Reinassance Alcantara

Un folto gruppo di designer internazionali reinterpreta l’iconico tessuto Alcantara in relazione con le ricche sale storiche di Palazzo d’Accursio in centro a Bologna.

In occasione del G7 Ambiente, che si terrà a Bologna fino al 12 giugno, Alcantara presenta la mostra “Alcantara Sustainability Renaissance”, curata dalla Gentucca Bini, a Palazzo d’Accursio.

Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Migliore + Servetto, Cromofono, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Massimiliano Adami, Alcantara Roll, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Liliana Valle, Mexico City, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Marcel Wanders by Cappellini, Tulip Armchair, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Nendo, Il teatro del principe, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Lorenzo Damiani, Roller, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Steven Maulenbeek, Chicago / City of bigshoulders, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Gentucca Bini, Frange Reali, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Qin Feng, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Qin Feng, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017
Gustavo Martini, Rio de Janeiro / Altinha, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017

  Alcantara porterà all’attenzione del pubblico il suo impegno verso la sostenibilità, con una mostra che lega passato e futuro attraverso pezzi storici e contemporanei, uniti dalla stessa valenza culturale e artistica. La storia raccontata da Alcantara nella mostra “Alcantara Sustainability Renaissance” inizierà dal chiostro del Palazzo con l’installazione del Cromofono di Migliore + Servetto, una grande macchina scenica per le feste tipica delle corti del passato, la cui storia viene rinnovata attraverso un concerto di colori, texture e suoni di inedita bellezza.

Migliore + Servetto, Cromofono, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017

Si prosegue salendo la cinquecentesca scala cordonata, attribuita tradizionalmente al Bramante e in origine concepita per l’ascesa trionfale a cavallo dei rappresentanti del governo cittadino, arricchita dall’opera di Gustavo Martini come esemplificazione di un legame con paesi lontani come il Brasile. Gli ambienti monumentali all’interno di Palazzo d’Accursio conservano memoria di momenti storici e vicende politiche della città. Al primo piano la Fortezza del Silenzio di Paola Navone è apparentemente un’opera di rottura, una barriera con lo spazio circostante che dà vita a un nucleo di raccoglimento mediante la fono-assorbenza del materiale.

Gustavo Martini, Rio de Janeiro / Altinha, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017

Le opere del calligrafo Qin Feng, esponente di spicco dell’avanguardia cinese, testimoniano, invece, la fusione tra il modernismo occidentale e la tradizione della calligrafia cinese in composizioni astratte. Le sue opere traggono ispirazione dal cinquecentesco Aldo Manuzio, inventore della figura dell’editore in senso moderno e promotore di avanzamenti in tipografia insuperati fino ai nostri giorni.

Paola Navone, La Fortezza del Silenzio, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017

La seconda scala cordonata vede come protagonista la designer Gentucca Bini che con la sua installazione disgrega lo spazio in un gioco di illusioni ottiche che evidenziano la capacità d’impressione fotografica a stampa di Alcantara. La Sala Farnese, al secondo piano, anticamente chiamata “sala regia” probabilmente poiché nel 1530 Carlo V venne incoronato Re d’Italia con la Corona ferrea del Sacro Romano Impero, ospita le sedute di NendoMarcel Wanders per Cappellini, Massimiliano Adami, Constance Guisset, Steven Haulenbeek, Liliana OvalleLorenzo Damiani e Raw Edges che evocano i fatti storici accaduti, fondendosi con le decorazioni della Sala che ripercorrono le vicissitudini della città di Bologna dal Medioevo al Seicento.

Liliana Ovalle, Mexico City, Alcantara Sustainable Reinassance, Bologna, 2017


fino al 12 giugno 2017
G7 Environment
Alcantara Sustainability Reinassance
a cura di Gentucca Bini
Palazzo d’Accursio
piazza Maggiore 6, Bologna