Questa è la casa che Joe Colombo ha realizzato per sé e per la moglie. Una casa-prototipo. Una casa per ricevere e per dimostrare. E in cui Colombo sperimenta, e illustra, la sua capacità inventiva. Ciò che lo ha appassionato, qui, è l'idea delle due grandi 'macchine' per dormire e per mangiare, cioè il trasformare due 'zone' dell'alloggio, in due 'oggetti', due attrezzature, che si possono collocare in un unico ambiente: enormemente evidente, ma segreto, il letto chiudibile è ermetico come una capsula, e il tavolo girevole è 'a scomparsa'; possono convivere entro un unico spazio, in cui la parete scorrevole fa da temporaneo diaframma. Ma queste due 'macchine', questi due enormi 'elettrodomestici' forniti di cruscotti, strumenti, programmi, segnali, sono non di meno macchine per giocare: il richiamo fantastico, il divertimento, prevale.
Il letto cabriolet ('closingbed') con capote che si alza e si abbassa a comando elettrico, ha una testiera - cruscotto con luci programmabili (rosse, gialle, verdi) e accendisigari, telefono, ventilatore, reostati, altoparlanti: il tutto è alimentato da cavi elettrici che scendono dal soffitto, raccolti in un grosso tubo da aspirapolvere; sul rovescio della testiera vi è l'attrezzatura completa per prepararsi a dormire (appendiabiti, specchio, ripiani, ecc.) e, persino, un termometro, un barometro, un igrometro - per prepararsi ad uscire.
Solo colore, il giallo della capote.