Con il progetto di House Paul ad Anversa, Made architects ripensa la casa borghese

In un distretto a sud di Anversa, in Belgio, Made architects ha realizzato il progetto di riqualificazione di una dimora signorile, la House Paul. 
A guidare ogni scelta progettuale è in primo luogo la volontà di creare una relazione diretta e costante fra gli interni e l’esterno, modulando uno spazio che sembra svolgersi senza soluzione di continuità da un ambiente all’altro, e creando una molteplicità di prospettive spaziali dinamiche. Il vero punto di forza del progetto è che viene ripensata completamente l'idea della dimora borghese, sviluppando in modo contemporaneo i tre livelli dello stesso immobile, e dimostrando come le preesistenze e il nuovo intervento possano convivere in una sintesi equilibrata, funzionale anche a possibili trasformazioni future.

Il livello inferiore ospita le zone giorno, e dal fronte su strada a quello sul giardino interno si susseguono nell’ordine un'area living principale, un piccolo salottino studio centrale e di passaggio, attraverso cui poter raggiungere la sala da pranzo e la cucina. Questi due ambienti sono organizzati in un open space visivamente aperto sul giardino grazie a due ampie porte finestre, e che gradualmente passa all’esterno tramite un pergolato dal minimalismo efficace, creando una sequenza indoor-outdoor fatta di pause e piccoli luoghi di sosta e riparo. Ai piani superiori sono collocate specialmente le zone notte e i servizi, oltre a spazi aperti secondari, fra balconi e un piccolo tetto giardino, che assicurano a ogni livello un dialogo con l’esterno. Nel dettaglio il piano terra e il primo piano sono collegati da una scala a chiocciola anch’essa caratterizzata da un’estetica essenziale, nella struttura e nei colori, mentre il terzo piano è autonomo e presenta una sala con cucina a vista, tavolo da pranzo e un angolo living, oltre la camera da letto e il bagno. Una scala indipendente serve tutti i livelli dell’immobile, garantendo quindi anche la possibilità in futuro di separare il primi due livelli per creare appartamenti distinti.

Se la facciata principale, con la sua immagine classica della dimora d’epoca, si rivela in piena antitesi con la facciata sul retro, organica e asimmetrica, fatta di giustapposizioni materiche, gli interni sono dichiaratamente moderni per la scelta di materiali e colori. Il giallo acceso della scala a chiocciola è ripreso negli infissi delle due ampie vetrate sul giardino e di tutte le altre finestre, la cucina dai toni azzurro-grigi riprende le piastrelle del bagno principale, mentre la naturalezza del legno e del cemento si distingue nei pavimenti e nei soffitti.

Un forte senso di insieme spaziale si percepisce soprattuto grazie all’illuminazione naturale che irradia ogni ambiente, e alle partizioni vetrate opache scelte per dividere le zone notte, che lasciano filtrare la luce preservando ugualmente un senso di intimità.