Bandiera Bianca

Affrontando l’aspetto ‘cannibale’ dell’utopia, il Padiglione dell’Italia alla London Design Biennale propone una sorta di resa globale, una bandiera bianca da interpretare.

La Triennale di Milano rappresenta l’Italia alla London Design Biennale – che celebra i 500 anni dalla pubblicazione di Utopia di Tommaso Moro –affrontando l’aspetto ‘cannibale’ dell’utopia e proponendo una soluzione all’ammassarsi di proposte utopiche che continuano ad affacciarsi, calpestandosi a vicenda: la resa. 

"Bandiera Bianca", padiglione dell'Italia alla London Design Biennale 2016

Col tema “Bandiera Bianca” Silvana Annicchiarico e Giorgio Camuffo chiedono a 20 designer italiani di disegnare una bandiera bianca, caricandola di segno, senso e significato per comunicare il valore della tregua. Il numero dei designer italiani, rappresenta i giorni di durata dell’esposizione. Il primo giorno 21 bandiere saranno piantate su una mappa geografica del mondo opportunamente ridisegnata, e da lì in poi, ogni giorno una bandiera scomparirà, e in luogo della bandiera apparirà un oggetto scelto o disegnato dallo stesso designer: una sorta di offerta, di dono, di scambio simbolico. 

"Bandiera Bianca", padiglione dell'Italia alla London Design Biennale 2016

Con le parole dei curatori: “Nel corso della storia le utopie hanno quasi sempre cercato di costruire mondi. Di imporre modelli. Di saturare lo spazio ognuna con la pretesa della propria unicità e della propria presunta perfezione. Il risultato è che il mondo è saturo di modelli che si soffocano a vicenda. Che si escludono a vicenda. Che pretendono ognuno di escludere gli altri per affermare solo se stesso. Forse è venuto il momento di pensare all’utopia non più come gesto di costruzione, ma come atto di decostruzione. Come momento di resa.”

"Bandiera Bianca", padiglione dell'Italia alla London Design Biennale 2016

“L’idea è questa: un mondo che si arrende. Che alza bandiera bianca. Che fa un passo indietro. Che chiede una tregua. Che depone le armi. Che non si impone, ma si mette a disposizione. Che cessa l’incessante soliloquio tipico di ogni dispositivo utopistico per arrendersi alla necessità del dialogo. Cioè del confronto con l’altro, con l’imperfetto, con chi è fuori canone, fuori standard, fuori norma. Con chi crede in un altro modello, un altro sogno, un altro dio.”

"Bandiera Bianca", padiglione dell'Italia alla London Design Biennale 2016
"Bandiera Bianca", padiglione dell'Italia alla London Design Biennale 2016