Dal tempo delle prime esplorazioni statunitensi sull’architettura a sviluppo verticale, resa possibile dall’avvento dell’acciaio in sostituzione dei tradizionali sistemi costruttivi in cemento armato, la tipologia del grattacielo è diventata un’icona indiscussa della città moderna e contemporanea. Se, alle origini, la tensione ascensionale nelle costruzioni era motivata dall’esigenza di garantire la massima densità insediativa in contesti urbani sempre più intensamente edificati, con il tempo a fronte dei progressi strutturali e tecnologici la necessità si è fatta virtù, dando alla creatività progettuale carta bianca su cui esprimersi anche nelle forme più bizzarre, e alimentando quell’aspirazione a trascendere i propri limiti (in questo caso, in altezza) che dai tempi di Icaro muove il genere umano. Un impulso all’auto-affermazione che spesso deborda nella rincorsa al primato altimetrico, incoraggiata da un’epoca ferocemente competitiva a livello globale che intende la performance di successo (e la sua immediata risonanza mediatica) come prova inconfutabile di uno “status”, se non anche di una “degna” esistenza.
Quale sarà l’edificio più alto del mondo nel 2030?
Dall’Arabia Saudita al Brasile, esploriamo 8 architetture oltre i 500 metri di altezza (meno una) in previsione o in costruzione, che dissolvono nella vertigine i confini della tecnica (e della natura umana).
Render da Wikipedia
Render Adrian Smith + Gill Gordon Architecture
Render Matteson Capital and AO da Wikipedia
Render Matteson Capital and AO
Render Courtesy of Michael Green Architecture
Render Courtesy of Michael Green Architecture
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- Chiara Testoni
- 26 aprile 2025
Abbiamo indagato tra le pagine della rete e la narrativa corrente gli edifici più alti, in corso di realizzazione e in previsione, che dovrebbero essere completati entro il 2030 e che spiccano (volumetricamente, tecnicamente e mediaticamente parlando) per la loro quota esorbitante (oltre i cinquecento metri, ad eccezione di uno). Palcoscenico principale sono i paesi Arabi (Emirati e Arabia Saudita), sulla scia di strategie di marketing territoriale che da decenni investono sull’”effetto wow” e sulla vertigine architettonica, ma anche gli Stati Uniti e l’America Latina, dove sono in corso di esplorazione soluzioni tecniche (dalla torre in legno massiccio più alta del mondo, al grattacielo progettato con tecnologie innovative per ridurre le vibrazioni indotte dal vento) che mirano a sdoganare, in un futuro neanche troppo lontano, l’ hyper tall come compendio delle possibilità dell’ingegno umano (e della sua hybris).
Foster + Partners, North Pole Rise Tower
Riyadh, Arabia Saudita
2000 m
Destinata a essere la prima torre al mondo a raggiungere l'incredibile altezza di 2 chilometri, la Rise Tower è situata all'interno di North Pole, il nuovo distretto multifunzionale ed ecosostenibile in previsione a Riyadh. Foster + Partners ha progettato il concept vincente: alcune immagini sono già trapelate da Youtube ma lo studio non divulga ancora materiale su quest’opera rivoluzionaria.
AE7, Burj Azizi
Dubai, Emirati Arabi Uniti, 2025-2028
725 m
L’edificio sulla Sheikh Zayed Road, secondo solo al Burj Khalifa, ospiterà 113 residenze, centri benessere, piscine, cinema, palestre, supermercati, ristoranti e centri commerciali distribuiti su 132 piani. L’avvio del cantiere è previsto per il 2025 e il termine entro il 2028. Il grattacielo, che ospiterà la hall d'albergo più alta, la discoteca più alta, la terrazza panoramica più alta, il ristorante più alto e la camera d'albergo più alta, è progettato più come un “primato” che come un edificio.
Silver Stone Engineering Consultants, Burj Binghatti Jacob & Co Residences
Dubai, Emirati Arabi Uniti, 2024-2026
595 m
Burj Binghatti Jacob & Co Residences è risultato di una partnership tra Binghatti, il principale sviluppatore immobiliare di Dubai, e il famoso marchio di gioielleria e orologeria di lusso Jacob & Co. Il grattacielo, destinato a diventare la torre residenziale più alta del mondo, culmina in sommità in un insieme di guglie che ricordano una corona di diamanti, se mai ci si dimenticasse chi l’ha finanziato.
Woods Bagot, Six Senses Residence
Dubai, Emirati Arabi Uniti, 2024-2028
517 m
Con un'altezza prevista di 517 metri, la torre Six Senses Residences Dubai Marina è pronta a conquistare il titolo di torre residenziale più alta del mondo una volta completata nel 2028, se Burj Binghatti Jacob & Co Residences non raggiunge la vetta prima. In 122 piani, sono previste 251 residenze di varia tipologia, in un tripudio di lusso, eco-sostenibilità e feng-shui.
Lalalli Senna, Senna Tower
Balneário Camboriú, Brasile
509 m
Senna Tower, così denominata in onore del pilota di formula 1, ospiterà unicamente residenze (228 unità residenziali, tra cui 18 “mansions”, 204 appartamenti, 4 attici duplex e 2 “mega attici” triplex) puntando al primato della certificazione Leed Platinum. L’edificio è progettato per ridurre le vibrazioni e l’oscillazione per il vento a causa della sua altezza, grazie al sistema Tuned Mass Damper (Tmd), per la prima volta utilizzato in America Latina. Le forme leggere e aerodinamiche ricordano l’ebbrezza della velocità evocata da una sfrecciante un’auto da corsa.
Dopo oltre un decennio dall’avvio del cantiere, tra battute d’arresto per ragioni di corruzione e riprese durate cinque anni, i lavori di costruzione della Jeddah Tower in Arabia Saudita dsono riopartiti nel 2023 grazie ad un nuovo appaltatore. L’edificio, che al momento è completato solo per un terzo, con un’altezza di 1000 metri dovrebbe diventare il più alto al mondo, surclassando il Burj Khalifa di Dubai, alto 828 metri. Il fabbricato sarà caratterizzato da una struttura rivestita in vetro con un impianto triangolare che si assottiglia verso l’alto e ospiterà un hotel, residenze, uffici e la piattaforma di osservazione più alta del mondo su un’opera costruita.
Il Consiglio Comunale di Ohlahoma City ha recentemente approvato il programma di sviluppo urbano dell’area Boardwalk at Bricktown, di cui Legends Tower sarà l’elemento di punta. L’edificio, che con i suoi con 581 m diventerà il grattacielo più alto degli Stati Uniti e uno dei più alti al mondo, ospiterà funzioni alberghiere, residenziali e commerciali e, agli ultimi piani, un ristorante e una terrazza panoramica. “L’altezza non è una cosa necessaria”, dichiara uno dei progettisti, rivelando che lo sviluppo esponenziale in altitudine dell’edificio non era previsto all’inizio ma è avvenuto nel corso dell’iter concettuale, a seguito delle reazioni di investitori, del mercato e della città al progetto.
A Milwaukee è in previsione la torre in legno massiccio potenzialmente più alta del mondo (55 piani) nell’ambito del complesso multifunzionale del Marcus Performing Arts Centre, che comprenderà residenze, negozi, hotels e ampi spazi pubblici. L’edificio sarà un manifesto dell’efficienza tecnologica del legno come materiale da costruzione anche in ambito strutturale.