Design Soil è una collettiva della Kobe Design University (composta da professori e studenti) fondata nel 2010 che, rincorrendo il motto “al di là dell’ordinario”, si fa carico della parte più sperimentale e di ricerca nel design. Al Salone Satellite, Design Soil propone quest’anno 11 nuovi progetti che – chiamando in causa le teorie del fisico Lagrange – affrontano tutti lo stesso tema: la ricerca di un punto di equilibrio in situazioni d’instabilità, quando cioè diverse forze opposte s’incontrano. Al centro del progetto, come sempre, c’è l’attenta osservazione di abitudini e comportamenti.

Yuki Matsumoto si è limitato, per esempio, a disegnare un elemento modulare (un cilindro di legno e una corda) che, opportunamente agganciato e incastrato a una serie di altri elementi, dà vita a una collezione di arredi e accessori: si va dall’altalena allo scaffale-libreria alla casetta per uccelli. L’intervento è minimo anche nel caso di Risako Matsumoto che crea un semplice vaso da fiori: man mano che l’acqua evapora e il vaso diventa più leggero, l’equilibrio viene meno.
Lo scaffale a muro Sling di Weena Lee può avere cinque diverse posizioni quanti i lati del pentagono, e il punto di stabilità si trova al suo centro; mentre lo sgabello Trinity di Junichiro Oshima è tenuto insieme da una corda in tensione.

Grazie a un essenziale gioco d’incastri, la libreria modulare Tensile di Hiroyuki Ikeuchi – un progetto che sarebbe piaciuto a Castiglioni – sfrutta le proprietà elastiche del legno ed è composta soltanto da tre elementi: montante, mensola e cuneo. Incastrato tra i due elementi, il cuneo dà stabilità al tutto. Infine, volutamente squilibrato, il tavolo basso Torque di Nobu Miake è reso stabile dalla leggera torsione delle gambe.
Design Soil: Lagrangian Point
Salone Satellite
Dal 9 al 14 aprile 2013
Rho Fiera
Stand C-14


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