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John Hilliard
Fino al 14 gennaio alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna è possibile visitare la prima mostra antologica mai dedicata da un museo italiano al fotografo inglese John Hilliard (Lancaster 1945).
Curata in collaborazione con l’artista, la rassegna ripercorre l’attività di Hilliard dal periodo Concettuale e Minimalista della fine degli anni ’60, fino agli esiti di carattere narrativo dei nostri giorni.
Ottanta opere dal contenuto spesso ambiguo segnano le varie fasi della sua produzione artistica: dalle fotografie di impronta introspettiva degli anni ‘70, ai lavori di “opposizione” degli anni ’80, in cui accosta o sovrappone due o tre fotografie o parti di esse, alle opere dei primi anni ’90, in cui vengono combinati uno dietro l’altro due o tre piani fotografici, fino all’eliminazione della parte centrale della fotografia nelle opere della seconda metà degli anni ‘90.
Dietro ad un invitante aspetto esteriore, l’opera di Hilliard propone un ricco complesso di simboli e riferimenti tratti dall’arte, dalla letteratura, dal cinema, dalla televisione e dalla vita quotidiana, che spesso alludono alla dualità di bene - male, positivo - negativo, amore - violenza.
