Gli assoluti: 20 tappeti di design

Tecniche e saper fare antichi incontrano i linguaggi del contemporaneo. I tappeti più iconici interpretati dai designer.

Evolution, Illulian, 1959/2019 Come in una polaroid, Illulian celebra i suoi sessant'anni di attività con un tappeto che giustappone lavorazioni antiche al concetto di tappeto contemporaneo. Il cosiddetto “nodo asimmetrico”, tipico della tradizione manifatturiera persiana, della quale sono evidenti anche i riferimenti decorativi, si compenetra nella tessitura più contemporanea, che ne mantiene i colori ma mostra un altro ordine formale. Tappeto realizzato a mano in lana himalayana, seta pura e colori vegetali. Dimensione: su misura.  

Gio Ponti, Incroci, Amini, 1953/2014 Nella collezione Icons, Amini riporta in vita alcuni motivi dei maestri del design italiano, tra cui Gio Ponti, Ico Parisi, Manlio Rho e Joe Colombo. Diamantina riporta sul tappeto il disegno geometrico delle piastrelle che Ponti realizzò per Villa Planchart a Caracas (1953-57) dove si occupò dell'interior design nei minimi dettagli. Tappeto annodato a mano in 30% seta naturale, 70% lana d'altipiano tibetano, filata e cardata a mano, dallo spessore di 7mm e una quantità di nodi pari a 120mila su mq. Dimensioni: 200/250x300cm.

Dimore Studio, Paralleli, Golran, 2016 La storia del tappeto rivive attraverso un patchwork di colori e decori di altri tempi, legati tra di loro con fili dorati e cuciture a vista. L'eclettismo funambolico, tipico del duo Dimore Studio che è solito accostare materiali ed riferimenti a epoche diverse, rilegge il tappeto sotto una chiave nuova, rendendolo senza tempo. Tappeto annodato a mano in lana, seta e impunture in filo metallico. Dimensioni: 300x250cm; 350x260cm; 400x300cm.

Mae Engelgeer, Bliss Big collection, CC-Tapis, 2017 Ispirata dalla giocosità del movimento Memphis, la textile designer olandese Mae Engelgeer porta la sua ricerca, prevalentemente sulle forme geometriche e i motivi lineari, nelle linee curve e arrotondate. La collezione, che comprende quattro forme differenti, si caratterizza per lo studio degli accostamenti cromatici. Tappeto in fibra di cotone, lana dell’Himalaya e seta pura, realizzato da artigiani nepalesi, con cui l'azienda milanese collabora da oltre 18 anni. Dimensioni: 170x300cm.

Mae Engelgeer, Bliss Big collection, CC-Tapis, 2017 Ispirata dalla giocosità del movimento Memphis, la textile designer olandese Mae Engelgeer porta la sua ricerca, prevalentemente sulle forme geometriche e i motivi lineari, nelle linee curve e arrotondate. La collezione, che comprende quattro forme differenti, si caratterizza per lo studio degli accostamenti cromatici. Tappeto in fibra di cotone, lana dell’Himalaya e seta pura, realizzato da artigiani nepalesi, con cui l'azienda milanese collabora da oltre 18 anni. Dimensioni: 170x300cm.

Origami, Filomaestro, 2019 Progettato per un uso indoor e outdoor, Origami utilizza in ambito tessile una fibra solitamente impiegata nella produzione di abrasivi tridimensionali. Nasce, così, un marchio di tappeti da un'azienda di componenti per macchinari industriali, la cuneese Bibielle, nobilitando le proprietà di resilienza, elasticità, durata e impermeabilità della speciale fibra tecnica. Proposto in diverse tonalità e in un disegno geometrico in cui il colore della fibra risponde diversamente alla luce, il tappeto ha dimensioni di 200x230/300cm.

