Le mostre da visitare a settembre 2021

Tra mostre posticipate, estese, e annullate, abbiamo stilato una lista di alcune tra le principali esposizioni da visitare nel mese di Settembre. Ovunque vi troviate. 

Il 2021 si conferma un anno complesso per le istituzioni del settore arte e cultura. Se da un lato nuovi progetti e riaperture hanno fatto sperare in una - più o meno tiepida - ripartenza, dall’altra la frammentarietà in termini di restrizioni e regolamenti ha generato confusione, giocando spesso a sfavore delle iniziative di ripartenza. Nonostante le circostanze, le mostre inaugurate negli ultimi mesi sono numerose e valide; Tra queste, progetti programmati per il 2020 e posticipati a causa della pandemia, come “Moriyama – Tomatsu: Tokyo” presso la Casa Europea della Fotografia di Parigi, ed esposizioni che hanno riscontrato un successo tale da consentire di estenderne il periodo di apertura, tra cui “Outsiders/Insiders?” presso il MACAAL di Marrakech.

Questo articolo raccoglie alcune tra le mostre più attese nel mese di settembre, con l’augurio che il famigerato “ritorno alla normalità” possa in realtà rappresentare un rinnovato e promettente inizio per l’arte e le istituzioni che la promuovono.  

CASA BALLA, Via Oslavia, Camera di Luce, dettaglio, Foto M3Studio Courtesy Fondazione MAXXI, © GIACOMO BALLA, by SIAE 2021

“CASA BALLA. DALLA CASA ALL’UNIVERSO E RITORNO”, al MAXXI di Roma fino al 21 novembre 2021

A 150 anni dalla nascita di Giacomo Balla, il MAXXI di Roma presenta un programma a lui dedicato che prevede l’eccezionale apertura della al pubblico nei weekend della casa futurista in via Oslavia a Roma e una mostra nello spazio museale. Inaugurata il 17 giugno, la mostra è visitabile fino al 21 novembre 2021. Il progetto è curato da Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte, e Domitilla Dardi, Curatrice per il Design del MAXXI. È la prima volta che la casa futurista, in cui Balla visse e lavorò fino alla sua morte nel 1929, è aperta al pubblico. Al suo interno oggetti, quadri, disegni realizzati da Balla e dalle figlie Luce ed Elica convivono in un edificio che rappresenta la piena comunione tra casa e bottega d’artista. Un’opera d’arte che testimonia le diverse fasi della ricerca artistica di Balla, dall’iniziale periodo figurativista fino alla pura rappresentazione del reale.

Il progetto è prodotto e realizzato dal MAXXI in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, con il supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e il contributo di Banca d’Italia e degli sponsor Laura Biagiotti, Mastercard e Cassina.

Peter Moore. Fotografia di Shigeko Kubota riflessa in Three Mountains (1976–79) nel suo loft in Mercer Street, New York, 1979. Courtesy Shigeko Kubota Video Art Foundation. Photo © 2021 Barbara Moore/Licensed by VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY. Courtesy Paula Cooper Gallery, New York. Shown: Shigeko Kubota. Three Mountains. 1976–79. Four-channel standard-definition video (color, sound; approx. 30 min. each), seven cathode-ray tube monitors, plywood, and mirrors, overall dimensions variable. © 2021 Estate of Shigeko Kubota/Licensed by VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY

“Shigeko Kubota: Liquid Reality”, MOMA, New York, fino al 1 gennaio 2022

Dal 21 agosto al 1 gennaio 2022, The Museum of Modern Art presenta “Shigeko Kubota: Liquid Reality”, personale dell’artista giapponese new york-based Shigeko Kubota, tra le prime ad esplorare la tecnologia video all'inizio degli anni Settanta.

