Tristes Tropiques, fotografare lo sfruttamento ambientale in Brasile

Utilizzando il sistema informativo geografico (GIS), il fotografo Richard Mosse ha documentato il deterioramento ecologico in corso in Brasile a causa di attività illegali.

“Counter mapping”, una forma di creazione di mappe di resistenza intesa a rivelare ecosistemi danneggiati, è il modo in cui è stato descritto Tristes Tropiques, l’ultimo progetto del fotografo Richard Mosse.

Con la sua serie di fotografie aeree a grande formato e dai colori vivaci, infatti, l’artista ha documentato lo sfruttamento ambientale in corso in tutto il Brasile in termini di deforestazione, concentrazione di CO2, inquinamento tossico e altri aspetti di deterioramento ecologico – la maggior parte dei quali deriva da attività illegali.

Per cogliere questi aspetti, altrimenti difficili da catturare con tecniche fotografiche più convenzionali, Mosse ha utilizzato il sistema informativo geografico (GIS), una tecnologia in grado di elaborare migliaia delle immagini scattate via drone lungo “l’arco di fuoco” del Brasile e convertirle in mappe ad aree bruciate.

In questo senso, con Tristes Tropiques il fotografo è riuscito a trasformare le immagini in strumenti di narrazione, cariche di una grande quantità di dati che evidenziano come la deforestazione, lo sfruttamento della terra, l’estrazione illegale e altri crimini ambientali stiano minacciando l'intera area amazzonica.

L’opera sarà in mostra alla Jack Shainman Gallery di New York fino al 15 maggio 2021.

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