Un’intera porzione di Dubai sta per essere trasformata in un distretto urbano interamente ispirato alla città di Milano, con l’obiettivo ambizioso di portare nel cuore del Medio Oriente “l’eleganza dello stile di vita italiano”. Il progetto, voluto da Aziz Developments, leader nello sviluppo immobiliare privato negli Emirati Arabi, si chiamerà Azizi Milan e prenderà le forme di un insediamento urbano di 3,7 milioni di metri quadrati pensato per ospitare più di 144.000 persone, traslando nel contesto dinamico e verticale della metropoli emiratina l’estetica e il fascino del capoluogo lombardo.
Il cuore dell’intervento è un masterplan da circa 19 miliardi di euro che integrerà residence, hotel di lusso, quartieri commerciali, uffici, scuole e asili nido, moschee, parchi e centri benessere. L’identità di Azizi Milan e il suo ambizioso piano urbanistico graviteranno attorno a un’idea di città modellata sul concetto europeo di “quartiere vissuto”, ulteriormente arricchito da un tessuto architettonico che richiamerà esplicitamente le geometrie e le proporzioni del patrimonio culturale milanese, come archi monumentali, gallerie e strade pedonali animate da negozi e ristoranti.

Uno dei tratti distintivi sarà infatti l’attenzione al design commerciale e alla moda: intere strade tematiche – dedicate a cosmetica, profumi, abbigliamento e accessori – comporranno una sorta di “fashion district” mediorientale, immerso in un paesaggio urbano interamente pedonale. Anche la struttura urbana sarà articolata in una transizione di altezze, in uno scenario che passerà da torri alte 70 piani a edifici più bassi tra i 25 e i 35 piani, man mano che ci si avvicina al centro più residenziale. L’intera area sarà servita dalla futura linea blu della metropolitana direttamente affacciata sulla Sheikh Mohammed Bin Zayed Road, una delle principali arterie infrastrutturali di Dubai.
Ma Azizi Milan vuole anche essere espressione, almeno in apparenza, di una visione ambientale a zero emissioni in ogni fase del ciclo edilizio. La sostenibilità è un fattore chiave all’interno del progetto, per questo verranno implementate pratiche di bioedilizia, oltre che coperture dotate di giardini pensili, infinity pools circondate da vegetazione, patii e zone di socialità sospese nel verde.
Immagina di apertura: Duomo di Milano. Foto Noppasin Wongchum da iStock