Artista eclettica, formatasi come scultrice, Kubota è nota per il suo contributo nel campo dell’arte, della critica e della curatela. Quella al MOMA rappresenta la prima personale dell’artista in un museo statunitense dopo venticinque anni, e include lavori che si addentrano ed esplorano un universo digitale e interconnesso il cui eco risuona ancora più forte nel mondo contemporaneo. 

Vista dell'installazione della Galleria 3F, © Yayoi Kusama

“Midway Between Mystery and Symbol: Yayoi Kusama’s Monochrome”, Yayoi Kusama Museum, Tokyo, fino al 26 Dicembre 2021

Dal 29 aprile 2021 al 26 dicembre 2021 lo Yayoi Kusama Museum presenta “Midway Between Mystery and Symbol: Yayoi Kusama’s Monochrome”, esposizione dedicata alla vasta produzione monocroma della celebre artista giapponese.

Un progetto che valorizza una produzione meno conosciuta al grande pubblico seppur significativa e onnipresente nella pratica artistica di Kusama, la cui tavolozza è da sempre limitata a pochi, brillanti colori. Tra le opere in mostra, la serie di dipinti monocromatici “Infinity Nets”, progetto che l’artista porta avanti dal 1959 e che le è valso la nomea di artista d’avanguardia, e le morbide sculture in bianco, oro e argento. E ancora le “Mirrored rooms”, in grado di riflettere svariati colori pur nella loro essenziale monocromia, la serie monocroma “My Eternal Soul” e "Flower Obsession", un’esperienza partecipativa che invita il pubblico a ricoprire una stanza di fiori. 

Per visitare l’esposizione è necessario acquistare i biglietti sul sito web del museo; non è possibile acquistare biglietti presso la biglietteria sul posto.  

Sophie Taeuber-Arp, Composizione di cerchi e angolazioni che si sovrappongono 1930 The Museum of Modern Art, New York. The Riklis Collection of McCrory Corporation. Photo: The Museum of Modern Art, Department of Imaging and Visual Resources. © 2019 Artists Rights Society (ARS), New York / VG Bild-Kunst, Bonn

Sophie Taeuber-Arp alla Tate Modern di Londra, fino al 17 ottobre 2021

La prima retrospettiva nel Regno Unito dedicata alla pittrice, architetto, designer e scrittrice Sophie Taeuber-Arp è visitabile presso la Tate Modern di Londra fino al 17 ottobre 2021.

Tra le artiste più innovative del ventesimo secolo, Sophie Taeuber-Arp (1889-1943) ha oltrepassato i confini tra arte astratta, design e artigianato. La Tate presenta la prima retrospettiva nel Regno Unito, un’esposizione che conta oltre duecento oggetti provenienti da collezioni europee e americane. Personalità ecclettica ed estrosa, le opere di Taeuber-Arp sono testimoni di un tempo che hanno allo stesso tempo costruito, raccontato, cambiato.

Negli anni ’20 Taeuber-Arp ha sperimentato nel campo dell’architettura e dell’interior design per edifici privati e pubblici. La retrospettiva presenta oggetti di design realizzati in questo periodo insieme a dipinti che risalgono alla fine dello stesso decennio, frutto del suo interesse per i colori primari e le forme astratte. Per la prima volta in mostra alla Tate, in prestito dal Museum für Gestaltung di Zurigo, anche le iconiche “Dada Heads” e le diciassette marionette per l’opera “King Stag”. 

Shomei Tomatsu, Musicista in Chindon Street, 1961, stampa a getto d'inchiostro, 59 x 42 cm © Shomei Tomatsu

“Moriyama – Tomatsu: Tokyo”, MEP Casa Europea della Fotografia, Parigi, fino al 24 ottobre 2021

“Moriyama – Tomatsu: Tokyo” è la prima retrospettiva parigina dedicata al fotografo giapponese Shomei Tomatsu, scomparso nel 2012. Una mostra collettiva originariamente concepita dallo stesso Tomatsu insieme al fotografo e amico Daido Moriyama.