Origami, Filomaestro, 2019 Progettato per un uso indoor e outdoor, Origami utilizza in ambito tessile una fibra solitamente impiegata nella produzione di abrasivi tridimensionali. Nasce, così, un marchio di tappeti da un'azienda di componenti per macchinari industriali, la cuneese Bibielle, nobilitando le proprietà di resilienza, elasticità, durata e impermeabilità della speciale fibra tecnica. Proposto in diverse tonalità e in un disegno geometrico in cui il colore della fibra risponde diversamente alla luce, il tappeto ha dimensioni di 200x230/300cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009 Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009 Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009 Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009 Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009 Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009 Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009 Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009 Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Deanna Comellini, Kama, G.T.Design, 2001 Colori pieni e vibranti, Kama è caratterizzato dalla tessitura fitta e sottile, capace di catturare la luce. L’armatura a bouclé. tessuta a mano, brilla come un minerale alla luce del sole. La palette cromatica richiama i colori caldi della terra o quelli lunari della sabbia, oppure i toni primari del rosso, del bianco e del nero. Tappeti realizzati in viscosa, tessuti a mano su telai artigianali. Lo spessore è 15 o 30mm, mentre le dimensioni variano da: 170x240cm; 200x300cm; 250x350cm; 300x400cm.

Deanna Comellini, Kama, G.T.Design, 2001 Colori pieni e vibranti, Kama è caratterizzato dalla tessitura fitta e sottile, capace di catturare la luce. L’armatura a bouclé. tessuta a mano, brilla come un minerale alla luce del sole. La palette cromatica richiama i colori caldi della terra o quelli lunari della sabbia, oppure i toni primari del rosso, del bianco e del nero. Tappeti realizzati in viscosa, tessuti a mano su telai artigianali. Lo spessore è 15 o 30mm, mentre le dimensioni variano da: 170x240cm; 200x300cm; 250x350cm; 300x400cm.

Merylin Minter, Henzel Studio, 2013 L'artista americana Marilyn Minter pensa a una goccia di pioggia riflessa da un vetro incrinato. Una suggestione trasposta in un tappeto tridimensionale dall'azienda svedese Henzel, che porta avanti progetti artistici in serie limitate. Otto mesi di lavorazione per rendere i caratteristici spessori, punti di luce e bordi frammentati. Tappeto prodotto in Nepal in lana neozelandese e seta dell'Himalaya per una tessitura di 255mila nodi su mq. Dimensioni: 220x290cm.

Merylin Minter, Henzel Studio, 2013 L'artista americana Marilyn Minter pensa a una goccia di pioggia riflessa da un vetro incrinato. Una suggestione trasposta in un tappeto tridimensionale dall'azienda svedese Henzel, che porta avanti progetti artistici in serie limitate. Otto mesi di lavorazione per rendere i caratteristici spessori, punti di luce e bordi frammentati. Tappeto prodotto in Nepal in lana neozelandese e seta dell'Himalaya per una tessitura di 255mila nodi su mq. Dimensioni: 220x290cm.

Studio Testo, Blanco, Karpeta, 2018 Nato dall'art direction di Chiara Andreatti, che nel 2017 introduce nell'azienda di Reggio Calabria una pletora di giovani designer internazionali, il tappeto reinterpreta la tradizione dell'annodato e del kilim. La decorazione si ispira al paesaggio lunare con campiture di colore e spessori variati, creando una sorta di spazio primitivo. Tappeto realizzato in lana 90% e cotone 10%; dimensioni: 170x240cm o 200x300cm.

Ingrid Dessau, Balders Hage, Kastahall, 1960/2018 Reinterpretazione del tappeto Rya di Ingrid Dessau degli anni Sessanta. Il disegno e i colori tipici dell'epoca sono resi contemporanei dalla tessitura morbida in rilievo, mutuata dal tappeto Moss della stessa azienda svedese, che produce tappeti nella città di Kinna dal 1889. Tappeto taftato a mano in lana al 70% e lino pettinato al 30% e spessore da 50mm. Dimensioni: 200x300cm.

