Da Picasso a Che Guevara, da Churchill a Giacometti, Man Ray e Chagall... Nessuno è sfuggito al suo sguardo, poetico e minimalista, capace in una sequenza di pochi scatti, di coglierne l'essenza. Capace di creare immagini che sembrano disegnate e composizioni che potrebbero a ragione essere annoverate tra le opere d'arte del nostro tempo. Attraverso le duecento stampe in mostra a Milano (dopo le tappe di Parigi, Losanna e Berlino), selezionate da Hans-Michael Koetzle con pazienza e attenzione nell'archivio del fotografo, Burri si racconta.
E se la passione per il viaggio, il fiuto per la notizia e lo sguardo da acuto osservatore della realtà gli hanno permesso di firmare alcuni dei più grandi reportage della nostra epoca, sono infine le piccole manie a svelare al pubblico il suo lato più umano. Come la passione per il collezionismo, ben documentata dalle bacheche zeppe di lettere, accrediti stampa, pass giornalistici e biglietti delle più improbabili compagnie aeree. Una passione che lui assicura essere nata in tempi lontani quando era solito raccogliere l’acqua di fiumi e laghi in piccole bottiglie di vetro, etichettate e conservate con ordine. E.S.
Fino a 3.4.2005
René Burri. Fotografie 1950-2000
Palazzo dell’Arengario
piazza Duomo 12, Milano
T +39-0254913
http://www.contrasto.it