Il progetto, realizzato dalla MEP di Parigi, è curato in stretta collaborazione con Moriyama e la vedova Tomatsu, e prende vita da un’iniziale lista di lavori redatta dagli artisti stessi, ampliata per l’occasione. La selezione di opere evidenza il fascino condiviso che la capitale giapponese ha esercitato sui due fotografi e la loro pratica artistica. A ogni fotografo è dedicata una delle gallerie principali della MEP, secondo un criterio espositivo cronologico che non manca di evidenziare contrasti e differenze tra le fotografie e le scelte espositive.

La mostra presenta inoltre un'ampia selezione di fotografie tratte da uno dei libri più importanti di Tomatsu, “Oh! Shinjuku”, pubblicato nel 1969, che include le sue prime serie, "Eros" e "Protesta".

Maurizio Cattelan, Blind, 2021, Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2021, Resina, legno, acciaio, alluminio, polistirene, pittura, 1695 x 1300 x 1195 cm, Prodotta da Marian Goodman Gallery e Pirelli, HangarBicocca, Milano Courtesy l’artista, Marian Goodman Gallery e Pirelli, HangarBicocca, Milano Foto: Agostino Osio

“Maurizio Cattelan – Breath Ghosts Blind”, prodotta da Pirelli HangarBicocca, fino al 20 febbraio 2022

Dal 15 luglio 2021 al 20 febbraio 2022 Pirelli HangarBicocca a Milano presenta “Breath Ghosts Blind”, personale di Maurizio Cattelan. Un progetto espositivo in tre atti, “Breath”, “Ghosts” e “Blind”, i cui nomi danno il titolo alla mostra, che segna il ritorno dell’acclamato artista nella città di Milano dopo dieci anni.

A cura di Roberta Tenconi e Vicente Todolì, la mostra è concepita come una “narrazione in capitoli” negli spazi di Pirelli HangarBicocca, a rappresentare metaforicamente il ciclo della vita, dalla creazione fino alla morte. Tematiche contemporanee ed esistenziali si intrecciano in un’esperienza immersiva in grado di mettere in scena la realtà nei suoi aspetti più crudi e drammatici.

Kimbel and Cabus (New York, 1863-82). Cabinet-Secretary, circa 1875. Ciliegio dipinto, doratura, rame, ottone, pelle, terracotta, (152,4×88,9×35,6cm).Brooklyn Museum; lascito di DeLancey Thorn Grant in memoria di sua madre, Louise Floyd-Jones Thorn, per scambio, 1991.126. (Foto: Gavin Ashworth)

“Modern Gothic: The Inventive Furniture of Kimbel and Cabus, 1863–82”, al Brooklyn Museum di New York fino al 13 febbraio 2022

Inaugurata il 2 luglio 2021, la mostra “Modern Gothic: The Inventive Furniture of Kimbel and Cabus, 1863-82” costituisce la prima esposizione dedicata all’azienda di mobili e arti decorative di New York City Kimbel and Cabus, nota per la reinterpretazione del design gotico moderno nel contesto dell’estetica degli Stati Uniti post Guerra Civile. Il Brooklyn Museum di New York vanta la più grande collezione istituzionali di mobili realizzati dall’azienda.

L’esposizione è visitabile fino al 13 febbraio 2022, e presenta oltre sessanta oggetti, tra cui quaranta mobili, fotografie d’epoca digitalizzate, libri, un dipinto ed effetti personali che raccontano dell’innovativo e rivoluzionario design di Kimbel e Cambus.

Il gotico moderno è nato in Europa intorno al 1830. Dal 1860 ha costituito una forma di resistenza all’industrializzazione a favore di un ritorno all’artigianato. Negli Stati Uniti ha acquistato popolarità nel periodo successivo alla Guerra Civile, con il crescente interesse della popolazione per stili innovativi e originali. 

