Burning Man Festival

Dal 1985, nel mezzo del deserto di Black Rock, Nevada, si celebra ogni anno il Festival del Burning Man. Diretto discendente delle culture alternative della West Coast (la beat generation e gli hippie), l’evento è in realtà anche un’efficace illustrazione dell’anonimato creativo che ha caratterizzato gli anni Novanta.

Da 10 a 15.000 persone si danno appuntamento sul sito di un lago prosciugato e qui trascorrono l’ultimo week-end di agosto, quello del Labour Day. Tutti sono protagonisti, nessuno è solo spettatore. Ognuno porta con sé il necessario per sopravvivere nel deserto, ma anche per dare vita al proprio intervento tra installazioni artistiche, campi a tema e veicoli ‘mutanti’. Fatto salvo il tacito e implicito accordo di lasciare alla fine tutto come lo si è trovato.

Il risultato è una città effimera, con strade perpendicolari che si sviluppano in cerchio attorno al viale principale fino alla piazza del Burning Man: la statua in legno alta 15 metri che, l’ultimo giorno all’apoteosi del festival, viene bruciata. Il tema dell’edizione del 2005 sarà la psiche (tra conscio, inconscio e subconscio). Il primo appuntamento (aperto al pubblico) che raccoglie oltre 3.000 organizzatori è stato fissato al 2 aprile. E.S. 

Burning Man Festival Spring Volunteer Recruitment Town Meeting
2.4.2005, h 12
Swedish American Hall, Cafe DuNord
2174 Market Street, Black Rock City – U.S.A.
http://www.burningman.com
Foto Jon Ross, 2004
Foto Jon Ross, 2004
Star Wheel, 2004. Foto Jon Ross
Star Wheel, 2004. Foto Jon Ross

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