Ingrid Dessau, Balders Hage, Kastahall, 1960/2018 Reinterpretazione del tappeto Rya di Ingrid Dessau degli anni Sessanta. Il disegno e i colori tipici dell'epoca sono resi contemporanei dalla tessitura morbida in rilievo, mutuata dal tappeto Moss della stessa azienda svedese, che produce tappeti nella città di Kinna dal 1889. Tappeto taftato a mano in lana al 70% e lino pettinato al 30% e spessore da 50mm. Dimensioni: 200x300cm.

Patricia Urquiola, Nido, Kettal, 2012 “Una riproduzione macro di un tessuto organico: un filtro da caffè visto attraverso un microscopio”, così Patricia Urquiola descrive la collezione di tappeti per esterno Object, realizzati con il tessuto a nido d'ape, sviluppato con Kettal dopo due anni di ricerca. È un intreccio tridimensionale in pvc, che presenta caratteristiche di elevata traspirazione, resistenza allo sfregamento, agli agenti atmosferici e ai raggi ultravioletti. Tappeto per esterno con trama a nido d'ape, disponibile in tre varianti di colore sul marrone, dimensioni: 200x294cm.

Nathalie du Pasquier, Arizona, Memphis Milano, 1983 L'estetica postmoderna, cifra inconfondibile di un'epoca storica e del movimento Memphis, ci appare connotata ma anche senza tempo. Arizona è uno dei primi tappeti realizzati da Nathalie du Pasquier e presenta una combinazione simmetrica di toni contrastanti che si intrecciano giocosamente. Tappeto in lana intrecciato a mano, dimensioni: 250x180cm.

Ronan & Erwan Bouroullec, Losanges, Nani Marquina, 2011 I fratelli Bouroullec reinterpretano il tappeto tradizionale persiano, utilizzando le antiche tecniche del kilim. Losanges combina tredici colori nel motivo geometrico a rombi, impiegando una lana afgana filata a mano per ottenere una lieve disomogeneità che rende ogni punto leggermente diverso e ogni tappeto unico. Tappeto in lana filata a mano e annodata da artigiani del nord del Pakistan. Dimensioni: 170x240cm.

Ronan & Erwan Bouroullec, Losanges, Nani Marquina, 2011 I fratelli Bouroullec reinterpretano il tappeto tradizionale persiano, utilizzando le antiche tecniche del kilim. Losanges combina tredici colori nel motivo geometrico a rombi, impiegando una lana afgana filata a mano per ottenere una lieve disomogeneità che rende ogni punto leggermente diverso e ogni tappeto unico. Tappeto in lana filata a mano e annodata da artigiani del nord del Pakistan. Dimensioni: 170x240cm.

Luca Nichetto, Geo Art Cina, Nodus, 2009 Composto da sei piccoli moduli dalla forma irregolare, il tappeto può essere liberamente composto annodando i pezzi con un filo. Nichetto cita le diverse tradizioni di produzione di tappeti asiatici e i metodi di produzione. Ogni elemento è infatti prodotto in un paese diverso, creando un giro del mondo dalla Cina all'India, dal Pakistan al Tibet, dalla Turchia al Turkmenistan. Tappeto in seta e lana, realizzato artigianalmente a telaio. Sono disponibili quindici moduli con dimensioni diverse componibili in gruppi da sei.

Paola Lenti, Mat+, Paola Lenti, 2005 È il primo tappeto per esterni realizzato con il filato Rope che ha reso il marchio riconoscibile. Si tratta di un corda in 100% poliolefine, intrecciata a doppio. Nasce dall'intuizione di portare il tessile all'esterno, dove c'erano soltanto prodotti in ferro e legno e di utilizzare materiali riciclabili. Mat+ è un tappeto monocromatico, bordato con un nastro realizzato nello stesso filato e colore della corda. Tappeto intrecciato con corde in tinta unita in  100% poliolefine. Dimensioni su misura, fino a una larghezza massima di 3 metri e una lunghezza di 10 metri.  

