
La più grande collezione digitale dedicata al Bauhaus
Il progetto di Google Arts and Culture comprende edifici in realtà aumentata, un tour su Google Earth, mostre online e molto altro.
Per celebrare il centenario del Bauhaus, Domusweb raccoglie una selezione di articoli dal suo archivio sulla pionieristica scuola di design.
Il progetto di Google Arts and Culture comprende edifici in realtà aumentata, un tour su Google Earth, mostre online e molto altro.
Domus atterra a Friedrichshafen, città dei dirigibili Zeppelin e di una particolare stazione per navi e treni, nel suo viaggio attraverso l’eredità del Bauhaus.
Edifici conosciuti e dimenticati in 54 immagini scattate in 6 paesi europei.
Nato nel 1934, univa radio, grammofono e altoparlante in un solo prodotto ma non ebbe successo. Ne furono venduti meno di 40 e oggi ne sopravvive uno solo.
Il viaggio di Domus attraverso l’eredità prodotta del Bauhaus esplora la Haus auf der Alb di Bad Urach, realizzata da Karl Gustav Schneck tra 1928 e 1930.
Domusweb va alla ricerca di un’eredità complessa nei luoghi della sua produzione: la produttiva regione del Baden—Württemberg. Prima tappa, Stoccarda e il Weissenhof.
È una versione speciale del modello CL e verrà prodotta in soli 150 esemplari.
Quanto il Bahaus ha influenzato il design contemporaneo? E quanto i metodi di progettazione che hanno contribuito a cambiare radicalmente la società cento anni fa sono ancora attuali?
La collezione permanente del museo conta più di 13.000 pezzi, e comprende il nucleo originale di 168 oggetti raccolti nel 1925 dallo stesso Walter Gropius.
Scattate nell’agosto 2018, le fotografie di Barattini celebrano le linee pulite ed essenziali di una Scuola d’architettura sempre attuale.
Dal 20 al 24 marzo il Festival School Fundamental nella sede del Bauhaus di Dessau promette interventi provocatori per mettere in discussione i modelli di formazione tradizionali.
Debutta su Instagram una serie di animazioni che illustrano i principali movimenti d’architettura e di design dal Bauhaus al Parametricismo. Per l’occasione, ecco una conversazione con Federico Babina sull’uso dell’illustrazione come lente d’ingrandimento.