Alberto Lievore, Jeannette Altherr e Manel Molina, designer storici di Arper che collaborano con l'azienda da oltre dieci anni, presentano nello showroom di via Pantano 30 la nuova seduta Saya. Alberto Lievore, il socio 'anziano' dello studio che ha sede a Barcellona, la definisce una sedia-archetipo: "riprende la gestualità classica della sedia, che è femminile e accogliente. La richiesta era di avere un prodotto amichevole, vicino, familiare, e anche per questo abbiamo pensato a un archetipo".
L'aspetto ergonomico, fondamentale in una seduta, è qui risolto grazie allo schienale basso, che lascia ampia libertà di movimento proprio perché si ferma sotto le scapole. Schienale che diventa anche tratto formale e grafico distintivo della sedia.
"Credo che l'ergonomia più che una scienza sia un'ideologia. E, come diceva un maestro giapponese, la sedia ideale è quella che non ti condiziona", aggiunge Lievore.
Alla base del progetto anche la necessità di mantenere il prezzo accessibile. "Progettare è una negoziazione permanente tra il desiderio e il principio di realtà", mi spiega Lievore. Il problema è stato risolto grazie all'impiego di un sofisticato compensato lavorato con tecniche tradizionali: un unico foglio piegato.
Anche nella scelta dei colori – legati alla terra – si sente un certo richiamo alla tradizione, alla materia e alla natura. Il legno è l'unico materiale, a eccezione delle gambe che potrebbero essere anche in metallo.
Destinata sia all'uso domestico sia contract, Saya è disponibile in essenza di rovere, nelle tinte naturale e teak, e nei colori – tinti a poro aperto – bianco, nero, ocra e rosso in tre diverse tonalità, per permettere varie combinazioni coerenti tra loro. La base a 4 gambe è disponibile in legno o in acciaio cromato. La versione con base a 4 gambe in acciaio cromato è impilabile per permettere l'utilizzo su vasta scala e lo stoccaggio.
17-21 aprile 2012, h. 10 – 21
Cocktail: 18 aprile 2012, h. 18.30 – 22
Showroom Arper
via Pantano 30, Milano
Lievore Altherr Molina: Saya
Arper presenta una nuova seduta ergonomicamente ed economicamente 'corretta', grazie allo schienale basso e all'impiego di un sofisticato compensato lavorato con tecniche tradizionali.
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- Elena Sommariva
- 16 aprile 2012
- Milano