Walter Niedermayr Hintertuxergletscher, 23/2004 Dittico, 131x211 cm Courtesy Ncontemporary Milano, Galerie Nordenhake Berlin/Stockholm, Galerie Johann Widauer Innsbruck © Walter Niedermayr

“Walter Niedermayr. Transformations”, Camera, Torino, fino al 17 ottobre 2021

Ha aperto al pubblico il 29 luglio 2021 “Walter Niedermayr. Transformations”, personale del Walter Niedermayr (Bolzano, 1952), tra i più importanti fotografi contemporanei italiani, curata da Walter Guadagnini con la collaborazione di Claudio Composti e Giangavino Pazzola.

La mostra ripercorre gli ultimi vent’anni di ricerca artistica di Niedermayr, ed è dedicata al tema dei cambiamenti dello spazio. Elementi ricorrenti quali paesaggi alpini, architetture e la relazione fra spazio pubblico e privato evidenziano un interesse per i luoghi che non si concentra esclusivamente sulla geografia degli stessi ma delinea una approfondita indagine sociale, in cui lo spazio fisico si articola nella “relazione trasformativa tra ecologia, architettura e società”.

La mostra è realizzata in collaborazione con la galleria Ncontemporary di Milano e con il sostegno di Ediltecno Restauri, Building S.p.a., Sipal S.p.a, Pro-Tec Milano, GAe Engineering e BMS Progetti.

Veduta dell'allestimento, Formafantasma. Cambio, Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, 2021. Foto ©Ela Bialkowska

“Formafantasma. Cambio” - Centro Pecci per l’arte contemporanea, Prato, fino al 24 ottobre 2021

“Cambio” è una mostra multidisciplinare che mette al centro il design e il suo ruolo nell’aumentare la consapevolezza sulle tematiche ed emergenze ambientali.

Il progetto espositivo di Studio Formafantasma, duo di designer italiani residenti ad Amsterdam, è nato a Londra presso la Serpentine Gallery, curato da Hans Ulrich Obrist e Rebecca Lewin, e prosegue al Centro Pecci per l’arte contemporanea di Prato, con la curatela di Cristiana Perrella. Il focus sull’industria del legno è centrale nella presentazione della mostra, organizzata come gli anelli del tronco di un albero. Indagini, dati e casi studio sono esposti insieme a due video realizzati da Formafantasma, dedicati alle loro ricerche e sviluppati in collaborazione con esperti nei settori della scienza, dell’ingegneria, delle politiche ambientali e della filosofia.

La mostra e un volume dedicato edito da Nero Editions sono realizzati con il sostegno dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi. 

Sheila Legge come 'Fantasma' surrealista, Trafalgar Square, Londra, 11 giugno 1936, Fotografia attribuita a Claude Cahun, Cortesia Jersey Heritage Collections

“Phantoms of Surrealism” alla Whitechapel Gallery di Londra fino al 12 dicembre 2021

Dal 19 maggio fino al 12 dicembre 2021 la Galleria 4 della Whitechapel Gallery di Londra presenta “Phantoms of Surrealism”, mostra collettiva d’archivio che include opere d'arte, album fotografici, ritagli di giornale e corrispondenze originali dalla Mostra Internazionale Surrealista tenutasi a Londra nel 1936. Un’esposizione che mette al centro le donne e il loro indispensabile ruolo nel movimento surrealista in Gran Bretagna.

La mostra include undici artiste tra cui Ruth Adams (1893-1949), Eileen Agar (1899-1991), Elizabeth Andrews (1882-1977), Diana Brinton Lee (deceduta 1982), Claude Cahun (1894-1954), Ithell Colquhoun (1906-1988), Sheila Legge, Grace Pailthorpe (1883-1971), Elizabeth Raikes (1907-1942), Edith Rimmington (1902-1986) e Stella Snead (1910-2006).