Paola Lenti, Mat+, Paola Lenti, 2005 È il primo tappeto per esterni realizzato con il filato Rope che ha reso il marchio riconoscibile. Si tratta di un corda in 100% poliolefine, intrecciata a doppio. Nasce dall'intuizione di portare il tessile all'esterno, dove c'erano soltanto prodotti in ferro e legno e di utilizzare materiali riciclabili. Mat+ è un tappeto monocromatico, bordato con un nastro realizzato nello stesso filato e colore della corda. Tappeto intrecciato con corde in tinta unita in  100% poliolefine. Dimensioni su misura, fino a una larghezza massima di 3 metri e una lunghezza di 10 metri.  

Paola Lenti, Mat+, Paola Lenti, 2005 È il primo tappeto per esterni realizzato con il filato Rope che ha reso il marchio riconoscibile. Si tratta di un corda in 100% poliolefine, intrecciata a doppio. Nasce dall'intuizione di portare il tessile all'esterno, dove c'erano soltanto prodotti in ferro e legno e di utilizzare materiali riciclabili. Mat+ è un tappeto monocromatico, bordato con un nastro realizzato nello stesso filato e colore della corda. Tappeto intrecciato con corde in tinta unita in  100% poliolefine. Dimensioni su misura, fino a una larghezza massima di 3 metri e una lunghezza di 10 metri.  

Roberto Sironi, Arazzo, Pretziada, 2019 La tessitura in chiave tridimensionale e i riferimenti alla cultura autoctona della Sardegna sono le fonti di ispirazione di Roberto Sironi. Il designer unisce i segni grafici di alcune collezioni di tappeti creati negli anni Cinquanta e Sessanta – un florido momento artistico per l'isola – alle viste aeree delle tracce dell'architettura nuragica sul suolo sardo. Il risultato è un disegno semplice ma fortemente evocativo. Tessitura a “pibiones” e “simil-litzos”, tecniche sarde che creano rilievi in grani a diverso spessore. Realizzato in lana sarda, lino, cotone e seta dall'artigiana Mariantonia Urru nella città di Samugheo. Dimensioni: 110x170cm.

Toiletpaper, Two of Spade, Seletti, 2016 Disegni irriverenti, ironici e spesso dissacranti. Il progetto fondato da Maurizio Cattelan con il fotografo Paolo Ferrari nel 2010, che rappresenta con “black humor” la cultura contemporanea dell'immagine, soprattutto pubblicitaria, diventa con Seletti wears Toiletpaper un'iniziativa pop, che porta l'arte a prezzi accessibili nelle case. Le immagini sono trasposte nella tappezzeria, nei tableware e, appunto, nei tappeti. Tappeto circolare realizzato nella parte frontale in poliestere, in quella posteriore al 50% cotone e 50% poliestere. Dimensioni: ø194cm.

Dalla Persia i tappeti arredavano le corti imperiali tramandando un’arte antica che ha segnato la fortuna dell’Asia centrale. Nel secolo scorso, però, a fronte di un’alta artigianalità che non è andata perduta, il prodotto non si è molto rinnovato nell’estetica e nei linguaggi. Solo quella fucina di talento e sperimentazione che fu il Bauhaus mostrò la capacità di portare l’avanguardia artistica in prodotti di arte applicata come i tappeti. All’alba del terzo millennio, quando alcune realtà produttive hanno coinvolto designer e artisti e si sono presentate alle fiere del design internazionale, il tappeto è diventato un ambito di ricerca. Creativi e progettisti hanno liberato il proprio estro portando soluzioni inesplorate e cambiando il modo di intendere il prodotto. Se per alcuni il tappeto è una superficie bidimensionale, sulla quale dipingere attraverso i nodi del telaio, per altri diventa l’occasione per mischiare le tecniche, come le tessiture a mano che si uniscono a sistemi di produzione di matrice industriale, ibridando i linguaggi. Quest’eclettismo linguistico porta il knitting della moda nelle strutture tipiche del kilim, oppure i pattern geometrici, solitamente impiegati nei rivestimenti ceramici a parete o a pavimento, nelle morbide tessiture dei taftati.  

