Il Premio Pritzker 2025 per l’architettura va a Liu Jiakun, architetto cinese che nel 1999 ha fondato lo studio Jiakun Architects di Chengdu. La sua è un’architettura “onesta”, che si basa sull’utilizzo di materiali locali, dell’artigianato al posto dei prodotti prefabbricati, con un processo sempre alla ricerca di modi più sostenibili per costruire, attingendo dalla tradizione cinese per creare nuove risposte contemporanee. “Invece di uno stile, ha sviluppato una strategia che non si basa mai su un metodo ricorrente, ma piuttosto sulla valutazione delle caratteristiche e dei requisiti specifici di ogni progetto in modo diverso. In altre parole, Liu Jiakun prende le realtà presenti e le gestisce fino al punto di offrire a volte uno scenario completamente nuovo della vita quotidiana” sostiene la giuria.
5 progetti per capire chi è Liu Jiakun, Premio Pritzker 2025
L’architetto cinese ha ottenuto la più alta onorificenza nell’ambito dell’architettura. Ecco una selezione dei suoi progetti più rilevanti.
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- Francesca Critelli
- 05 marzo 2025
Con un’esperienza di oltre 40 anni, Jiakun ha realizzato in Cina molte opere notevoli, che hanno tanto della sua doppia professione da architetto e scrittore: “Scrivere romanzi e praticare l’architettura sono forme d’arte distinte e non ho cercato deliberatamente di combinarle. Tuttavia, forse a causa del mio doppio background, nel mio lavoro c’è una connessione intrinseca tra di loro, come la qualità narrativa e la ricerca della poesia nei miei progetti” ha detto Jiakun.
Tra i progetti che manifestano chiaramente il metodo progettuale dell’architetto, ci sono quelli realizzati con i cosiddetti “mattoni della rinascita”, creati con le macerie delle rovine del terremoto di Wenchuan del 2008, operazione che ha richiesto una ricerca tecnologica su come rinforzarli e renderli efficienti. Con questi mattoni sono composte due delle sue opere agli antipodi per dimensioni, entrambe a Chengdu: lo Hu Huishan Memorial, del 2009, ad oggi la sua opera più piccola, e il West Village del 2015, che oltre ad essere la più grande e anche la sua opera più rilevante.
Il tema del mattone ricorre in molti dei suoi progetti, soprattutto nelle architetture culturali, come il Museo degli orologi e il Museo dei Mattoni delle Fornaci Imperiali di Suzhou, una delle opere pubbliche che ha visto l’impegno di Jiakun, che negli anni si è occupato anche di lavorare con altri materiali della tradizione locale, come gli intonaci realizzati con la sabbia di Chongqing per il Dipartimento di Scultura del Sichuan Fine Arts Institute, e di importanti ristrutturazioni come quella per le grotte di Tianbao.
Immagine di apertura: Liu Jiakun, Photo courtesy of The Hyatt Foundation/The Pritzker Architecture Prize
Situato nel cuore di Chengdu, questo complesso urbano multifunzionale, completato nel 2015, esprime la visione di Liu Jiakun di un'architettura inclusiva e sostenibile. Strutture terrazzate, spazi aperti e percorsi pedonali sono mirati a incentivare la socializzazione e il rapporto con la natura. Qui l'architetto ha utilizzato i mattoni realizzati con il materiale di recupero prodotto a partire dalle macerie delle rovine del terremoto di Wenchuan del 2008, rinforzandole con fibra di grano locale e cemento per produrre mattoni fortificati.
Questo edificio mostra una soluzione alternativa per massimizzare lo spazio, con i livelli superiori che sporgono verso l'esterno per estendere la metratura, e risponde alle necessità pratiche ed espressive degli studenti di scultura. Gli ambienti spaziosi e versatili favoriscono sia il processo creativo che l'esposizione delle opere. All'esterno, gli autentici intonaci di sabbia di Chongqing sono lasciati visibili piuttosto che levigati. L'impiego di materiali locali e tecniche tradizionali sottolinea l'impegno dell'architetto nella conservazione della cultura edilizia, mentre gli elementi contemporanei ne garantiscono la funzionalità moderna.
Questo museo racconta la storia e la lavorazione dei mattoni impiegati nelle costruzioni imperiali cinesi. Il design architettonico si fonde con il paesaggio naturale, facendo uso di materiali locali e richiami stilistici alla tradizione di Suzhou. Gli spazi espositivi illustrano il valore artigianale e storico dei mattoni, sensibilizzando i visitatori sulla loro importanza nell'architettura cinese.
Il progetto di recupero delle grotte di Tianbao a Erlang si distingue per la sua delicatezza nell'integrazione tra antico e moderno. Liu Jiakun ha sapientemente restaurato le strutture esistenti, mantenendone l'autenticità e introducendo nuovi elementi che rispettano il carattere originario del luogo. L'impiego di risorse locali e tecniche costruttive tradizionali assicura un'armonia estetica e funzionale, trasformando il sito in un centro culturale che celebra la memoria storica e sostiene la comunità locale attraverso il turismo e l'artigianato.
Questo memoriale è stato progettato per ricordare Hu Huishan, una studentessa scomparsa nel terremoto del Sichuan del 2008. La struttura trae ispirazione dai rifugi tradizionali utilizzati nelle aree colpite dal sisma, ma è una tenda di cemento permanente, con superfici intonacate. Anche e soprattutto qui, sono stati utilizzati i "mattoni della rinascita". Il memoriale si inserisce nel paesaggio con discrezione, creando uno spazio intimo per il ricordo e la riflessione.