I fondatori dei due studi di New York Jumbo e Objects Of Common Interests, in occasione del terzo appuntamento a Buenos Aires del Quick Tiny Show hanno promosso un workshop che ha coinvolto i visitatori nella progettazione di una serie di oggetti funzionali realizzati attraverso delle semplici istruzioni. Tutte e quattro le opere sono state prodotte con materiali comuni e di uso quotidiano operando da un punto di vista formale sul fronte sintattico e semantico senza mai risolvere questo quesito linguistico. L’intenzione dell’iniziativa è dunque quella di proporre un nuovo modello di attività che si basa su uno schema sociale orizzontale, aperto al dialogo ed inclusivo, completamente in antitesi con il modello individualista anglosassone. La proposta di un’attività che si basa sull’associazione e inclusione, ripone la fiducia verso una progettazione di carattere ludico che permette ai protagonisti principali del processo creativo di non avere restrizioni; rivendicando la libertà di sperimentare attraverso un metodo innocente ed infantile che vuole essere indipendente da tutto ciò che è stato fatto in passato.