Non è un caso che diverse aziende abbiano trasferito nei tappeti i motivi decorativi dei maestri del modernismo italiano, come Gio Ponti o Ico Parisi. Capita di ritrovare, liberamente interpretati, motivi a losange o richiami alla cementine dei pavimenti novecenteschi. Oppure ritornano le geometrie e i broccati delle tappezzerie storiche, ma in versione già logorata dalla patina del tempo. Il modo contemporaneo di progettare l’immagine, oggi condizionato dalle tecniche della post-produzione o da percezioni fino a qualche decennio fa inaccessibili, come le vedute aree di Google Hearth, influenza anche il linguaggio dei tappeti. Pur trattandosi di superfici bidimensionali il tappeto, rispetto all’immagine, aggiunge la possibilità di giocare sulle texture e gli spessori, dove la maestria delle sapienti mani artigianali superano le possibilità del digitale.

Evolution, Illulian, 1959/2019

Come in una polaroid, Illulian celebra i suoi sessant'anni di attività con un tappeto che giustappone lavorazioni antiche al concetto di tappeto contemporaneo. Il cosiddetto “nodo asimmetrico”, tipico della tradizione manifatturiera persiana, della quale sono evidenti anche i riferimenti decorativi, si compenetra nella tessitura più contemporanea, che ne mantiene i colori ma mostra un altro ordine formale. Tappeto realizzato a mano in lana himalayana, seta pura e colori vegetali. Dimensione: su misura.  

Gio Ponti, Incroci, Amini, 1953/2014

Nella collezione Icons, Amini riporta in vita alcuni motivi dei maestri del design italiano, tra cui Gio Ponti, Ico Parisi, Manlio Rho e Joe Colombo. Diamantina riporta sul tappeto il disegno geometrico delle piastrelle che Ponti realizzò per Villa Planchart a Caracas (1953-57) dove si occupò dell'interior design nei minimi dettagli. Tappeto annodato a mano in 30% seta naturale, 70% lana d'altipiano tibetano, filata e cardata a mano, dallo spessore di 7mm e una quantità di nodi pari a 120mila su mq. Dimensioni: 200/250x300cm.

Dimore Studio, Paralleli, Golran, 2016

La storia del tappeto rivive attraverso un patchwork di colori e decori di altri tempi, legati tra di loro con fili dorati e cuciture a vista. L'eclettismo funambolico, tipico del duo Dimore Studio che è solito accostare materiali ed riferimenti a epoche diverse, rilegge il tappeto sotto una chiave nuova, rendendolo senza tempo. Tappeto annodato a mano in lana, seta e impunture in filo metallico. Dimensioni: 300x250cm; 350x260cm; 400x300cm.

Mae Engelgeer, Bliss Big collection, CC-Tapis, 2017

Ispirata dalla giocosità del movimento Memphis, la textile designer olandese Mae Engelgeer porta la sua ricerca, prevalentemente sulle forme geometriche e i motivi lineari, nelle linee curve e arrotondate. La collezione, che comprende quattro forme differenti, si caratterizza per lo studio degli accostamenti cromatici. Tappeto in fibra di cotone, lana dell’Himalaya e seta pura, realizzato da artigiani nepalesi, con cui l'azienda milanese collabora da oltre 18 anni. Dimensioni: 170x300cm.

Mae Engelgeer, Bliss Big collection, CC-Tapis, 2017

Ispirata dalla giocosità del movimento Memphis, la textile designer olandese Mae Engelgeer porta la sua ricerca, prevalentemente sulle forme geometriche e i motivi lineari, nelle linee curve e arrotondate. La collezione, che comprende quattro forme differenti, si caratterizza per lo studio degli accostamenti cromatici. Tappeto in fibra di cotone, lana dell’Himalaya e seta pura, realizzato da artigiani nepalesi, con cui l'azienda milanese collabora da oltre 18 anni. Dimensioni: 170x300cm.

