Le mostre di architettura e design da non perdere nel 2025

Con la fine dell’anno, prendiamo appunti sulle mostre di design e architettura da vedere nel 2025: dall’Italia agli Stati Uniti, passando per il Nord Europa e il Giappone.

La fine dell’anno si sta avvicinando, ma la programmazione dei musei e delle istituzioni culturali in giro per il mondo è in continuo fermento. Se non avete ancora completato la vostra lista dei buoni propositi, ecco qualche suggerimento sulle mostre dedicate al design e all’architettura da non perdere nel 2025.

Molto attesa in Italia la XXIV Triennale di Milano intitolata Inequalities, che aprirà al pubblico in concomitanza con la Biennale d’Architettura di Venezia curata da Carlo Ratti nel maggio del 2025. E mentre a Parigi il Musée des Arts Décoratifs racconta la storia degli orsacchiotti di peluche, a Londra il Design Museum inaugura una nuova iniziativa, intitolata PLATFORM, volta alla presentazione di studi e progettisti che parlano della contemporaneità.

Dagli Stati Uniti al Giappone, si spazia dal design della quotidianità alla fotografia di oggetti, al racconto dell’approccio, all’idea di abitazione di architetti che hanno fatto la storia: il MoMA con gli oggetti provenienti dalla collezione del museo, racconta le trasformazioni del presente; lo Shiga Museum di Ōtsu mette in mostra la pratica giapponese del Butsudori, con un focus speciale su nuovi aspetti del rapporto tra fotografia e oggetto, e infine il National Art Center di Tokyo si concentra su sette topic della casa moderna, partendo dai progetti di architetti come Le Corbusier e Mies van der Rohe.

Immagine di apertura: Lina Bo Bardi, Casa de Vidro, 1951

1. Memorabile Ipermoda, MAXXI, Roma, 27 Novembre 2024 – 23 Marzo 2025 Veduta dell'installazione. Foto: Musacchio-Pasqualini

Curata da Maria Luisa Frisa e Camera Nazionale della Moda Italiana, “Memorabile. Ipermoda” racconta come la moda possa interrogarsi sulle questioni di oggi, in un contesto come quello museale che in Italia fa ancora fatica a dialogare con questa disciplina. Abiti, accessori e materiali d’archivio, per riflettere sul presente e sui cambiamenti sociali, politici e culturali. Temi come sostenibilità, archivi e creatività emergono in un percorso fluido e scenografico, che alterna capi di haute couture delle più grandi case di moda e creazioni di designer indipendenti.

2. Inequalities, XXIV Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, 13 maggio – 9 novembre 2025 Foto: Johnny Miller/Unequal Scenes

“Inequalities” è il titolo della XXIV Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, che aprirà le porte al pubblico dal 13 maggio 2025. La mostra partirà dal lascito delle ricerche delle due edizioni precedenti curate da Paola Antonelli ed Ersilia Vaudo, per concentrarsi sul tema delle disuguaglianze globali attraverso arte, design e architettura. Il progetto esplorerà le possibilità che queste discipline hanno di sensibilizzare la società, di immaginare soluzioni per il futuro, e di stimolare un dibattito su temi come giustizia sociale, equità economica e sostenibilità.

3. XIX Mostra Internazionale di Architettura, Venezia, 10 maggio – 23 novembre 2025 Carlo Ratti, curatore Biennale Architettura 2025. Foto:Andrea Avezzu'

“Intelligens“ è il titolo scelto dal curatore Carlo Ratti per la XIX Mostra Internazionale di Architettura che aprirà le porte al pubblico dal 10 maggio 2025. Evocando i concetti di intelligenza e inclusività, il progetto espositivo sarà focalizzato sull’ambiente costruito, integrando l’architettura con scienze, arte e ingegneria per affrontare le urgenze del presente e immaginare il futuro. “Intelligenza Naturale“, “Intelligenza Artificiale“ e “Intelligenza Collettiva“ saranno le tre sezioni principali della mostra in dialogo con i progetti dei Padiglioni Nazionali.

4. Platform: Bethan Laura Wood, Design Museum, Londra, 14 febbraio 2025 – gennaio 2026 Bethan Laura Wood, 2021 – Home Visit by Mark Cocksedge

Il Design Museum di Londra dà inizio al 2025 con un nuovo progetto espositivo che mira a raccontare il design contemporaneo con mostre annuali gratuite dedicate a designer o studi che influenzano il design contemporaneo. “Platform” è il titolo di questa iniziativa, e il primo appuntamento è dedicato a Bethan Laura Wood, designer multidisciplinare nota per l’uso sperimentale dei materiali, la collaborazione con artigiani e l’uso energico dei colori. La mostra esplora il legame che abbiamo con gli oggetti del quotidiano, considerando cosa ci attrae o ci respinge nella scelta degli oggetti che fanno parte della vita di tutti i giorni.

