Santa Teresa d’Avila, figura-chiave del cattolicesimo in quanto mistica e teorica annoverata tra i “Dottori della Chiesa”, rivive in “The Kitchen. Homage to Saint Therese”, un ciclo di tre video che documentano le tre performance di Marina Abramovic nell’ex convento di La Laboral a Gijòn, in Spagna, nel 2009.  La mostra, dal titolo “Estasi” in riferimento alla scultura del Bernini sempre dedicata alla Santa, è stata curata da Giuseppe Frangi, direttore scientifico di Casa Testori, e si configura, anche grazie all’allestimento dell’architetto Martina Valcamonica, come cammino spirituale tra le tre opere.  Ai tempi della performance, nella quale l’artista si ergeva a braccia aperte in una cucina stretta in un abito monacale nero, la Abramovic spiegò l’accostamento di Santa Teresa e della cucina in questo modo: “Leggendo i suoi Diari, ero rimasta colpita dal racconto di quando il suo incontro con Dio, in chiesa, la infiammò al punto da farla lievitare mentre cucinava la zuppa.  Mi ha impressionato l’energia del potere divino, ma anche notare come un dono possa essere d’ostacolo alla vita quotidiana”. Come in tutte le sue opere, c’è anche una forte componente autobiografica: la cucina era infatti il centro del suo mondo, quando era in Jugoslavia e le sue nonne preparavano la cena, prima che la sua vita nomade le impedisse – per sempre, a quanto afferma la Abramovic – di cucinare.