Disabilità e design. Allo Smithsonian una mostra fa il punto

Il Cooper Hewitt – Smithsonian Design Museum a New York mette in mostra oltre 70 progetti dell’ultimo decennio sul tema dell’accessibilità.

Apre il 15 dicembre da Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum a New York la mostra “Access+Ability”. Con una selezione di oltre 70 progetti di design inclusivo sviluppati nel corso dell’ultimo decennio, con e per persone con disabilità fisiche, cognitive e sensoriali, la mostra si fa portavoce del crescente interesse per il tema dell’accessibilità e del design inclusivo.

Designworks Los Angeles Studio e Bavarian Motor Works (BMW), Racing Wheelchair, 2016. Fibra di carbonio, alluminio, titanio e parti stampate in 3D. Concesso da Designworks. Courtesy Designworks Los Angeles e Cooper Hewitt
Gen Suzuki, PillPack, 2013. Collaboratori: Colin Raney, TJ Parker, Matt Kaiser, Elliot Cohen, Mimi Chun, Jessica Im, Tyler Wortman, IDEO (Boston, MA). Realizzato da Power On. Courtesy PillPack e Cooper Hewitt. Foto Matt Flynn © Smithsonian Institution
Fig.1 McCauley Wanner e Ryan Palibroda per Alleles Design Studio, Prosthetic Leg Covers, ca. 2011. Fabbricazione digitale plastica ABS, lacci di poliuretano, ganci di metallo. Courtesy The ALLELES Design Studio Ltd. e Cooper Hewitt
Fig.2 McCauley Wanner e Ryan Palibroda per Alleles Design Studio, Prosthetic Leg Covers, ca. 2011. Fabbricazione digitale plastica ABS, lacci di poliuretano, ganci di metallo. Courtesy The ALLELES Design Studio Ltd. e Cooper Hewitt
Fig.3 McCauley Wanner e Ryan Palibroda per Alleles Design Studio, Prosthetic Leg Covers, ca. 2011. Fabbricazione digitale plastica ABS, lacci di poliuretano, ganci di metallo. Courtesy The ALLELES Design Studio Ltd. e Cooper Hewitt
LOLA (Laugh Out Loud Aid) App, 2015. Disegnato e sviluppato da Tech Kids Unlimited. Courtesy Tech Kids Unlimited e Cooper Hewitt
LOLA (Laugh Out Loud Aid) App, 2015. Disegnato e sviluppato da Tech Kids Unlimited. Courtesy Tech Kids Unlimited e Cooper Hewitt
Soundshirt e Sound Miniskirt, prototipo, 2015–16. Disegnato da Francesca Rosella e Ryan Genz per CuteCircuit. Tessuto elastico in microfibra con decorazione tagliata a laser e arricchita da 16 micro-attautori. Courtesy CuteCircuit e Cooper Hewitt
Los Angeles County Voting Booth (prototipo, verrà prodotto per le elezioni del 2020), 2015. Disegnato da IDEO, Digital Foundry, Cambridge Consultants. Concesso da IDEO. Courtesy IDEO e Cooper Hewitt

Capi di abbigliamento adattivo, rivestimenti per protesi degli arti inferiori personalizzabili, prodotti a bassa tecnologia che assistono nello svolgimento delle attività quotidiane piuttosto che app e nuove tecnologie intelligenti che aiutano nelle interazioni sociali e a muoversi nello spazio: grazie al design le persone con disabilità possono relazionarsi con la realtà circostante in modi fino ad oggi impensabili. Al tempo stesso, occorre notare come questi prodotti non soltanto stiano diventando sempre più accessibili e funzionali, ma belli da vedere.

Haiyan Zhang e Nicolas Villar, Emma Watch (Prototype), 2016. Realizzato da Microsoft Research, 3D-printing, PCB su misura. Courtesy Haiyan Zhang e Cooper Hewitt. Foto Alex Griffiths

Sviluppata in collaborazione con persone con disabilità, designer, accompagnatori, attivisti, terapisti occupazionali e neuroscienziati, la mostra invita a riflettere su come il design possa favorire l’integrazione di coloro per i quali la disabilita è una condizione di vita, intervenendo a promuoverne la qualità di vita. “La varietà dei progetti in mostra è simbolica degli sviluppi più recenti nel settore delle tecnologie digitali e nei metodi di fabbricazione, e promuove un approccio orientato all’utente volto a mostrare ciò che le persone con disabilità sono in grado di realizzare quando viene data loro la possibilità“, ha affermato Caroline Baumann, direttore del museo. Per la prima volta nella storia del museo, Cooper Hewitt affianca alla mostra (aperta fino al 3 settembre 2018) un Lab, ossia un programma della durata di due settimane che include incontri, attività, workshop ed eventi ospitati alla Barbara e Morton Mandel Design Gallery volto a promuovere il dialogo sul tema del design inclusivo.

Tools of life, Accessorio per apparecchio uditivo, 2016. Foto Hanna Agar

Tra i progetti troviamo l’Emma Watch, del 2016: sviluppato dai ricercatori Microsoft Haiyan Zhang e Nicolas Villar, questo orologio da polso impiega un’interfaccia aptica e permette agli utenti con tremori di recuperare l’utilizzo della mano. LOLA (Laugh Out Loud Aid), del 2015, è una app sviluppata da Tech Kids Unlimited per stimolare adolescenti affetti da autismo a imparare a usare gli strumenti digitali e a collaborare attraverso la tecnologia.

  • Access+Ability
  • dal 15 dicembre 2017 al 3 settembre 2018
  • Cooper Hewitt
  • 2 East 91st Street, New York