Quando pensiamo a Lucca, la prima immagine che ci passa per la mente è quella della città d’arte (una delle più importanti d’Italia), della sua cinta muraria cinquecentesca intatta (una delle meglio conservate al mondo), delle tantissime chiese medievali e dei monumentali palazzi rinascimentali del centro storico. C’è un momento però, ogni anno, in cui lo scenario cambia radicalmente: per cinque giorni (quest’anno dal 30 ottobre al 3 novembre), Lucca è invasa dal popolo di cosplayer, appassionati di fumetti, giochi e videogiochi di “Lucca Comics & Games”. Organizzato da Lucca Crea, Lucca Comics and Games è il più importante evento europeo dedicato al mondo del fumetto, del gioco e del videogioco, nonché il più antico festival del fumetto al mondo (fondato nel 1965, a Lucca dal 1966), e il secondo più grande del settore a livello mondiale, dopo la fiera giapponese Comiket.

L’evento, che nel 1966 era di nicchia e ora è diventato di massa e che, dal 2004, è contenuto tra le mura cittadine, registra cifre importanti: al Lucca Comics & Games, lo scorso anno sono stati 250.263 i visitatori muniti di biglietto (di cui 18.581 dall’estero) da aggiungere ai 13.000 operatori accreditati, 707 espositori, e al pubblico delle aree “free”, per un totale di quasi 800.000 presenze complessive dentro e fuori le mura, nelle 42 aree del centro storico coinvolte per uno spazio espositivo totale di 55.500 mq.

Come il Salone del Mobile, che riversa a Milano quasi 1 milione di persone in 5 giorni, e come il Grand Prix, che trasforma ogni anno le strade di Montecarlo in un circuito di Formula 1 e le terrazze delle case in tribune privilegiate, anche il centro storico di Lucca è trasfigurato dai comics. Fatte le debite proporzioni per le diverse scale di grandezza, si potrebbe anche azzardare che “Lucca Comics” sta a Lucca come l’Hajj, il sacro pellegrinaggio islamico, sta alla Mecca. Entrambe infatti più che raddoppiano la propria popolazione nei giorni dell’evento: da 88.397 abitanti a quasi 800.000 persone in quattro giorni (Lucca), e da 2 a 4 milioni in cinque giorni (La Mecca).

La passione che anima i partecipanti fa di Lucca anche un enorme ed esuberante palcoscenico: lo spettacolo più interessante, in fondo, non è negli stand, nei padiglioni, nei teatri, cinema o palazzi, ma per le vie del centro dove si danno appuntamento, si affollano e sfilano, tra parate, flash mob e gare. Appassionati di cinema e letteratura fantasy, cosplayer e gamer, dal mondo nerd a quello geek compongono un variegato pubblico che non si limita ad assistere, ma vive l’evento in prima persona.

Come fronteggia questa “invasione” la cittadina toscana? Il piano “di emergenza” generale organizzato dall’amministrazione comunale parte dai trasporti: 13 le aree di parcheggio per 6.200 auto e 250 camper al giorno. A questi si aggiungono oltre 160 treni speciali con 200.000 posti in più rispetto ai giorni normali. Dal 2016, poi, le attività di sorveglianza sono aumentate: le vie intorno al centro storico sono chiuse al traffico, mentre gli stradoni che circondano le mura sono presidiati da camionette della polizia e dell’esercito. La Zona a Traffico Limitato viene estesa a tutto il centro storico e una porzione diventa pedonale. Sull’intero territorio comunale, infine, le scuole di ogni ordine e grado, private e pubbliche, restano chiuse.

Tra gli effetti collaterali di Lucca Comics & Games c’è sicuramente il rincaro degli alloggi che, secondo Il Tirreno, aumenterebbero del 250% rispetto ai prezzi di altri mesi. Nei quattro giorni di “Lucca Comics & Games” un appartamento può arrivare a costare 1.172 euro, scrive il quotidiano toscano. Più in generale, l’intero impatto economico è notevole: stimato in 55,8 milioni di euro dalla ricerca triennale “Impact!” della IMT – Scuola Alti Studi Lucca considerando i soli visitatori muniti di biglietto (dati 2017), “potrebbe arrivare a 100 milioni di euro includendo anche addetti ai lavori, operatori, ospiti e visitatori generici, e le spese per acquisti, vitto, alloggio, shopping esterno ai padiglioni della fiera”, come stima Il Sole 24 Ore. È una ricaduta positiva di cui hanno beneficiato oltre alla città di Lucca anche le città limitrofe e, in generale, l’intera regione Toscana. Anche perché molti degli interpellati hanno ammesso di approfittare dell’evento per visitare i monumenti, i musei e le gallerie d’arte presenti sul territorio.

La città di Lucca non vince soltanto a livello economico. Sempre secondo la IMT, il festival si rivela anche un’efficiente operazione di city branding visto che il 46% dei visitatori afferma che l’aspetto più interessante è proprio la città di Lucca e il 98% intende ritornare. Alla domanda come il festival abbia cambiato la percezione della città, il 62% risponde “in meglio”, mentre i 15 milioni di euro di media evaluation (valore della diffusione mediatica di “Lucca & LCG” equiparato al costo pubblicitario) sono la prova di una distribuzione capillare dell’immagine della città sugli organi di stampa e televisivi.

Come spiega la società organizzatrice Lucca Crea, che nel 2018 ha investito 6 milioni di euro (e 800.000 euro in produzioni culturali), il festival “sviluppa un design degli eventi che esalta le mitologie contemporanee nel contatto con il patrimonio della città e amplifica il valore dei beni nella relazione con i portati affettivi delle nuove narrative collettive”. Come a dire che, in modo inaspettato, ora anche i comics diventano un veicolo per scoprire, apprezzare e divulgare il patrimonio monumentale di Lucca e della Toscana, adeguata cornice storica, ma al tempo stesso reale, di un mondo di fantasia e creatività che, da sempre, è abituato a viaggiare nel tempo.