Premio Scarpa 2012

Il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il giardino è stato consegnato al piccolo comune abruzzese, per la tutela dell'antico Bosco di Sant'Antonio.

La Giuria del Premio Carlo Scarpa ha dedicato la XXIII edizione 2012 al Bosco di Sant'Antonio, nei dintorni della cittadina abruzzese di Pescocostanzo. Questo bosco si accosta per forma, vita e misure a un pascolo alberato, un luogo quasi di 'difesa', distante dalla realtà di una foresta fitta e produttiva o di una boscaglia arbustiva. È caratterizzato da migliaia di tipologie vegetali che si relazionano generando una trama di luci e di ombre, di addensamenti e di radure, in cui è possibile rintracciare i tratti fisiognomici di uno spazio quotidianamente vissuto e governato dall'uomo.

Attraverso le sue vicende, le sue presenze vegetali, animali e umane che lo rendono un laboratorio di arti e mestieri, questo luogo offre una preziosa occasione per conoscere meglio la storia dei boschi, le diverse fasi della loro evoluzione, le aggressioni subite, e i loro cicli di degrado e rinascita. È un luogo che riesce ancora oggi a trasmettere il suo valore di bosco sacro, tutelato perché sacro, sacro perché – e solo se – tutelato. Il Premio Carlo Scarpa, promosso dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, intende contribuire a elevare e diffondere la cultura di "governo del paesaggio" proponendosi come occasione e strumento per far conoscere a tutti il lavoro intellettuale e manuale necessario per governare le evoluzioni dei luoghi, per salvaguardare e valorizzare i patrimoni autentici di natura e di memoria.

In apertura: Bosco di Sant’Antonio, Difesa. Faggi monumentali, in secondo piano il faggio millenario recentemente abbattuto da un fulmine. Foto dall'Archivio APTR Abruzzo-Carsa Edizioni, anni '90 del Novecento. Qui sopra: Bosco di Sant’Antonio, il grande faggio a candelabro abbattuto da un fulmine. Foto di Roberto Gildi-Carsa Edizioni, 1996

La giuria sceglie annualmente un luogo che meriti attenzione, e che susciti riflessioni pertinenti alle finalità del premio. Sono previste, inoltre, la pubblicazione di un dossier che agevolerà la conoscenza del luogo, con la sua storia, la sua geografia, e che ne chiarirà le condizioni attuali, attraverso un'analisi sui suoi committenti, artefici e curatori e attraverso la raccolta di materiali bibliografici e cartografici messi in consultazione nella biblioteca della Fondazione. A conclusione del percorso viene consegnato il 'sigillo' disegnato da Carlo Scarpa, come riconoscimento simbolico all'ente o alla persona responsabile del governo del luogo.

Bosco di Sant’Antonio, la strada di epoca romana che attraversa il bosco. Foto dall'Archivio Sabatini-Carsa Edizioni, 1930 circa
Bosco di Sant’Antonio, veduta aerea autunnale; in primo piano l’eremo di Sant’Antonio, sullo sfondo il Gran Sasso. Foto di Roberto Monasterio-Carsa Edizioni, 2006
Eremo di San Michele, nei dintorni di Pescocostanzo. Foto di Luigi Latini-Fondazione Benetton Studi Ricerche, febbraio 2012