Un nuovo gesto architettonico, recentemente inaugurato, marca un dirompente landmark nel pittoresco paesaggio alpino di Mulegns, nel Cantone dei Grigioni, e un primato nella pratica del costruire: è Tor Alva, la “torre bianca” frutto della collaborazione tra Origen Cultural Foundation e l’EHT di Zurigo che si pone come volano per innescare nuove energie turistiche e culturali nella zona e che, con i suoi 30 metri di altezza, detiene il record mondiale di torre stampata in 3d più alta del mondo.
Al di là dell’aspetto vagamente espressionistico, che ai sostenitori ricorderà le forme plastiche della Torre Einstein di Erich Mendelsohn a Potsdam (1922) e ai detrattori una torta nuziale in liquefazione (in omaggio alla storia migratoria dei pasticceri grigionesi che da qui portarono le loro prelibatezze nel mondo), le particolarità dell’opera sono il suo processo compositivo ed esecutivo interamente basato sul design computazionale e sulla fabbricazione digitale, e il fatto che per la prima volta la stampa 3d contempla elementi strutturali e non solo di rivestimento.

La struttura è composta da 32 colonne in calcestruzzo bianco che si innalzano su quattro piani, assottigliandosi e ramificandosi come forme organiche fino formare in sommità una chioma arborea cupoliforme che ospita uno spazio per eventi e attività culturali.
Notevole è l’innovazione ingegneristica: la torre è stata realizzata attraverso un processo di stampa 3d che ha consentito la creazione di elementi strutturali complessi senza l’uso di casseforme tradizionali; il calcestruzzo è stato appositamente sviluppato per il progetto in modo da garantire massima fluidità durante la stampa e rapida solidificazione; un sistema robotico ha inserito anelli di rinforzo in acciaio assicurando la stabilità della costruzione.
La possibilità di smontare e ricostruire la torre in altri luoghi evidenzia una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e alla resilienza dell’architettura contemporanea: si prevede che l’opera rimarrà a Mulegns per circa cinque anni, per poi essere smontata e rimontata altrove, magari più alta, grazie alla sua tecnica costruttiva modulare.

Immagine di apertura: Origen Cultural Foundation, EHTZurigo, Tor Alva, Mulegns, Svizzera 2025. Foto Birdviewpicture