Matteo Zardini stravolge il concetto classico di lampada disegnando un sistema in equilibrio fatto di pesi diversi. Nella lampada Dada la luce viene percepita attraverso la proiezione e il riflesso fra due oggetti. La fonte di luce non è altro che il cilindro posto sul pavimento, attraverso il quale viene proiettato un flusso luminoso sul disco sospeso nel vuoto, posizionato sopra. Grazie a questo gioco di forme il designer dà vita a giochi di luce e allo stesso tempo a variazioni d’intensità. Altro tema del progetto è l’interazione tra uomo e oggetto. L’utente è in grado di ricreare le atmosfere desiderate in base all’intensità luminosa. La lampada è costruita con ottone, marmo, alluminio e luce a LED.