Origami, Filomaestro, 2019

Progettato per un uso indoor e outdoor, Origami utilizza in ambito tessile una fibra solitamente impiegata nella produzione di abrasivi tridimensionali. Nasce, così, un marchio di tappeti da un'azienda di componenti per macchinari industriali, la cuneese Bibielle, nobilitando le proprietà di resilienza, elasticità, durata e impermeabilità della speciale fibra tecnica. Proposto in diverse tonalità e in un disegno geometrico in cui il colore della fibra risponde diversamente alla luce, il tappeto ha dimensioni di 200x230/300cm.

Origami, Filomaestro, 2019

Progettato per un uso indoor e outdoor, Origami utilizza in ambito tessile una fibra solitamente impiegata nella produzione di abrasivi tridimensionali. Nasce, così, un marchio di tappeti da un'azienda di componenti per macchinari industriali, la cuneese Bibielle, nobilitando le proprietà di resilienza, elasticità, durata e impermeabilità della speciale fibra tecnica. Proposto in diverse tonalità e in un disegno geometrico in cui il colore della fibra risponde diversamente alla luce, il tappeto ha dimensioni di 200x230/300cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009

Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009

Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009

Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009

Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009

Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009

Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009

Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Patricia Urquiola, Mangas, Gandia Blasco, 2009

Mangas rappresenta una sorta di capostipite di quei tappeti che mischiano spessori e miscelano trame. L'ispirazione nasce dai maglioni fatti a mano, soprattutto degli anni Ottanta. E dalle parti che li compongono, prima finite in pezzi e poi assemblate. Mangas ha avuto un forte impatto nella produzione dell'azienda spagnola ed ne è tutt'ora un best seller, declinato anche come rivestimento per pouf. Intrecci e trame in lana a punti differenti, prodotti a telaio. Può essere tilizzato anche come arazzo. Dimensioni variabili, massimo: 195x325cm.

Deanna Comellini, Kama, G.T.Design, 2001

Colori pieni e vibranti, Kama è caratterizzato dalla tessitura fitta e sottile, capace di catturare la luce. L’armatura a bouclé. tessuta a mano, brilla come un minerale alla luce del sole. La palette cromatica richiama i colori caldi della terra o quelli lunari della sabbia, oppure i toni primari del rosso, del bianco e del nero. Tappeti realizzati in viscosa, tessuti a mano su telai artigianali. Lo spessore è 15 o 30mm, mentre le dimensioni variano da: 170x240cm; 200x300cm; 250x350cm; 300x400cm.

Deanna Comellini, Kama, G.T.Design, 2001

Colori pieni e vibranti, Kama è caratterizzato dalla tessitura fitta e sottile, capace di catturare la luce. L’armatura a bouclé. tessuta a mano, brilla come un minerale alla luce del sole. La palette cromatica richiama i colori caldi della terra o quelli lunari della sabbia, oppure i toni primari del rosso, del bianco e del nero. Tappeti realizzati in viscosa, tessuti a mano su telai artigianali. Lo spessore è 15 o 30mm, mentre le dimensioni variano da: 170x240cm; 200x300cm; 250x350cm; 300x400cm.

Merylin Minter, Henzel Studio, 2013

L'artista americana Marilyn Minter pensa a una goccia di pioggia riflessa da un vetro incrinato. Una suggestione trasposta in un tappeto tridimensionale dall'azienda svedese Henzel, che porta avanti progetti artistici in serie limitate. Otto mesi di lavorazione per rendere i caratteristici spessori, punti di luce e bordi frammentati. Tappeto prodotto in Nepal in lana neozelandese e seta dell'Himalaya per una tessitura di 255mila nodi su mq. Dimensioni: 220x290cm.

Merylin Minter, Henzel Studio, 2013

L'artista americana Marilyn Minter pensa a una goccia di pioggia riflessa da un vetro incrinato. Una suggestione trasposta in un tappeto tridimensionale dall'azienda svedese Henzel, che porta avanti progetti artistici in serie limitate. Otto mesi di lavorazione per rendere i caratteristici spessori, punti di luce e bordi frammentati. Tappeto prodotto in Nepal in lana neozelandese e seta dell'Himalaya per una tessitura di 255mila nodi su mq. Dimensioni: 220x290cm.

