I quartieri coloniali di Shanghai, come la Concessione internazionale o la Concessione Francese, conservavano un’atmosfera europea con un tocco locale fatto di mercati rumorosi, moto elettriche modificate, fasci di cavi elettrici che pendono dai tetti, luci al neon e smog. Il fotografo neozelandese Cody Ellingham ha catturato alcune delle vecchie case a schiera Shikumen, per offrire allo spettatore uno scorcio dei vecchi tempi, segnati da un forte carattere comunitario.
Il termine Shikumen deriva dal portale in mattoni o pietra all’ingresso di queste comunità. “Quasi tutti gli esempi originali del XIX secolo sono andati perduti”, spiega Ellingham, “la stragrande maggioranza degli esemplari rimasti è del dopoguerra”. “Si respira un’atmosfera diversa passeggiando per le case ancora abitate”, continua. “Si sente il dialetto di Shanghai e molte persone anziane non lasciano nemmeno le case del proprio vicolo, tutto ciò di cui hanno bisogno è nel quartiere. E per qualsiasi altra cosa ci sono persone appostate e pagate per andare a fare commissioni”. La maggior parte di questi quartieri è stata gentrificata e ripulita, e la serie Shanghai Streets di Ellingham sovrappone vecchio e nuovo, mitiga il senso di nostalgia con una straniante atmosfera al neon.
Nato (1991) e cresciuto a Hawkes Bay, Nuova Zelanda, Cody Ellingham ha studiato letteratura e lingua giapponese alla Victoria University of Wellington. Ha iniziato a fotografare i resti delle case nel 2011, quando il grande terremoto e lo tsunami ha devastato il Giappone orientale. Ellingham ha colto l'occasione per fotografare le fondamenta di case e negozi non più esistenti, mettendo in luce un profondo legame tra tempo e luogo che ha continuato a esplorare nella serie Shanghai Streets.