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Nothing New. L’evento antisalone di Lensvelt

Icone del design in dialogo con l’arte di denuncia. L’installazione-protesta del collettivo olandese attacca lo spreco contemporaneo, fino ad annullarsi.

"Nothing New", vista dell'installazione, Museo Diocesano, Milano, MDW 2018

Arrivare all’appuntamento mondiale più importante del design riempiendo il Museo Diocesano con “Nothing New”, niente di pronto. Il concept, studiato dal collettivo olandese di non design Lensvelt, è chiaramente antisistema: una macchina critica che mette in scena il meglio di quanto è stato prodotto in passato, comprato su eBay o affittato da privati per la durata del Salone. Del resto, come si è chiesta la curatrice Anne van de Zwaag: che senso ha presentare novità quando siamo sommersi da tonnellate di merce ancora in perfetto stato?

Molto più utile dare una mano tangibile alla causa urgente della sostenibilità. Al lancio di nuove collezioni si provvederà solo quando quelle attuali diventeranno insoddisfacenti, desuete, logore. Il rischio concreto di un effetto statico è evitato però da Maarten Spruyt, un exhibition designer che ha rimesso in circolo il sapere di Lensvelt attraverso un’installazione di denuncia politica. Con al centro del Museo - rinominato per l’occasione Fondazione Lensvelt - una linea di assemblaggio industriale che mette in dialogo pezzi icona come No sign of Design Chair and Table di Richard Hutten con opere d’arte e fotografie di contestazione e ribellione, in un processo di analisi sui meccanismi di produzione tra cui anche la ripetitività dei test di resistenza dei materiali. Nel giardino, in mezzo a una foresta di appendiabiti di Ineke Hans, “The Oracle” di Atelier Van Lieshout: una testa meccanica che ripete messaggi politici, filosofici e poetici raccolti dal pubblico.

"Nothing New", vista dell'installazione, Museo Diocesano, Milano, MDW 2018
"Nothing New", vista dell'installazione, Museo Diocesano, Milano, MDW 2018

Il risultato di “Nothing New” è che il Museo Diocesano viene trasformato in un ambiente alienante e oppressivo, specchio della confusione geopolitica contemporanea: con accostamenti shock come la giustapposizione tra l’installazione “Shell Shock Syndrome” di Felkix Burger e il Military table di Gerrit Rietveld. Ultima delle sorprese di Maarten, il Bar Anne. Un atto ulteriore di protesta contro lo spreco, rappresentato da un bar-antibar che mescola meditazione, meeting e networking. Strutturato come una galleria di raccordo tra ambienti illuminata da luci al neon.

"Nothing New", vista dell'installazione, Museo Diocesano, Milano, MDW 2018
"Nothing New", vista dell'installazione, Museo Diocesano, Milano, MDW 2018
Nome della mostra:
Nothing New
Produzione:
Lensvelt
Luogo:
Museo Diocesano
Indirizzo:
corso di Porta Ticinese 95, Milano
Date di apertura:
17–22 aprile 2018

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