Studio Testo, Blanco, Karpeta, 2018

Nato dall'art direction di Chiara Andreatti, che nel 2017 introduce nell'azienda di Reggio Calabria una pletora di giovani designer internazionali, il tappeto reinterpreta la tradizione dell'annodato e del kilim. La decorazione si ispira al paesaggio lunare con campiture di colore e spessori variati, creando una sorta di spazio primitivo. Tappeto realizzato in lana 90% e cotone 10%; dimensioni: 170x240cm o 200x300cm.

Ingrid Dessau, Balders Hage, Kastahall, 1960/2018

Reinterpretazione del tappeto Rya di Ingrid Dessau degli anni Sessanta. Il disegno e i colori tipici dell'epoca sono resi contemporanei dalla tessitura morbida in rilievo, mutuata dal tappeto Moss della stessa azienda svedese, che produce tappeti nella città di Kinna dal 1889. Tappeto taftato a mano in lana al 70% e lino pettinato al 30% e spessore da 50mm. Dimensioni: 200x300cm.

Ingrid Dessau, Balders Hage, Kastahall, 1960/2018

Reinterpretazione del tappeto Rya di Ingrid Dessau degli anni Sessanta. Il disegno e i colori tipici dell'epoca sono resi contemporanei dalla tessitura morbida in rilievo, mutuata dal tappeto Moss della stessa azienda svedese, che produce tappeti nella città di Kinna dal 1889. Tappeto taftato a mano in lana al 70% e lino pettinato al 30% e spessore da 50mm. Dimensioni: 200x300cm.

Patricia Urquiola, Nido, Kettal, 2012

“Una riproduzione macro di un tessuto organico: un filtro da caffè visto attraverso un microscopio”, così Patricia Urquiola descrive la collezione di tappeti per esterno Object, realizzati con il tessuto a nido d'ape, sviluppato con Kettal dopo due anni di ricerca. È un intreccio tridimensionale in pvc, che presenta caratteristiche di elevata traspirazione, resistenza allo sfregamento, agli agenti atmosferici e ai raggi ultravioletti. Tappeto per esterno con trama a nido d'ape, disponibile in tre varianti di colore sul marrone, dimensioni: 200x294cm.

Nathalie du Pasquier, Arizona, Memphis Milano, 1983

L'estetica postmoderna, cifra inconfondibile di un'epoca storica e del movimento Memphis, ci appare connotata ma anche senza tempo. Arizona è uno dei primi tappeti realizzati da Nathalie du Pasquier e presenta una combinazione simmetrica di toni contrastanti che si intrecciano giocosamente. Tappeto in lana intrecciato a mano, dimensioni: 250x180cm.

Ronan & Erwan Bouroullec, Losanges, Nani Marquina, 2011

I fratelli Bouroullec reinterpretano il tappeto tradizionale persiano, utilizzando le antiche tecniche del kilim. Losanges combina tredici colori nel motivo geometrico a rombi, impiegando una lana afgana filata a mano per ottenere una lieve disomogeneità che rende ogni punto leggermente diverso e ogni tappeto unico. Tappeto in lana filata a mano e annodata da artigiani del nord del Pakistan. Dimensioni: 170x240cm.

Ronan & Erwan Bouroullec, Losanges, Nani Marquina, 2011

I fratelli Bouroullec reinterpretano il tappeto tradizionale persiano, utilizzando le antiche tecniche del kilim. Losanges combina tredici colori nel motivo geometrico a rombi, impiegando una lana afgana filata a mano per ottenere una lieve disomogeneità che rende ogni punto leggermente diverso e ogni tappeto unico. Tappeto in lana filata a mano e annodata da artigiani del nord del Pakistan. Dimensioni: 170x240cm.

