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Fondendo linguaggi contemporanei diversi, la collaborazione ridefinisce il rapporto tra pubblico e artista in una sorta di hic et nunc irripetibile. Non barriere fisiche, come palco e transenne, ma una vela evanescente di rete metallica affiorante dall’acqua che ha accolto l’esibizione musicale filtrando il rapporto con gli spettatori sulla spiaggia vicina. Piani e volumetrie trasparenti dialogano con paesaggi sonori elettronici, generando sinfonie e contrasti amplificati dalla regia illuminotecnica curata da Luca Agnani e dal riverbero dell’acqua. Una performance inclusiva in cui due ricerche artistiche affini ma appartenenti a sfere semantiche diverse si compenetrano senza snaturarsi, per una sperimentazione condivisa di cui il luogo si trasfigura in momento e il pubblico in parte integrante dell’opera.
![Fig.7 Edoardo Tresoldi e Iosonouncane, Locus, veduta dell'installazione, Sapri, 2017 Fig.7 Edoardo Tresoldi e Iosonouncane, Locus, veduta dell'installazione, Sapri, 2017](/content/dam/domusweb/it/notizie/2017/07/27/locus/domus-locus-07.jpg.foto.rmedium.jpg)