Living in Lift. Schindler per l'arte

Dopo il successo della prima tappa a Torino, Schindler Italia presenta a Milano la mostra itinerante Living in Lift, parte del più ampio progetto Schindler per l'Arte.

Living in Lift, a cura di Walter Vallini e Antonello D'Egidio, sarà inaugurata giovedì, 15 dicembre alle ore 18.30, presso l'ex Chiesa di San Carpoforo, sede del Dipartimento di Arti Visive e del CRAB - Centro di Ricerca Accademia di Brera (Zona Brera, via Formentini 10).

Un comitato scientifico composto da esperti d'arte contemporanea e di comunicazione ha selezionato una ventina di artisti, le cui opere sono state create ad hoc per l'evento Living in Lift. Agli artisti – tra cui Tea Giobbio, Ito Fukushi e i giovani Massimo Spada e Francesca Ferreri, presenti all'ultima Biennale d'Arte Contemporanea di Venezia – è stato chiesto di proporre un'interpretazione personale dell'ascensore attraverso fotografie, video-arte e arte oggettuale, con uno sguardo inedito su questi "luoghi nonluoghi", spesso percepiti come spazi anonimi e freddi e che, invece, nascondono sorprendenti potenzialità espressive.

Athos Mazzoleni, C'è vita sulla luna

"Abbiamo deciso di coinvolgere artisti italiani e stranieri e di avvicinarci per la prima volta al mondo dell'arte contemporanea per veicolare un'immagine "nuova" dell'ascensore, che da semplice oggetto di servizio, "macchina" che ci porta da un piano all'altro, viene riscoperto come luogo della vita quotidiana, abitato e animato dalla presenza dell'uomo, dove è possibile trovare un comfort elevato, ambienti tecnologicamente evoluti, interattivi e dal design moderno ed elegante", ha commentato Sergio Rossini, Marketing Manager di Schindler Italia.

Walter Vallini, W l'Italia 2011

Le circa 50 opere che costituiscono la mostra stravolgono la consueta immagine dell'ascensore come luogo privo di significato e di vita. Attraverso lo sguardo creativo degli artisti, questo spazio diventa "specchio" dell'anima di chi ci passa qualche momento della propria vita, riflettendone pensieri, emozioni, sogni e associazioni d'idee. In quasi tutte le opere lo spazio dell'ascensore è occupato da figure umane, concrete o evanescenti: una donna inginocchiata, raccolta in preghiera, volti e silhouette di uomini e donne che si riflettono nel metallo lucido della cornice o del vano di un ascensore, oppure momenti brevissimi catturati dalla lente del fotografo in cui si vedono persone o angeli entrare o uscire da una cabina. Il gioco della luce e i tagli particolari delle immagini contribuiscono all'evocazione dell'ascensore come uno spazio misterioso, via d'accesso a mondi diversi, anche se sempre strettamente legati alla vita umana.

Cinzia Ceccarelli, I'm naughty

Living in Lift è una mostra itinerante e un work in progress, che prevede una serie di tappe lungo tutto il territorio nazionale. Dopo il debutto alla galleria torinese Fusion Art Gallery e la seconda tappa a Milano di dicembre, nel 2012 l'esposizione arriverà anche in altre città d'Italia.

Max Zarri, L'Ascensore di Einstein

Nato nel 1874, Schindler è oggi un gruppo multinazionale leader nella mobilità urbana e presente in più di 140 Paesi nel mondo. L'Azienda si occupa della progettazione, installazione, manutenzione e modernizzazione di ascensori, scale e tappeti mobili per ogni tipologia di edificio. Il Gruppo impiega circa 43.000 persone a livello mondiale e ha raggiunto nel 2010 un fatturato pari a 8,18 miliardi di CHF (5,9 miliardi di Euro). In Italia, l'Azienda conta circa 1.100 dipendenti ed è presente con una rete capillare su tutto il territorio nazionale attraverso 13 filiali e 16 uffici territoriali. Schindler favorisce lo sviluppo urbano sostenibile fornendo soluzioni di mobilità sicure, affidabili ed ecologiche.