Best of #giugno

Sepolture alternative, padiglioni fluidi e architettura mediorientale: scopri le migliori storie di giugno.

Jalal Sepher, As far as the eyes can see
Questo giugno ha visto le premiazioni del Compasso d’Oro a Milano, una cappella fatta di vecchi mattoni nel bel mezzo delle Pampas argentine, un’intervista alla designer Constance Guisset, un giovane Christo nell’Antartico, il portfolio del fotografo iraniano Jalal Sepehr, il nuovo padiglione della Serpentine a Londra, la ristrutturazione firmata OMA di un antico edificio vedeziano, e molto altro.

– Costruita nelle Pampas argentine con i mattoni centenari di una casa rurale abbandonata, la cappella progettata da Nicolás Campodonico interagisce intimamente con luce e ombra.

– Posizionando terrazze su più livelli, Jo Jinman Architects ha progettato una casa unifamiliare per otto persone di tre generazioni diverse, dando vita a confortevoli spazi privati interconnessi.

– Keivani Architects ha progettato un edificio residenziale ispirato al genius loci iraniano, reinterpretando la tradizionale finestra orsi combinando pietra, legno, acqua, luce e piante.

– Progettata dallo studio sloveno OFIS Architects, Villa Criss Cross Envelope con il suo rivestimento in metallo forato è un’interpretazione astratta della trama delle ville classiche.

– Dopo anni di progettazione e grazie a una campagna su Kickstarter, finalmente si concretizza il progetto che trasformerà i cimiteri in foreste, rivoluzionando le tecniche di sepoltura.

– Costruito per la prima volta nel 1228, uno degli edifici più grandi e riconoscibili di Venezia è stato ristrutturato da OMA per ospitare uno spazio commerciale.

– Abbiamo scelto questo articolo dall’archivio di Domus perché i concetti di cui parla Tommaso Trini, critico e storico dell’arte, ben si applicano all’ultima opera dell’artista sul Lago d’Iseo, Floating Piers, progettata proprio nel 1970, e appena aperta al pubblico.

– Il fotografo iraniano Jalal Sepehr racconta, attraverso diverse serie fotografiche, lo spaesamento prodotto dalle guerre e dalle migrazioni che attraversano l’intero Medio Oriente.

– Per omaggiare la celeberrima serie Game of Thrones, Moleskine ha invitato un illustratore per le copertine dell’edizione limitata, e alcuni video maker per un’animazione di carta.

– Álvaro Siza Vieira e Eduardo Souto de Moura hanno realizzato la costruzione del Museo Internazionale della Scultura Contemporanea e la ristrutturazione del Museo Civico Abade Pedrosa.

– A Palazzo Isimbardi a Milano si è svolta la cerimonia di premiazione del più celebre premio di design italiano, accompagnata da una mostra con 237 prodotti di ogni categoria.

– Progettato da Bjarke Ingels Group il padiglione di quest’anno è uno spazio fluido e tridimensionale, esposto insieme a quattro Summer Houses ispirate al tempio della regina Carolina.

– Due chiacchiere con la designer francese Constance Guisset: alla scoperta del suo lavoro, della sua personale teoria della relatività e della nuova mostra al Château de Courcelles di Montigny-les-Metz.

– In Making Waves, realizzato per la Maison Hermès a Tokyo, l’artista francese Isabelle Daëron sfrutta la forma delle gocce d’acqua per comporre il paesaggio dell’allestimento.

In apertura: Jalal Sepehr, Red Zone #1

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