Cimiteri: 10 luoghi per dire addio

Tombe, sepolture e spiriti. Ecco una selezione di destinazioni sinistre e grevi pubblicate su Domusweb.it.

CN10 architetti, Cemetery of Dalmine, Italy, 2016

Con l’avvicinarsi di novembre metà mondo si preprara a commemorare il giorno dei morti. Ecco una selezione di storie dove architettura, arte e design stimolano la nostra sensibilità più trascendente. Un crematorio offre un’“oasi di pace” alle persone in lutto, cimiteri nuovi e tradizionali, sepolture alternative ed edifici contemplativi per esorcizzare la paura.

— Un crematorio di cemento a vista offre un’“oasi di pace” alle persone in lutto. KAAN Architecten ha scelto una tavolozza di marmo, cemento e quercia per infondere un senso di calma durante il lutto nel Crematorium Siesegem di Aalst, in Belgio.

Scusi, dov’è il bagno? Nel vecchio cimitero di Ílhavo lo studio di architettura M2.senos ha ristrutturato i bagni pubblici ispirandosi alla tradizione ceramica portoghese.

– Giappone. David Chipperfield completa un edificio contemplativo in rosso. La cappella e il centro visitatori del cimitero Inagawa si trovano su una ripida pendenza nella catena montuosa Hokusetsu, nella prefettura di Hyogo.

– A Berlino un cimitero diventa parco e orto comunitario. Il cimitero di Neukölln si trasforma in un’oasi naturale all’interno della città in cui sperimentare nuovi percorsi di utilizzo di aree verdi sfuggite alla cementificazione.

Anna Citelli e Raoul Bretzel, Capsula Mundi. Foto Giacomo Bretzel
Anna Citelli e Raoul Bretzel, Capsula Mundi. Foto Giacomo Bretzel

— Dopo anni di progettazione e grazie a una campagna su Kickstarter, finalmente si concretizza il progetto che trasformerà i cimiteri in foreste, rivoluzionando le tecniche di sepoltura.

— Citando Platone, Giacometti e i guerrieri Xi’an, Muka Arquitectura ha disegnato l’ampliamento di un cimitero municipale a Lozoya, in Spagna, creando una transizione concettuale.

— Il nuovo padiglione di CN10 architetti a Dalmine contrasta nettamente con la grande estensione del cimitero esistente e crea un luogo raccolto, intimo, protetto e misurato.

— Bianco + Gotti Architetti: cappelle nel cimitero di Cavernago. Un’architettura per la morte aiuta i vivi a ricordare.

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