5. Mon ours en peluche, Musée des Arts Décoratifs, Parigi, 4 dicembre 2024 – 22 giugno 2025 Musée des Arts décoratifs, Mon ours en peluche © Les Arts Décoratifs, Christophe Dellière⁠

Il successo del teddy bear, compagno fedele di ogni bambino, cela un paradosso: come un animale fiero e selvaggio è diventato simbolo di tenerezza e comfort? Il Musée des Arts Decoratifs di Parigi dedica a questo giocattolo diventato icona una mostra, curata da Anne Monier Vanryb con Marie-Lou Canovas, per raccontarne la storia e il significato. Prodotto all’inizio del Novecento in Germania e negli Stati Uniti, l’orsacchiotto di peluche prende il nome dal presidente Theodore Roosevelt. Un giocattolo tutto da abbracciare, che riflette i cambiamenti sociali e la sensibilità verso l'attenzione ai bisogni dell'infanzia.

6. Wang & Söderström, Rohsska, Goteborg, primavera 2025 Anny Wang e Tim Söderström. Foto Luke & Nik (the image is cropped).

Wang & Söderström, duo svedese di Copenaghen, esplora il rapporto tra natura, corpo e tecnologia attraverso forme sinuose e un design giocoso. Attraverso film, sculture e installazioni interattive, creano realtà sintetiche, indagando l’impatto delle interfacce digitali sull’uomo e sui cinque sensi. La loro prima mostra personale in Svezia, al Rohsska di Goteborg nella primavera del 2025, promossa dalla Danish Arts Foundation, segue i successi dei premi internazionali come il Lumen Art Prize e il Biennale Award of Crafts & Design del 2023.

7. Peche Pop, Tracing Dagobert Peche in the 21st Century, MAK, Vienna, 11 dicembre 2024 – 11 maggio 2025 Dagobert Peche, bolt of fabric Regenbogen [Rainbow], 1919 Silk, printed MAK, T 8605 © MAK

Il MAK di Vienna celebra il genio di Dagobert Peche, “enfant terrible” della Wiener Werkstätte, con la mostra “Peche Pop”. Architetto che dal 1911 dedicò la sua attenzione a tutto ciò che è decorazione, Peche teorizzò il suo lavoro nel libro “Der brennende Dornbusch”, in cui venivano esplorate nuove possibilità per il design, tendendo al superamento dell’utilità per ricercare nuove espressioni artistiche. Nella sua carriera, ripercorsa nell’esposizione, creò gioielli, arredi e tessuti influenzando Art Déco, postmodernismo e design contemporaneo.

8. Textile Manifestos - From Bauhaus to Soft Sculpture, Museum fur Gestaltung, Zurigo, 14 febbraio – 13 luglio 2025 Elsi Giauque Theater-Hommage à Dürrenmatt, 1967–1968 Laine, sisal, fibres synthétiques, 222×200×15 cm © Museum für Gestaltung Zürich, Decorative Arts Collection, ZHdK

Una celebrazione dell’arte tessile, dove le fantasie di tessuti e creazioni stravaganti si mescolano con il rigore geometrico di certe sperimentazioni Novecentesche: la mostra “Textile Manifestos - From Bauhaus to Soft Sculpture” che aprirà il 14 febbraio al Museum fur Gestaltung di Zurigo accosta opere anonime a lavori di artisti celebri, creando sorprendenti connessioni tra prospettive di epoche diverse. Un filo comune della maestria creativa lega tutti i lavori in esposizione.

9. Formafantasma Oltre Terra, Stedelijk Museum, Amsterdam, 15 febbraio – 13 luglio 2025 Veduta dell'installazione, 'Formafantasma — Oltre Terra. Why Wool Matters', National Museum of Art, Architecture and Design, Oslo, 2023. Foto: Gregorio Gonella.

“Oltre Terra” è un progetto in fieri di Formafantasma, incentrato sulla storia, l’ecologia e le dinamiche globali relative ai metodi di produzione della lana, intesa non solo come fibra tessile, ma come elemento parte di un sistema di reciprocità. L’esposizione dello Stedelijk Museum di Amsterdam esplora la simbiosi tra animali, esseri umani e ambiente, analizzando la domesticazione delle pecore, la cultura materiale e le implicazioni ecologiche. Un viaggio nell’intimo legame tra uomo e natura, che ne evidenzia le complesse interdipendenze.

10. Garden Futures: Designing with Nature, Het Nieuwe Instituut, Rotterdam, 16 novembre 2024 – 13 aprile 2025 Liz Christy in a community garden, New York City, 1970s. Foto: Donald Loggins

La mostra “Garden Futures” del Het Nieuwe Instituut di Rotterdam in collaborazione con il Vitra Design Museum e la Wüstenrot Foundation, esplora la storia e il futuro del giardino moderno. Partendo dalla simbologia del giardino come paradiso, la mostra guarda al futuro pensando allo spazio verde come incubatore di idee utopiche, spazio democratico e paradigma urbanistico. Il legame con il design e l'architettura è approfondito dai progetti di urban farming e produzione di energia alternativa, per mostrare l’espansione del potenziale del verde urbano e non per un futuro sostenibile.

