Pubblicato in origine su Domus 494/gennaio 1971
Questa è la casa che Joe Colombo
ha realizzato per sé e per la moglie.
Una casa-prototipo. Una casa per ricevere
e per dimostrare. E in cui Colombo
sperimenta, e illustra, la sua
capacità inventiva.
Ciò che lo ha appassionato, qui, è
l'idea delle due grandi 'macchine'
per dormire e per mangiare, cioè il
trasformare due 'zone' dell'alloggio,
in due 'oggetti', due attrezzature,
che si possono collocare in un
unico ambiente: enormemente evidente,
ma segreto, il letto chiudibile
è ermetico come una capsula, e
il tavolo girevole è 'a scomparsa';
possono convivere entro un unico
spazio, in cui la parete scorrevole
fa da temporaneo diaframma.
Ma queste due 'macchine', questi
due enormi 'elettrodomestici' forniti
di cruscotti, strumenti, programmi,
segnali, sono non di meno macchine
per giocare: il richiamo fantastico,
il divertimento, prevale.
Il
letto cabriolet ('closingbed') con
capote che si alza e si abbassa a
comando elettrico, ha una testiera - cruscotto
con luci programmabili
(rosse, gialle, verdi) e accendisigari,
telefono, ventilatore, reostati, altoparlanti:
il tutto è alimentato da
cavi elettrici che scendono dal soffitto,
raccolti in un grosso tubo da
aspirapolvere; sul rovescio della testiera
vi è l'attrezzatura completa
per prepararsi a dormire (appendiabiti,
specchio, ripiani, ecc.) e, persino,
un termometro, un barometro,
un igrometro - per prepararsi ad
uscire.
Nella casa di Joe Colombo, a Milano
La casa di un designer VIP, questo il titolo originale dell'articolo sul progetto del suo appartamento 'manifesto'.
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- 01 settembre 2011
Per aumentare il gioco con effetti
di specchio, la grande parete scorrevole
è in plastica cromata: è una
parete che, sorretta a soffitto da un
binario con 'scambio' (questa volta,
manovrabile a mano) consente di
isolarsi in una parte dell'ambiente o
nell'intero ambiente, disimpegnandolo
dall'ingresso.
La seconda macchina, un contenitore-
pranzo-bar-portapipe ('rotoliving')
è un 'posto per mangiare'
in cui il piano del tavolo è un piano
semicircolare girevole (la base cilindrica
rotante è il bar) con incastrata
al centro una piccola piastra
scaldavivande. È giusto che anche
qui, dato che siamo in una civiltà
condizionata dalla televisione, si
possa mangiare guardando il video
(che è sopra il piano girevole) o
ascoltando la radio (che è incassata)
oppure cambiare il colore o la
intensità delle luci. Anche questa
'macchina' è alimentata da un cavo
elettrico che scende dal soffitto.
Le pareti, tutte bianche, sono in laminato
plastico Print (coprono nicchie
e scaffalature 'invisibili' per i
libri e gli oggetti); le tende
a lamelle, tende Luvar della Feal,
cancellano le finestre. Tutti gli elementi
imbottiti sono di serie, prodotti
da Sormani di Arosio; le 'macchine'
realizzate anch'esse da Sormani,
sono in Print. La moquette in
dralon è della Tilane. Le lampade
sono di O-Luce; i contenitori su ruote
della Eleo.
Solo colore, il giallo
della capote.