Leandro Erlich: Dalston House

Ad Hackney, l’artista argentino sfida la nostra percezione dello spazio, ricostruendo la facciata di una casa vittoriana appoggiata sul terreno con una superficie a specchio che la sovrasta.

L’artista argentino Leandro Erlich, noto a livello internazionale per le accattivanti illusioni visive tridimensionali, è stato incaricato dal Barbican, in collaborazione con OTO Projects, di creare la Dalston House, un’installazione che ha inaugrato il 26 giugno in Ashwin Street, a Hackney. Dalston House fa anche parte del London Festival of Architecture 2013.


  L’opera assomiglia a un set cinematografico, con la ricostruzione in scala reale della facciata di una villetta a schiera vittoriana tardo ottocentesca. La facciata è adagiata a terra, mentre una superficie a specchio è posizionata sopra a essa inclinata di 45 gradi. Pur stando seduti, in piedi o sdraiati sul piano orizzontale, i visitatori sembrano essere intenti a scalare l’edificio o sembrano appesi fuori dal palazzo. Situato ai numeri 1-7 di Ashwin Street, vicino a Dalston Junction, Erlich ha progettato e decorato la facciata – con tanto di porte, finestre, cornici e altri dettagli architettonici – per richiamare gli edifici che occupavano il lotto in precedenza.

Leandro Erlich, Dalston House. Photo Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery 2013

Leandro Erlich: Dalston House è installata su un lotto inutilizzato, in gran parte rimasto vacante dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. L’installazione è un ampliamento di Curve, il programma di commissioni del Barbican a East London ed è parte di Beyond Barbican, programma estivo di eventi al di fuori del centro, che comprende performance pop-up, commissioni e collaborazioni nella zona orientale di Londra. Beyond Barbican si basa sulla lunga storia del Barbican di programmazione a Esat London, per portare in periferia alcuni dei migliori artisti da tutto il mondo. La commissione fa seguito al successo di Dalston Mill del collettivo EXYZT, installazione temporanea e progetto partecipato messo in scena dal Barbican a Hackney nel 2009, che ha riaperto nel 2010 con il nome di Eastern Curve Garden.

Leandro Erlich, Dalston House. Photo Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery 2013

Per Erlich, il pubblico ha un ruolo attivo nell’animare le sue installazioni. Alterando rapporto dello spettatore con gli spazi familiari, sconvolge in modo ironico  la nostra nozione di realtà, creando nuove possibilità e situazioni. Il lavoro di Leandro Erlich si ispira in parte alle strategie estetiche surreali e sinistre di Alfred Hitchcock, David Lynch, Luis Buñuel e Roman Polanski che, dice, "hanno utilizzato il quotidiano come un palcoscenico per creare un mondo di finzione attraverso il sovvertimento psicologico degli spazi quotidiani". Sia che gli spettatori sembrino essere sommersi dall'acqua, pur rimanendo completamente asciutti (Swimming Pool 1999); sia che si tratti di una passeggiata lungo un vecchio ascensore ruotato di 90 gradi (The Shaft, 2011); o di stare seduti in un appartamento che gira come una giostra (Carousel, 2008), l’opera di Erlich continua a sfidare i confini dello spazio reale.

Leandro Erlich, Dalston House. Photo Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery 2013

Il progetto è accompagnato da un programma di eventi multidisciplinare. Il giovedì sera e durante i fine settimana, sono previsti talk, proiezioni di film, spettacoli, visite guidate e workshop, che esplorano i temi legati al progetto, tra cui la storia architettonica, urbanistica, e la percezione, sviluppati in collaborazione con le organizzazioni locali. Tra gli aventi principali: escursioni a piedi per Dalston con storici locali, narrazioni a Esat London, laboratori e altre attività in loco per le famiglie, oltre a concerti live e proiezioni di film.

Leandro Erlich, Dalston House. Photo Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery 2013


26 giugno – 4 agosto 2013
Leandro Erlich: Dalston House
1–7 Ashwin Street, Dalston, E8 3DL

Leandro Erlich, Dalston House. Photo Gar Powell-Evans. Barbican Art Gallery 2013