11. Making Home – Smithsonian Design Triennial, Cooper Hewitt, New York, fino al 25 agosto 2025 Installazione di “The Underground Library” della Black Artists + Designers Guild in “Making Home-Smithsonian Design Triennial” al Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum. Foto: Ann Sunwoo © Istituzione Smithsonian

L’edizione del 2025 della Smithsonian Design Triennial si intitola “Making Home” ed è tutta incentrata sul concetto di casa e sulla definizione di abitazione. Venticinque installazioni site-specific esplorano il ruolo del design nella costruzione delle realtà fisiche ed emotive della casa, negli Stati Uniti. Ospitata nella storica Andrew e Louise Carnegie Mansion, l’esposizione è divisa in tre sezioni: “Going Home” riflette sulla forma degli spazi domestici e di chi li abita; “Seeking Home” sfida le definizioni tradizionali di casa; “Building Home” presenta innovativi modelli abitativi, sostenibili e comunitari.

12. Pirouette. Experiments and Turning Points in Design, MoMA, New York, 26 gennaio – 18 ottobre, 2025 Milton Glaser. I ♥ NY concept sketch. 1976. The Museum of Modern Art, New York. © 2024 NYS Dept. of Economic Development

Il design dà forma alla nostra quotidianità, e anche i dettagli apparentemente più insignificanti nascondono nuovi significati: “Pirouette: Turning Points in Design” è il progetto che dal 26 gennaio al MoMA di New York racconta il design come catalizzatore di evoluzione, capace di affrontare cambiamenti e influenzare la sfera personale e sociale. In mostra, oggetti iconici e innovativi dalla collezione del museo, come il logo I LOVE NY, il Walkman e la borsa Telfar, che hanno rivoluzionato la contemporaneità grazie a idee brillanti, nuovi materiali, e nuove tecnologie.

13. Chicago Architecture Biennial 2025, 12 settembre 2025 – 28 febbraio 2026 Tom Harris Cardboard Merzbau by Barkow Leibinger at CAB5

Dal 12 settembre 2025 al 28 febbraio 2026, la Chicago Architecture Biennial celebra il decimo anniversario con la mostra “CAB 6: Shift: Architecture in Times of Radical Change”. Curata da Florencia Rodriguez, prima direttrice artistica latina, l’esposizione esplorerà temi cruciali come le abitazioni collettive, i flussi migratori e l’ecologia. Con un programma di eventi collaterali, progetti e programmi educativi, l’istituzione americana si conferma un hub internazionale per il design e l’architettura contemporanea.

14. Monstrous Beauty: A Feminist Revision of Chinoiserie, MET, New York, 24 marzo – 17 agosto 2025 Monstrous Beauty: A Feminist Revision of Chinoiserie, Metropolitan Museum, New York

“Monstrous Beauty: A Feminist Revision of Chinoiserie” rilegge la storia della porcellana europea in chiave femminista, analizzando il ruolo di questo fragile materiale nel plasmare l’identità della donna occidentale e gli stereotipi sulle donne e le culture asiatiche. Con oltre duecento opere dal XVI secolo ai giorni nostri, la mostra crea un dialogo trasformativo, in cui elementi negativi riguardo sessualità, discriminazione culturale e identità femminile diventano l'occasione per generare riletture contemporanee di usanze del passato e narrazioni di empowerment femminile.

15. Living Modernity: Experiments in the Exceptional and Everyday 1920s-1970s, The National Art Center, Tokyo, 19 marzo – 30 giugno 2025 Lina Bo Bardi, Casa de Vidro, 1951

A partire dagli anni Venti, architetti come Le Corbusier e Mies van der Rohe hanno rivoluzionato l’architettura e il design residenziale puntando su funzionalità e comfort, dando nuova forma alla quotidianità. “Living Modernity: Experiments in the Exceptional and Everyday 1920s-1970s” al National Art Center di Tokyo dal 19 marzo 2025 racconta sette aspetti della casa moderna: igiene, materiali, finestre, cucina, arredi, media, e paesaggio. Prendendo in esame quattordici capolavori di architettura residenziale, presentati con foto, modelli, film e oggetti, la mostra è un invito a riflettere sugli spazi e le modalità del vivere contemporaneo.

16. Butsudori The Photographic Expression of “Objects”, Shiga Museum, Ōtsu, 18 gennaio – 23 marzo 2025 Dalla Collezione Inokuma, pubblicata nel 2012. Courtesy Shiga Museum

Butsudori è il termine giapponese nato per indicare la fotografia di oggetti per la pubblicità. Oggi il suo significato è più sfaccettato, e la mostra allo Shiga Museum di Ōtsu ne esplora le sfumature, dal passato al presente. Con oltre duecento opere, tra cui negativi del periodo Meiji, immagini di beni culturali, nature morte, pubblicità e lavori di artisti contemporanei, l’esposizione analizza il legame profondo tra fotografia e oggetti, offrendo uno sguardo nuovo sia sulla ricchezza espressiva della fotografia giapponese, sia sulla declinazione nelle pratiche tutte contemporanee legata ai social media.