Luca Nichetto, Geo Art Cina, Nodus, 2009

Composto da sei piccoli moduli dalla forma irregolare, il tappeto può essere liberamente composto annodando i pezzi con un filo. Nichetto cita le diverse tradizioni di produzione di tappeti asiatici e i metodi di produzione. Ogni elemento è infatti prodotto in un paese diverso, creando un giro del mondo dalla Cina all'India, dal Pakistan al Tibet, dalla Turchia al Turkmenistan. Tappeto in seta e lana, realizzato artigianalmente a telaio. Sono disponibili quindici moduli con dimensioni diverse componibili in gruppi da sei.

Paola Lenti, Mat+, Paola Lenti, 2005

È il primo tappeto per esterni realizzato con il filato Rope che ha reso il marchio riconoscibile. Si tratta di un corda in 100% poliolefine, intrecciata a doppio. Nasce dall'intuizione di portare il tessile all'esterno, dove c'erano soltanto prodotti in ferro e legno e di utilizzare materiali riciclabili. Mat+ è un tappeto monocromatico, bordato con un nastro realizzato nello stesso filato e colore della corda. Tappeto intrecciato con corde in tinta unita in  100% poliolefine. Dimensioni su misura, fino a una larghezza massima di 3 metri e una lunghezza di 10 metri.  

Paola Lenti, Mat+, Paola Lenti, 2005

È il primo tappeto per esterni realizzato con il filato Rope che ha reso il marchio riconoscibile. Si tratta di un corda in 100% poliolefine, intrecciata a doppio. Nasce dall'intuizione di portare il tessile all'esterno, dove c'erano soltanto prodotti in ferro e legno e di utilizzare materiali riciclabili. Mat+ è un tappeto monocromatico, bordato con un nastro realizzato nello stesso filato e colore della corda. Tappeto intrecciato con corde in tinta unita in  100% poliolefine. Dimensioni su misura, fino a una larghezza massima di 3 metri e una lunghezza di 10 metri.  

Paola Lenti, Mat+, Paola Lenti, 2005

È il primo tappeto per esterni realizzato con il filato Rope che ha reso il marchio riconoscibile. Si tratta di un corda in 100% poliolefine, intrecciata a doppio. Nasce dall'intuizione di portare il tessile all'esterno, dove c'erano soltanto prodotti in ferro e legno e di utilizzare materiali riciclabili. Mat+ è un tappeto monocromatico, bordato con un nastro realizzato nello stesso filato e colore della corda. Tappeto intrecciato con corde in tinta unita in  100% poliolefine. Dimensioni su misura, fino a una larghezza massima di 3 metri e una lunghezza di 10 metri.  

Roberto Sironi, Arazzo, Pretziada, 2019

La tessitura in chiave tridimensionale e i riferimenti alla cultura autoctona della Sardegna sono le fonti di ispirazione di Roberto Sironi. Il designer unisce i segni grafici di alcune collezioni di tappeti creati negli anni Cinquanta e Sessanta – un florido momento artistico per l'isola – alle viste aeree delle tracce dell'architettura nuragica sul suolo sardo. Il risultato è un disegno semplice ma fortemente evocativo. Tessitura a “pibiones” e “simil-litzos”, tecniche sarde che creano rilievi in grani a diverso spessore. Realizzato in lana sarda, lino, cotone e seta dall'artigiana Mariantonia Urru nella città di Samugheo. Dimensioni: 110x170cm.

Toiletpaper, Two of Spade, Seletti, 2016

Disegni irriverenti, ironici e spesso dissacranti. Il progetto fondato da Maurizio Cattelan con il fotografo Paolo Ferrari nel 2010, che rappresenta con “black humor” la cultura contemporanea dell'immagine, soprattutto pubblicitaria, diventa con Seletti wears Toiletpaper un'iniziativa pop, che porta l'arte a prezzi accessibili nelle case. Le immagini sono trasposte nella tappezzeria, nei tableware e, appunto, nei tappeti. Tappeto circolare realizzato nella parte frontale in poliestere, in quella posteriore al 50% cotone e 50% poliestere. Dimensioni: ø194cm.