In mostra anche opere realizzate per un’esposizione allestita presso la Whitechapel Gallery nel 1939 dall'Associazione Internazionale degli Artisti, dedicata all'"Unità degli artisti per la pace, la democrazia e lo sviluppo culturale".

Outsiders Insiders, MACAAL, 2021 - C. Ayoub El Bardii

“Outsiders/Insiders? Artists of Essaouira from the Fondation Alliances and Fundación Yannick y Ben Jakober Collections” - MACAAL, Marrakech, fino al 14 novembre 2021

La mostra “Outsiders/Insiders? Artists of Essaouira from the Fondation Alliances and Fundación Yannick y Ben Jakober Collections” presso il Museo di Arte Contemporanea Africana Al Maaden di Marrakech è stata estesa fino al 14 novembre 2021.

L’esposizione presenta una selezione di opere d’archivio e inedite realizzate da artisti di Essaouira provenienti dalla collezione della Fondazione Yannick e Ben Jakober/Museo Sa Bassa Blanca e dalla Fondazione Alliances. Tra gli artisti in mostra Mohamed Tabal, Ali Maimoun, Regragui Bouslai e Abdelmalek Berhiss. La mostra si propone di raccontare la storia della piccola città portuale di Essaouira e delle numerose influenze che l’hanno resa crocevia di civiltà diverse e fiorente centro creativo. Influenze arabe, ebraiche, berbere e sub-sahariane hanno reso Essaouira un laboratorio propulsivo di energie artistiche, che si sprigionano nelle opere degli artisti in mostra.

Serpentine Pavilion 2021 progettato da Counterspace, Vista esterna © Counterspace Foto: Iwan Baan

Serpentine Pavilion 2021, progettato da Counterspace, a Londra fino al 17 ottobre 2021

Ogni anno, in estate, la Serpentine Gallery di Londra affida la realizzazione del cosiddetto “Serpentine Pavilion” ad architetti e studi di architettura che non hanno mai costruito in Gran Bretagna. Si tratta di padiglioni temporanei visitabili nell’arco di tre mesi, nel cuore dei Kensington Gardens.

Il “Serpentine Pavilion 2021” è realizzato dallo studio Counterspace di Johannesburg, diretto da Sumayya Vally. Vally, membro della TIME100 Next List, è il più giovane architetto incaricato dal programma di architettura di fama internazionale della Serpentine.

Costruito in acciaio rigenerato, sughero, legno e micro-cemento, il design del padiglione si ispira a luoghi passati e presenti di incontro significativi per le comunità diasporiche e interculturali di Londra, in particolare delle aree di Brixton, Hoxton, Tower Hamlets, Edgware Road, Barking e Dagenham e Peckham.

“Daniel Arsham: Sands of Time”, Courtesy: UCCA Center for Contemporary Art

“Daniel Arsham: Sands of Time”, UCCA Dune, Qinhuangdao, China, fino al 10 ottobre 2021

“Daniel Arsham: Sands of Time” è la prima mostra personale dell’artista a UCCA Dune, visitabile fino al 10 ottobre 2021. Inaugurata l’11 luglio, a un anno dal disvelamento della scultura “Bronze Eroded Venus de Milo” (2020) ad Aranya, l’esposizione presenta nuove sculture e disegni che raccontano della passione di Arsham per la storia, le reliquie del passato, e il concetto di “archeologia fittizia”.

Arsham ha potuto usufruire dell’accesso agli stampi della Réunion des Musées Nationaux, in Francia, creati per capolavori scultorei classici greci e romani appartenenti alle collezioni del Louvre e dei Musei Vaticani; A partire da questi, l’artista ha realizzato opere in materiali diversi tra cui bronzo e cristallo eroso, ricontestualizzandole come se fossero venute alla luce nel futuro.

Una selezione di lavori che si sposa con il suggestivo ambiente sotterraneo del museo e da cui scaturiscono interazioni inedite con il paesaggio naturale circostante.

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