Negli ultimi anni il designer austriaco Laurids Gallée si è distinto per l’utilizzo della resina come protagonista principale dei suoi progetti nei quali la serie di Tralucid è diventata la produzione più iconica e rappresentativa di questo designer. Osservando il lavoro di Gallèe, notiamo che gli oggetti da lui progettati sono il risultato di una metamorfosi di alcuni elementi come il materiale e volumi geometrici, che vengono reinterpretati in diversi momenti attraverso una sintesi creativa di tipo additivo.
Un serie paralumi che indagano l’intangibilità della forma
Un progetto dove i volumi geometrici sono caratterizzati da fili cadenti che si alternano con la luce.
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- Bilali Bruno
- 07 agosto 2021
- Vienna
- Laurids Gallée
Questo modus operandi può essere riscontrato anche nel suo ultimo progetto Patras, dove l’utilizzo del neon tubulare e delle corde viene riscontrato anche nella lampada Ad Mensam realizzata dallo stesso Gallée per il progetto Schloss Hollenegg for Design. Nella nuova serie Patras, Gallée abbandona l’utilizzo della resina e la sua rigidità morfologica per dedicarsi a quella che lui definisce l’intangibilità della forma. Questo progetto consiste in una serie di paralumi dove i volumi geometrici sono caratterizzati da fili cadenti che vanno ad alternarsi con la luce. Dunque, i corpi tessili contrapposti alla luminosità del neon generano una sorta di illusione materica facendo focalizzare l’attenzione sui tre elementi distintivi del progetto: luce, forma e materia che vengono racchiuse in una cornice progettuale di carattere fiabesco.