Comincia nel dicembre 1995, con la “Montagna del sale” di Mimmo Paladino, la storia delle opere d’arte in piazza del Plebiscito: per la prima volta, un’importante piazza cittadina diventa teatro dell’arte contemporanea. Che, grazie all’interesse dei napoletani, alla curiosità dei turisti e all’attenzione dei media, supera i confini del museo per diventare un fatto popolare che fa discutere e risveglia l’interesse, anche di chi passa per la strada. Da allora, diversi artisti si sono cimentati con questo spazio urbano: per citarne alcuni, Kounellis, Merz, Paolini, Kapoor, Kosuth e Rebecca Horn.

Quest’anno, è il turno dello scultore statunitense Richard Serra che, il 20 dicembre, ha inaugurato “Naples”, la sua ultima opera e la più monumentale. Alte pareti di acciaio sembrano flettersi in direzioni opposte creando un senso di sfasamento spazio-temporale e di disorientamento in chi attraversa la piazza. Il 23 febbraio, sempre a Napoli, aprirà una mostra personale di nuove sculture di Serra al Museo Archeologico.