Sarà possibile visitare gli impianti di stoccaggio climatizzati, i laboratori di conservazione e di restauro e le sale adibite alla movimentazione delle opere d’arte. I visitatori saranno guidati alla scoperta degli indispensabili “retroscena” che caratterizzano la complessa attività di esposizione museale. L’auspicio è quello di trasmettere e sottolineare la portata e la varietà della consistente collezione museale.
La proposta architettonica si deve al noto studio di progettazione urbana MVRDV, con sedi a Rotterdam, Shanghai e Parigi. Co fondatore della sede olandese è il celebre architetto Winy Maas, Guest Editor di Domus nel 2019.
Sono attualmente in via di conclusione i lavori di edificazione dell’imponente struttura, interamente rivestita da pannelli specchianti e articolata su due piani, per un totale di 15.000 mq di superficie. Il Depot soddisfa inoltre tutti i criteri per la valutazione BREEAM di eccellenza, rappresentando un significativo esempio di architettura sostenibile.
I servizi aggiuntivi comprendono un ristorante ed una terrazza panoramica con roof garden, dalla quale sarà possibile ammirare la città di Rotterdam a 35 metri di altezza.
Il totale? Un investimento di circa 50 milioni di euro.
Con queste premesse, non è difficile immaginare che, una volta aperto al pubblico, l’edificio rappresenterà, nell’immediato, una vera e propria icona per la dinamica città olandese (e non solo).